In questo articolo ricapitolo le SEO cose principali per rendere i prodotti, i servizi e le informazioni che offri sul tuo sito facili da trovare su Google e ti lascio dei compiti per le vacanze.
Primo, le parole chiave
Primo, devi imparare a studiare le parole chiave, cioè le parole che chi cerca quello che offri digita su Google. Questo processo è lungo e complesso ed è davvero la parte fondamentale della SEO: senza studio delle parole chiave non ci può essere SEO.
Studiarle significa fare una lista di parole, per ciascuna verificare ricerche medie mensili su Google e possibilmente concorrenza, dividerle in gruppetti e abbinare ciascun gruppetto ad ogni servizio, prodotto o informazione che offri.
L’analisi delle parole chiave deve sempre avere l’aspetto di una tabella, fatta di almeno due colonne, quella delle parole chiave e quella delle ricerche medie mensili.
Per saperne di più, leggi il nostro articolo su come cercare le parole chiave.
Secondo, l’albero dei contenuti
Secondo, devi organizzare l’albero dei contenuti (cioè l’indice) del tuo sito in base ai gruppetti di parole chiave. In altre parole significa che dovrai avere una pagina per ogni servizio o prodotto, ma non solo. Anche le pagine di categoria, le pagine tag, gli articoli del blog, la home, la pagina chi sono, la pagina contatti fanno parte del sito: anche loro dovranno avere un gruppo di parole chiave abbinate (in questa fase, solo su un tuo documento o foglio di lavoro).
Questa prospettiva ti costringe a rovesciare l’idea del classico sito brochure. Un sito non è qualcosa che si sfoglia della home per vedere un po’ di che si tratta: ogni pagina è una porta d’accesso che risolve uno specifico problema attraverso un prodotto o servizio (mi servono delle scarpe rosse) o risponde ad uno specifico bisogno di informazioni (vorrei capire come lucidare le scarpe).
Chi ha il bisogno cerca su Google e se la tua pagina è facile da trovare finisce direttamente lì, altrimenti niente. I bisogni si intercettano con lo studio delle parole chiave.
Ecco qui due articoli: come organizzare i contenuti del sito di una naturopata e come organizzare i contenuti in generale, con un esempio legato al mondo del turismo.
Terzo, i title e l’ottimizzazione
Terzo, devi ottimizzare le pagine e i post. Ottimizzare significa in primo luogo scrivere il title e la description per ogni pagina o post del tuo sito. Se non impari cosa sono e come si scrivono queste cose non puoi dire di stare facendo SEO!
Inoltre significa scrivere, per ogni pagina o post, un testo ricco e articolato, che risponda ai bisogni dell’utente, e infine scrivere i nomi file e gli attributi delle immagini che utilizzi.
Ecco quattro articoli per te:
- cos’è il title e perché se l’hai scritto male per una data pagina si capisce subito che quella pagina sarà difficile da trovare
- come ottimizzare le immagini
- come si ottimizza una pagina o un post con WordPress SEO by Yoast (articolo esaustivo)
- le novità della nuova versione di WordPress SEO by Yoast
Quarto, tag e categorie (se hai un blog)
Quarto, se hai un blog devi organizzare bene tag e categorie, per la SEO e per i lettori.
Inoltre devi ottimizzare, cioè almeno scrivere il title e la description, anche le pagine tag e le pagine di categoria, perché sono pagine a tutti gli effetti.
Ecco il nostro articolo su come usare tag e categorie, con un foglio scaricabile comodissimo.
Altre SEO cose
In queste poche cose si concentra l’essenza della SEO: se riesci a fare bene tutto questo, puoi dire di essere davvero a buon punto. Restano fuori però due macroargomenti: i problemi tecnici di indicizzazione e il valore dei link.
Google infatti prima gira nel tuo sito (fa il crawling), poi lo indicizza (cioè lo mette nei suoi archivi) e infine classifica ogni pagina rendendola più o meno facile da trovare per alcune parole chiave (quello che ti interessano se hai ottimizzato bene, oppure parole a caso).
La parte di crawling e quella di indicizzazione possono incontrare tanti problemi: soprattutto nei siti molto grandi o in quelli NON realizzati con i CMS più comuni, come ad esempio WordPress. Per capirci, un sito fatto con WordPress spesso non ha particolari problemi in questo senso, mentre siti costruiti con strani CMS proprietari spesso si portano dietro tante rogne. Non so se riusciremo mai a parlare di questo: devi sapere che però questi problemi possono esistere e a volte se di base hai questi problemi non puoi fare SEO se prima non li risolvi.
Infine, cosa molto importante e più semplice, Google per classificare un sito per una data parola chiave non tiene conto solo dei fattori on-page, quelli che abbiamo visto con i nostri articoli, ma anche della quantità, della qualità e delle caratteristiche dei link da altri siti verso il tuo sito.
Proprio come nel meccanismo delle citazioni accademiche, più un sito riceve link dall’esterno più appare autorevole agli occhi di Google. Attenzione: non vale lo scambio link (se io linko me e tu linki me la cosa non è utile). Di questo aspetto parleremo nel 2016.
Intanto, per le vacanze, ti lascio da studiare gli articoli già pubblicati 😉 E non dimenticare di verificare se fai gli errori SEO più comuni.
post utilissimo, grazie mille!!!
Post utilissimo, anche per i link correlati. Grazie. Adesso metto mano al sito!
cercando di fare i compiti per il mio blog su blogger, mi sono incaponita riguardo al title.
non mi risultava chiaro se e come si potesse cambiare.
intanto ho trovato questo post, che a me è stato utile:
http://oggieunaltropost.blogspot.it/2015/08/come-modificare-il-title-delle-pagine.html?showComment=1450691442702#c7531414050745607021
ho pensato di lasciarlo, magari è utile per qualcun altro.
Grazie a tutte 🙂