Come ottimizzare un post con WordPress SEO by Yoast

In questo articolo ti spiego come rendere un post SEO-friendly, ossia come ottimizzarlo per renderlo facile da trovare su Google e gli altri motori di ricerca per chi cerca le informazioni che contiene.

Per comodità, spiegherò come ottimizzarlo usando il plugin WordPress SEO by Yoast con il suo mitico semaforo: questo plugin però è solo uno strumento (peraltro il migliore in circolazione per WordPress) e le indicazioni di massima sono valide anche per chi utilizza altre piattaforme o mezzi.

Domanda preliminare: ma si può ottimizzare solo un articolo?

La risposta è sì e no: il posizionamento su Google di un articolo dipende non solo dall’ottimizzazione dell’articolo in sé, ma anche dalla “salute SEO” di tutto il sito; ciononostante, se il sito non ha problemi di indicizzazione gravi, sicuramente è possibile intervenire anche a livello di singolo articolo.

Fase 1: scegli la keyword intorno a cui ottimizzare il post

La prima cosa da fare è scegliere la keyword o parola chiave intorno a cui ottimizzare l’articolo.

Una buona keyword per essere tale dev’essere innanzitutto:

  • Realmente cercata dagli utenti su Google
  • Pertinente rispetto al contenuto dell’articolo
  • Ben specifica e non generica

Poniamo ad esempio di voler ottimizzare questo articolo di Ilaria Baigueri, grafica e web designer che si è prestata come cavia per il mio articolo.

Ecco i passi da seguire:

  1. Individua l’argomento dell’articolo: in questo caso l’argomento è l’apertura di un blog, con i vantaggi che porta e alcuni consigli su come aprirlo.
  2. Fai un brainstorming scrivendo su un foglio o dove ti pare i vari i modi in cui gli utenti potrebbero cercare su Google le informazioni contenute nell’articolo: in questo caso potrebbero cercare ad esempio “come aprire un blog” o “perché aprire un blog” o “vantaggi dell’apertura di un blog” o “consigli per aprire un blog”.
  3. Controlla cosa le persone effettivamente cercano su Google, perché ricordati: una keyword per essere tale dev’essere cercata!
    Lo strumento più semplice per fare questo test è Google Suggest, ossia quell’elenco di paroline che ci compare ogni volta che cerchiamo qualcosa su Google. Per usarlo al meglio però bisogna seguire queste semplici indicazioni:

    • Apriamo Google Chrome in incognito (serve per non influenzare il motore con le tue ricerche precedenti)
    • Andiamo su www.google.it
    • Andiamo su “Impostazioni” (cliccando in alto a destra sulla rotellina o in basso a destra sulla scritta)
    • Selezioniamo “Non visualizzare mai i risultati di Google Instant” (serve per avere più suggerimenti)
    • Salviamo
    • Torniamo alla ricerca su www.google.it

    Una volta che hai il tuo Google Suggest settato alla perfezione, inizia a digitare le possibili parole chiave e vedi se compaiono: se compaiono sono vere parole chiave, effettivamente cercate dagli utenti, altrimenti vuol dire che nessuno le cerca e dovrai provare con altre varianti, magari molto simili. Nel nostro caso siamo fortunate: “perché aprire un blog” è una parola cercata.

    Usare Google Suggest con Chrome, in modalità incognita

A questo punto dovrai fare le ultime due valutazioni.

La prima è chiederti se la keyword è troppo competitiva: per averne un’idea di massima possiamo guardare la lista dei risultati. Se ci sono tanti articoli lunghi e ricchi di informazioni costruiti proprio intorno a quello specifico argomento, posizionarci sarà difficile. Se vogliamo andare avanti quindi dovremo prevedere di scrivere un articolo davvero esaustivo, che idealmente comprenda tutte le informazioni fornite dagli altri, più alcune informazioni nuove.

Infine, dovrai domandarti se hai già utilizzato la parola chiave per un altro articolo o pagina: idealmente infatti ogni pagina o articolo del nostro sito dev’essere costruita intorno ad una sola keyword e ai suoi sinonimi. Viceversa, un solo articolo per ogni keyword o gruppo di keyword. Anche per questo, è importante non scegliere mai keyword generiche.

Nota bene: l’errore tipico in questo caso sarebbe stato scegliere come keyword una parola generica tipo “blog”. Ma scegliere “blog” come keyword significa volersi posizionare per “blog” appunto: impossibile, data la straordinaria concorrenza e anche inutile, perché noi vogliamo ricevere visite per chi è interessato al nostro specifico argomento e non genericamente all’argomento “blog”; l’intento di chi ricerca di cerca blog è infatti davvero imprevedibile.

Fase 2: compila i campi di Yoast e ottimizza l’articolo

A questo punto, non ti resta che ottimizzare l’articolo per la keyword scelta, ossia “perché aprire un blog”.

  1. Inserisci la keyword nel campo “Parola chiave principale” di Yoast: tieni presente però che la keyword NON finisce nel codice “informatico” dell’articolo e NON viene letta in alcun modo da Google. È solo un artificio messo a disposizione da Yoast per aiutarci ad ottimizzare: quindi i SEO più esperti spesso non la utilizzano nemmeno, io consiglio di utilizzarla infatti solo a scopo didattico, per guidare il nostro lavoro.
  2. Inserisci la keyword nel campo “Titolo SEO” di Yoast. Una volta inserita, arricchisci la frase per renderla piacevole da leggere e completarla con concetti affini, stando sempre attenta a non sforare il numero di caratteri consentiti. Potresti scrivere ad esempio “Perché aprire un blog. 10 buoni motivi per farlo”. Questo campo comparirà nella lista dei risultati di Google e anche in alto nella finestra del browser (è quasi invisibile per un occhio non allenato): se vuoi saperne di più, leggi questo articolo che spiega cos’è il Titolo SEO, perché è davvero l’elemento chiave dell’ottimizzazione.
  3. Inserisci la keyword nel campo “Meta descrizione” di Yoast. Una volta inserita, arricchisci la frase per renderla piacevole da leggere e anticipare il contenuto dell’articolo, stando sempre attenta a non sforare il numero di caratteri consentiti.Come ottimizzare un post con WordPress SEO by Yoast
  4. Inserisci la keyword nel testo dell’articolo: una buona idea potrebbe essere quella di metterla all’inizio dell’articolo, non tanto perché questo funzioni magicamente per Google, quanto per chiarire subito al lettore l’argomento dell’articolo.
  5. Inserisci sinonimi e varianti della keyword nel testo dell’articolo.
  6. Inserisci la keyword nel titolo dell’articolo: non il titolo SEO, ma il titolo vero e proprio. Questo punto, anche se molto utile, non è obbligatorio. Se infatti preferisci un titolo più misterioso e affascinante per il tuoi lettori abituali, puoi saltarlo: se col tempo vedrai però che non riesci a posizionarti, ti consiglio di provare anche questa strada.
  7. Dividi il testo in paragrafi e inserisci sinonimi e varianti della keyword nel testo dell’articolo nei titoletti interni codificati come “h2” e “h3”. Attenzione: mai diventare spammosi o “ossesionati dalla keyword”: il testo deve comunque rimanere naturale e piacevole da leggere.
  8. Inserisci la keyword nell’URL o indirizzo dell’articolo: attenzione però, se stai ottimizzando un articolo vecchio meglio lasciare stare, perché se non si attiva il reindirizzamento automatico chi trova il vecchio indirizzo potrebbe poi trovarsi davanti ad una pagina che non esiste più.
  9. Ottimizza le immagini presenti all’interno dell’articolo, utilizzando la keyword per alt e title, solo però se nelle foto c’è effettivamente qualcosa che ha a che fare con la keyword stessa. Altrimenti scrivi in quei campi semplicemente cosa c’è davvero in ciascuna immagine.
  10. A questo punto, se hai seguito tutte le istruzioni, il semaforo sarà diventato verde! Ricordati però: il semaforo è solo uno strumento didattico o di lavoro e non comunica in alcun modo con Google.
  11. Salva l’articolo e pubblicalo!

Fase 3: la checklist dell’ottimizzazione

Dopo aver fatto tutto, puoi usare questa checklist per verificare di aver fatto tutto al meglio delle tue possibilità.

  1. Ho scelto una keyword effettivamente cercata su Google Suggest?
  2. Ho scelto una keyword non “secca” (ad es. “blog”) e non generica?
  3. Ho scelto una keyword pertinente all’articolo?
  4. Se ho scelto una keyword troppo competitiva, ho scritto un articolo di gran lunga più esaustivo rispetto agli articoli già presenti sul web?
  5. Ho scelto una keyword non utilizzata in altri miei articoli o pagine? Per controllare mi posso aiutare con Yoast > Analisi della pagina > Ultima voce
  6. Ho inserito la keyword nel Titolo SEO?
  7. Ho reso il Titolo SEO piacevole da leggere e interessante?
  8. Ho evitato il tutto maiuscolo nel Titolo SEO? Il maiuscolo va utilizzato solo per le iniziali di frase e i nomi propri.
  9. Ho inserito la keyword nella Meta descrizione? Vedi le note della domanda precedente per il maiuscolo.
  10. Ho reso la Meta descrizione piacevole da leggere e interessante?
  11. Ho usato la keyword nel testo?
  12. Ho usato nel testo sinonimi della keyword?
  13. Ho parlato nel testo di argomenti affini a quello espresso dalla keyword?
  14. Ho ottimizzato Titolo (attributo title) e Alt (testo alternativo) della foto o delle foto a corredo dell’articolo descrivendone realmente il contenuto?

E ora… buona fortuna!

Tatiana Schirinzi

Consulente SEO, nel 2013 ho fondato La scribacchina, la mia piccola agenzia SEO liquida, con cui aiuto le aziende belle e brave ad organizzare la propria presenza online, per farsi trovare dalle persone giuste. Dal 2018 ho un mio corso di marketing online allo IULM. Sono di Brindisi (città di porto, in Salento) e vivo a Bologna, dopo essere passata per un bel po' di città.

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10 thoughts on “Come ottimizzare un post con WordPress SEO by Yoast”

  1. Ciao Tatiana, grazie di queste preziose informazioni. Non mi è molto chiaro il punto 6 della Fase 2. Se voglio usare un titolo più misterioso e accattivante, lo devo utilizzare nel titolo vero o nel titolo SEO? Perché tu dici che se voglio usare un titolo più misterioso e affascinante, posso saltare questo passaggio…
    Grazie!!!
    Beatrice

    • Nel punto 6 parliamo del titolo dell’articolo (“titolo vero”). Se vuoi inserisci la keyword, altrimenti salti il passaggio e scrivi invece un titolo dell’articolo misterioso e affascinante. Il titolo misterioso e affascinante, quindi, va usato se desiderato naturalmente nel titolo dell’articolo, dato che è quello visibile al lettore.

      • Grazie… Capito!
        Ma qualora volessi pubblicare dei contenuti protetti, visibili solo ad alcuni tramite psw, è necessario fare tutto il procedimento SEO anche per questo post o non importa? Il dubbio mi viene perché magari utilizzo per questi post delle parole che sono parole chiave per altri articoli “pubblici” e, quindi, Google le può vedere come copie. O no?
        Grazie ancora…
        Beatrice.

  2. Buongiorno, grazie per i sempre utilissimi consigli, sono alle prese con l’ottimizzazione di tutti i vecchi articoli del mio blog su Word Press, ma non trovo il campo “titolo SEO”, sapete indirizzarmi? grazie. Chiara

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