Quando si progetta un sito da zero, oppure lo si rinnova profondamente, è bene farlo già in ottica SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca), per poter essere trovati facilmente anche da chi non ha letto del nostro sito su un social o sul nostro biglietto da visita.
Come fare? Ecco un esempio concreto: in questo post vedremo come trasformare radicalmente l’organizzazione dei contenuti del sito di una naturopata, creando una struttura SEO-friendly, e come ottimizzarli.
Non troverete una sfilza di consigli di tecnici, ma un modo per ripensare la vostra attività e la sua presenza online a partire dalle parole.
Cercare una naturopata su Google senza saperlo
La professione di naturopata non è troppo conosciuta, quindi è essenziale spiegare bene l’attività e al tempo stesso incrociarne i diversi aspetti con le possibili ricerche degli utenti.
Molti utenti infatti potrebbero aver necessità di una naturopata senza saperlo e iniziare la ricerca su Google non inserendo “naturopata nella città x”, ma partendo dai propri bisogni o cercando informazioni su discipline affini.
La SEO ci permette proprio di intercettare i tanti bisogni che portano alla naturopatia e di declinare le tante discipline e pratiche che la compongono, progettando un sito articolato e funzionale, che abbia anche molte porte d’ingresso alternative alla home, tante quanti sono gli ambiti della professione e i bisogni che questa soddisfa.
Vediamo come fare, passo dopo passo.
Un sito da riorganizzare
Il sito che analizziamo è quello di Maria Grazia Campus, naturopata a Firenze.
Al momento la sua pagina web si presenta come un classico sito di presentazione, organizzato più per chi vuole approfondire l’attività di Maria Grazia, che per chi cerca delle soluzioni per sé attraverso la naturopatia.
Le sezioni sono infatti: home, naturopatia, corsi, news, curriculum, documenti, contatti.
Mancano inoltre molte porte d’ingresso. Allo stato attuale sono potenziali porte d’ingresso solo la pagina naturopatia (per chi vuole sapere cos’è la naturopatia) e la pagina corsi (per chi cerca corsi di naturopatia).
Come interveniamo quindi? Innanzitutto ampliando il numero delle pagine (ogni pagina è una porta d’accesso in più!) e riorganizzandole, poi allungando i testi delle pagine esistenti (Google ha bisogno di parole!) e infine ottimizzando ogni pagina (l’attività SEO on-page in senso stretto).
Ampliare il numero delle pagine
Per ampliare il numero delle pagine, la prima cosa da fare è esaminare a fondo l’attività per cui si sta facendo SEO.
Se lavoriamo per un cliente, è bene fargli una lunga intervista. Altrimenti, se l’attività è la nostra, dobbiamo parlarne con qualcuno che non ne sa nulla, in modo da far venire fuori tutti gli aspetti che la compongono e che noi diamo per scontati.
Io ho intervistato Maria Grazia e ho disegnato un possibile albero di navigazione, facendolo vario e asimmetrico. La cosa fondamentale è stata andare a scandagliare i tanti aspetti della sua attività, valorizzando quelli più interessanti per gli utenti e più utili a creare porte d’accesso alla professione di naturopata.
Vanno dimenticate tutte le sezioni con titoli vuoti per l’utente e per i motori di ricerca, come “missione”, “visione” e “valori” e vanno sostituite con sezioni dense di significato, per l’utente, per il professionista e quindi – come per magia – anche per Google.
Una volta fatto questo schema è bene confrontarlo con uno studio preciso delle parole chiave, da fare con gli strumenti gratuiti Keyword Planner e Google Trend: così capiremo se e quanto le parole chiave che caratterizzano ogni pagina sono effetivamente cercate.
In questo modo potremo aggiustare il tiro, magari accorpando alcune sezioni e approfondendone altre.
Allungare i testi
Ogni pagina deve essere lunga quanto basta, ma sconsiglio di stare sotto le trecento parole, perché non fa bene né alla SEO né al lettore.
Come insegna Luisa Carrada, la brevità non è un dogma. L’importante è essere chiari ed esaustivi rispetto al livello di approfondimento che ci si è prefissi, scrivere con cura e utilizzare bene titoletti, paragrafi, grassetti e link.
Inoltre è fondamentale non credere che un utente legga tutto il sito: ogni pagina va considerata come una porta d’accesso e anche come un testo a sé, dotato di una propria vita indipendente, quindi non ha senso fare una pagina breve perché le altre sono lunghe o viceversa.
Ottimizzare le pagine
L’ottimizzazione on-page vera e propria (SEO on-page) consiste nello scrivere, o riscrivere, alcuni elementi di ogni pagina di un sito web, cioè:
- il title (o “titolo SEO“, cioè quelle paroline che vedete in alto, sulla linguetta del browser)
- la meta description
- il nome del file e gli attributi (alt e title) delle immagini
- gli header (ad esempio in questa pagina l’h1 è il titolo dell’articolo, mentre le scritte in rosso sono gli h2)
- i link interni
- e infine l’URL della pagina e della eventuale pagina madre o categoria.
Questo è un capitolo a parte e lo approfondiremo presto: stay tuned!
WOW! Grazie per questo condensato di saggezza SEO. Mi servirà!
Cara Tatiana, già ti ringrazio!!! Non so come ma voi di C+B pare che sappiate ciò di cui ho bisogno proprio in questo momento!!! 😀
Grazie a voi e a C+B : ) Se avete piccoli quesiti su altri tipi di sito, chiedetemi pure commentando qui sotto!