Quando ti metti in proprio ci sono un sacco di domande fondamentali che ti devi fare: cosa, come, perché, quando. Bisogna avere in mente una vision, articolata e ricca. Devi vedere, prevedere e fantasticare. Ma soprattutto secondo me devi aver chiaro che persona sarai tu.
Puoi infatti descrive molto bene il prodotto o servizio che vuoi offrire, conoscere la tua cliente ideale come se fossi la sua stalker più intima e sapere alla perfezione la nicchia in cui ti posizionerai. Puoi studiare strategie di marketing super efficaci e padroneggiare tutti i canali di comunicazione possibili al giorno d’oggi.
Il tuo sogno è lì, ben chiaro nella tua mente. Sembra proprio che tu debba solo mettere assieme i pezzi e verrà magicamente fuori.
Sei sicura però di non aver dimenticato il pezzo principale, ovvero te stessa? Sei altrettanto consapevole di come dovrai essere tu? Di quali saranno le tue caratteristiche, le doti, i talenti, i sentimenti e persino gli abiti che avrai?
Oltre a un bel sito, una buona strategia e un prodotto valido, c’è bisogno anche di qualità e caratteristiche personali. Sulla pagina facebook di C+B, qualcuna ha parlato dell’importanza di crederci e di saper entrare nel personaggio. E mi ha fatto accendere la classica lampadina in testa.
Entrare in un personaggio vuol dire un po’ fingere, un po’ recitare. Ti comporti come la donna in proprio che vuoi diventare, anche se ancora non lo sei. Ti presenti agli altri con un’autorevolezza, una sicurezza e una professionalità che in realtà stai ancora costruendo. Ovviamente non sto parlando di mentire sulla tua esperienza, formazione o competenza. Sto parlando del modo in cui ti muovi nella giungla del lavoro. Quasi tutte l’abbiamo vissuto e molte si sono sentite in colpa o inadeguate.
Diventare una professionista vuol dire costruirsi un’identità.
Non stai fingendo, ti stai trasformando in una nuova te stessa. Come diceva la nostra lettrice, è importante crederci. Credere soprattutto in te stessa. Nel fatto che diventerai la donna che desideri, quella che è in grado di realizzare il business dei propri sogni. Anzi, in realtà lo stai già diventando! Devi iniziare a pensare come lei, a comportarti come lei, a vedere le cose come lei. O almeno ad andare verso quella direzione. Se agisci sui tuoi pensieri, comincerai a cambiare i comportamenti e perciò anche quello che ti circonda.
Allora creiamo una magia assieme?
Facciamo che lasci andare per una buona volta la sensazione di non essere mai abbastanza, ancora pronta e all’altezza. Facciamo che lasci anche andare il senso di colpa, l’insicurezza e le critiche distruttive.
Costruisciti invece una bacchetta magica, che non dovrebbe mai mancare nel tuo kit da professionista. Che sia colorata, glitterosa, piena di piume e campanelli. Che sia un piacere tenerla in mano ed agitarla nell’aria.
Vai davanti a uno specchio ora e impugna la tua bacchetta. Se ti va puoi cominciare con una formula magica, creata da te o magari presa dalla tua infanzia (o potrebbe essere anche il verso di una canzone o di una poesia). Concediti il permesso di entrare nel mondo della magia, dove le cose si possono creare.
E poi lancia il tuo incantesimo!
Sono sicura delle mie capacità,
realizzata e soddisfatta di quello che faccio,
in armonia tra casa, lavoro e tempo libero.
Sono pagata in modo appropriato,
decisa nelle mie scelte,
focalizzata nelle azioni,
sorridente e serena.
“Non stai fingendo, ti stai trasformando in una nuova te stessa.” Oggi mi serviva proprio. Grazie!
Prego, Giulia! Le trasformazioni si fanno passo dopo passo, e a volte non ti rendi nemmeno ben conto di cosa sta succedendo quando le stai vivendo. Poi alla fine ti ritrovi magicamente cambiata.
A volte si teme di fingere, di non essere aderenti al piano di realtà, ma IN REALTÀ noi siamo fatti quasi al 100% di acqua, per lo più siamo energia interconnessa e il mondo materiale non esisterebbe proprio se non ci fossimo noi a guardarlo e a conferigli una forma (pura fisica quantistica, per l’esattezza principio di indeterminazione di Heisenberg). Quindi il punto è questo: non si tratta di ADERIRE alla realtà, ma di CREARLA 🙂
Ilaria, quando parli di creare la realtà non posso che essere dalla tua parte! Inoltre Heisenberg è sempre stato uno dei miei scienziati preferiti sin dal liceo.
Questo post mi ha lasciato, a fine lettura, il sorriso sulle labbra 🙂