Che ci metto nel sito? Organizzare i contenuti

In questo articolo vedremo come organizzare al meglio i contenuti del nostro sito, per valorizzare la nostra attività, soddisfare il lettore e renderlo SEO-friendly, cioè facile da trovare sui motori di ricerca.

Prima i contenuti, poi il resto

Quando ci facciamo creare, o creiamo, un sito, spesso pensiamo prima “alla grafica”, un po’ come se scrivendo un libro pensassimo prima all’impaginazione.

In realtà grafica e web design sono gli strumenti fondamentali per rendere chiari i contenuti, valorizzarli, evidenziarli, magari giocarci, ma è sempre dai contenuti che si parte.

E prima ancora di definire i contenuti dobbiamo chiederci a cosa servirà il sito, da chi vogliamo essere trovati e per quale scopo. Se abbiamo un hotel ad esempio, pensare che vogliamo essere trovate “dai turisti” non è certo sufficiente: dobbiamo dettagliare, approfondire e metterci nei panni non del “turista in genere”, ma di diversi tipi di specifici visitatori.

Un sito non è una brochure

La prima cosa su cui riflettere è questa: il sito non è una brochure aziendale, no e poi no.

Nella brochure parto sempre dalla prima pagina, do un’occhiata ai servizi e poi trovo i contatti. Nello sfogliarla, parto dall’idea generale – del tipo “vediamo cosa c’è in questo hotel” – e mai dallo specifico prodotto o servizio di cui ho bisogno.

Un sito invece ha tante porte d’accesso, tante quante sono le sue pagine.

Un sito è come un palazzo antico, pieno di porte e porticine: la home è solo il portone principale, poi ci sono le entrate di servizio, a volte le più usate, la porta degli appartamenti della duchessa, la porticina segreta e così via. Ognuno si trova ad usare una porta piuttosto che un’altra a seconda di quello che sta cercando.

Un sito di landing page

Usando termini più tecnici, ogni pagina si può e si deve considerare una landing page, che significa semplicemente pagina di atterraggio, e dev’essere strutturata come tale.

Una buona percentuale dei visitatori del nostro sito non arriva infatti sulla home, ma su un’altra pagina. Come ci arriva? Magari da Google 😉

Se ad esempio ho due bambini piccoli e voglio andare in vacanza in Salento, cercherò “hotel per bambini in Salento”: parto da uno specifico bisogno e poi faccio una ricerca. Se l’hotel in Salento non mi ha creato una pagina apposita pronta ad accogliermi difficilmente lo troverò. Ed entrerò in un’altra struttura più accogliente!

L’esempio: progettiamo i contenuti del sito di un hotel

Vediamo più nel dettaglio l’esempio dell’hotel in Salento. Se l’hotel è mio, come organizzo il sito?

Innanzitutto analizzo i miei servizi (uno per uno), i miei punti di forza, le mie peculiarità, i clienti che vengono di solito e quelli che mi piacerebbe avere.

Troverò così, ad esempio, queste caratteristiche: sono in campagna, ho una piscina, ho un bel parco giochi e i bambini quando vengono sono molto felici, sono relativamente vicina a Lecce città e a pochi chilometri dal mare Adriatico. Infine, ho un ristorantino interno che offre anche un’ottima cucina senza glutine.

Per ogni caratteristica creo una pagina. Semplice, vero?

Farò quindi una pagina che parla della campagna del Salento e che spiegherà come il mio hotel si possa considerare a metà strada tra un hotel e un agriturismo.

Poi farò una pagina dedicata alle famiglie con bambini, scrivendo perché staranno bene e quali servizi troveranno.

Poi una pagina su Lecce città, in cui spiegherò anche come raggiungerla dall’hotel.

Ancora, una pagina sul mare: scriverò le mie spiagge preferite e le convenzioni che l’hotel offre o semplicemente la strada migliore per arrivarci.

Infine, farò una bella pagina sul concetto “hotel con ristorante” e parlerò naturalmente anche dell’offerta senza glutine.

Cosa avrò ottenuto? Un sito ricco, interessante, utile, che si mette nei panni del visitatore e al tempo stesso è potenzialmente facile da trovare sui motori di ricerca.

Grazie a questa struttura e ad una buona ottimizzazione SEO di base, quando una famiglia cercherà l’hotel in Salento per famiglie finirà sulla pagina dedicata, quando una coppia cercherà un hotel con ristorantino senza glutine finirà invece sulla pagina ristorante e così via. Ognuno entrerà nella pagina che gli serve, proprio come nel palazzo antico.

Organizzare i contenuti: pagine e sottopagine

L’argomento pagine e sottopagine può avere tante sfumature, ma il consiglio di base è semplice.

Intanto ricordiamo di usare permalink puliti: doppio no a www.hotelciupb.com/?page_id=2.

Nidifichiamo poi le pagine in modo logico: ad esempio www.hotelcpiub.it/servizi e www.hotelcpiub.it/servizi/famiglie.

Gli URL ben fatti aiuteranno Google a comprendere l’organizzazione dei contenuti e a classificarli.

Se sono tutte linkate dalla home, pagine e sottopagine avranno a rigore lo stesso valore agli occhi di Google: ricordiamoci quindi di linkare da lì tutte le pagine che riteniamo importanti.

Questo non significa mettere tutte le pagine nelle voci di primo livello del menu, né usare un sacco di widget: qui intervengono grafica e web design, per armonizzare tutto.

Buon lavoro!

Tatiana Schirinzi

Consulente SEO, nel 2013 ho fondato La scribacchina, la mia piccola agenzia SEO liquida, con cui aiuto le aziende belle e brave ad organizzare la propria presenza online, per farsi trovare dalle persone giuste. Dal 2018 ho un mio corso di marketing online allo IULM. Sono di Brindisi (città di porto, in Salento) e vivo a Bologna, dopo essere passata per un bel po' di città.

Sito | Facebook | Instagram | LinkedIn

4 thoughts on “Che ci metto nel sito? Organizzare i contenuti”

  1. Questo articolo l’ho letto quando è uscito e anche adesso. Mi piace moltissimo e spero di riuscire a metterlo in pratica al più presto!

Comments are closed.