Organizzare o improvvisare: tu cosa preferisci?

L’appuntamento mensile con la #CBChat è ormai una piccola tradizione delle cpiubers, è addirittura segnato su tutti i nostri calendari desktop scaricabili – a proposito, avete visto che belli quelli di dicembre? Stavolta, mercoledì 2 dicembre è stato il momento in cui darci appuntamento su Twitter e ciacolare un po’ fra noi.

Stavolta era un po’ un derby: organizzare o improvvisare, questo è il dilemma…

La domanda numero uno dalla quale siamo partite per raccontarcela è la stessa domanda che faccio a te adesso, se ti sei persa la chiacchierata di mercoledì: sei una brava organizzatrice, o preferisci l’improvvisazione?

Un po’ come quando giocavamo a “bandiera” nel cortile delle elementari, iniziano a formarsi le squadre. C’è chi riesce ad organizzarsi con attenzione, ma a volte si trova costretta ad improvvisare.

E chi invece ha uno spirito un po’ più indomabile e viaggia più sull’onda del momento:

Quello che emerge però subito è una grande verità, che forse tu stessa ti sei trovata davanti più volte, indipendentemente da quello che sei più portata ad essere per natura.

Quando si è imprenditrici creative, ci si trova spesso a dover alternare improvvisazione e organizzazione, perché gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo, e non tutto dipende da noi.

Di sicuro ti è successo di dover apportare modifiche last minute al tuo piano di lavoro perfetto, e hai trovato nella capacità di inventarti qualcosa all’ultimo la formula giusta per portare a termine il tuo progetto. È probabile che questo ti abbia insegnato che una pianificazione accurata è un ottimo modo per contenere i danni – e il panico!

Ma ti sarai probabilmente resa conto che a volte le idee migliori ti vengono sotto pressione, e sperimenti sulla tua pelle il detto caro alle nostre nonne “fare di necessità virtù”:

Del resto, l’abbiamo imparato giocando a Monopoli (al quale, resti fra noi, non sono mai riuscita a vincere nemmeno una partita): le probabilità e gli imprevisti possono regalarci spunti utili per agire meglio in futuro.

Possono diventare un modo intelligente per scremare i fornitori e i collaboratori, aggiornando la “black list” delle persone con cui non vuoi lavorare mai più: sul momento magari è una delusione, ma è meglio saperlo, per evitare brutte sorprese in futuro.

E, per tornare ad un argomento che ci è caro e del quale abbiamo parlato spesso, si può creare anche l’occasione giusta per rivedere le opzioni che dai al cliente prima ancora di aver cominciato il lavoro. Mettere i paletti a quello che si può modificare in corso d’opera, e a quello che invece non può più essere messo in discussione una volta che si comincia a lavorare insieme: insomma, tecniche di sopravvivenza per la freelance del nuovo millennio!

Un’altra cosa importante che è venuta fuori è quella di creare una sorta di “rete di sicurezza” con le persone che fanno il tuo stesso lavoro e sulle quali puoi fare affidamento per contenere le emergenze: tu ti risolvi un problema, loro ci guadagnano qualcosa, e il cliente è soddisfatto. Non tutti i concorrenti vengono per nuocere, anzi, alcuni possono diventare i tuoi migliori alleati: non è un sollievo?

Se leggendo fin qua ti sei resa conto che in te condividono due anime in apparente contrasto fra loro – ragioniera e funambola, per fare un esempio – e che tendi ad essere diversa nei vari ambiti della tua vita, quello che posso dirti con assoluta sincerità è : benvenuta nel club!

C’è chi impegna tutte le sue doti organizzative nel lavoro, e nel privato si concede il disordine:

E c’è chi invece fa la Mary Poppins fra le mura domestiche e poi sul lavoro viaggia un po’ più a sentimento:

La cosa più importante da ricordare, in conclusione di chiacchierata, è stata però che, come spesso accade, non c’è un modo giusto e uno sbagliato per fare le cose, ma si tratta di imparare quale metodo va meglio per te e per il tuo lavoro, dosando le percentuali di precisione e sregolatezza e facendo tesoro anche delle esperienza negative e dei momenti di sconforto.

Quando lavori per te stessa, è la tua faccia quella chiamata in causa tutti i giorni, e un sorriso è sempre la cosa migliore che puoi metterci sopra. Imparando anche a gestire i tuoi conflitti interiori fra caos e rigore: in fondo, senza quel briciolo di imprevedibilità che ti contraddistingue, le cose sarebbero molto meno divertenti!

Dlin dlon, comunicazione di servizio: a gennaio non ci sarà la chat, perché il 06 gennaio è festa. Ci rivediamo mercoledì 03 febbraio. Buone feste!

Beatrina Incorporella

Girl in progress, ancora, da sempre. L'unica costante della mia vita sono lettura e scrittura: da dieci anni sono una libraia, da almeno trenta una lettrice. Scrivo per dimenticare (e per ricordare), un po' sul serio e un po' per ridere. Sono bionda per vocazione, torinese di nascita, ironica per autoconservazione.

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