Ho almeno due buoni motivi per convincerti a creare la tua guida di stile: fa figo e, una volta che ce l’hai lì, ti consente di risparmiare tempo. Ma andiamo per gradi: che cos’è una guida di stile? È quel documento che raccoglie tutte le indicazioni utili per scrivere all’interno del tuo sito/blog o nella tua pagina social, quella legata alla tua attività.
Nella tua guida di stile ci metti le regole grammaticali, un pizzico di coerenza, la tua voce quanto basta perché venga fuori il tuo brand così com’è. Così come lo vuoi.
Guide di stile: qualche esempio.
Chi ce l’ha?
Ce l’ha Yahoo style guide.
Ce l’hanno quelli di Mail Chimp.
L’ha fatta l’Economist . Puoi farla tu.
Uhm, ma non sarà una cosa utile solo ai più grandi?
No!!! Pensaci: potrebbe capitarti un imprevisto. Potresti aver bisogno di dare le chiavi di casa tua a un altro. E lui non saprebbe da dove cominciare. O peggio potrebbe fare delle cose che ti fanno venire l’orticaria ignorandolo. Potrebbe capitarti una collaborazione. Qualcuno che scriverà per te di te. Davvero non gliele vuoi dare due regolette da seguire?
Gli ingredienti base per la tua guida di stile.
Prevenire è meglio che curare (a proposito come sei messa a screening?), quindi scrivi una breve guida di stile, non un trattato, una cosa semplice con quei punti che proprio ti stanno a cuore. Che stanno su una pagina web, ma sono tuoi. Io te ne suggerisco alcuni, poi scegli tu quelli più giusti per la tua attività. Quelli che rispecchiano di più la tua personalità. Quelli che sanno parlare di te, senza essere didascalici.
- La grammatica per esempio. Raccogli dieci errori da evitare i più comuni, mettici anche quelle cose che ti sembrano banali, potrebbero essere scontate per te, ma non per chi scriverà al posto tuo.
- La punteggiatura: parliamone del punto che è usato per chiudere le frasi affermative o per indicare un’abbreviazione, o con i numeri per separare le migliaia. Non trascuriamo la virgola che non va mai messa tra soggetto e verbo o tra verbo e complemento. Scriviamolo chiaro che sei contraria all’abuso dei tre puntini di sospensione e dei punti esclamativi!
- “Anche se un’azienda non è una persona, è fondamentale che il suo modo di comunicare sia coerente e riconoscibile” spiega bene Alessandra Farabegoli a proposito della guida di stile di Mail Chimp: tu come ti immagini? Come rispondi alle domande dei tuoi clienti? Scrivi in terza persona? Usi un modo di fare formale? Ti lasci andare ad una battuta di tanto in tanto?
- Quali sono i principi su cui proprio non si scherza per te? Quali sono le cose da non dire mai? Elencale!
- Definisci la struttura del post: chi sono i destinatari? Ci sono dei paragrafi? Serve un titolo? E i link? Butta giù due righe su come mettere un link, e su come scegliere le etichette o i tag dei tuoi post per esempio.
- Passa alla formattazione: detta le tue regole su come usare i corsivi, il bold e i diversi caratteri del tuo sito. Usi il punto elenco? Quale scegli di solito? Scrivilo!
Ancora tu.
Anche l’Unione Europea ha preparato, qualche anno fa, una guida, “Scrivere Chiaro“, su come scrivere un testo in modo chiaro perché fosse il più efficace possibile. Perché tutti potessero usufruirne. Per semplificare la vita a chi deve comunicare, ma anche a chi legge. La guida di stile è fatta di suggerimenti semplici per partire col piede giusto e aiutare il lettore/cliente ad entrare in sintonia con chi scrive/con chi vende.
Mettere per iscritto le basi della tua comunicazione online velocizzerà il tuo modo di scrivere, la cosa bella e divertente che “i consigli utili” li decidi tu.