Tra le mie amiche crafter ce ne sono molte che, invece di scrivere le descrizioni dei propri prodotti, preferirebbero mettersi a separare per colore una montagna di glitter. Questa sensazione è comune a molte creative: quella di non trovare il modo o le parole giuste per raccontare quello che si fa.
Ti leggo nel pensiero: Una foto vale più di mille parole. Ti assicuro che, se voglio comprare un vestito fatto a mano da te, per quanto le foto siano ben fatte, ho pur sempre bisogno di saperne le misure, i materiali e magari se sei disponibile ad aggiustarlo nel caso sia troppo lungo. Mi piacerebbe sapere anche perché lo hai creato e perché dovrebbe essere il vestito perfetto per me.
Tanto i clienti non leggono! È vero, spesso non lo fanno, ma se volessero farlo e si trovassero davanti a due righe in croce di descrizione, come pensi si sentirebbero? Come ti sentiresti tu?
Intanto ti dico come mi sento io quando ciò accade: MEH. E passo oltre, perché spesso non ho voglia di scrivere per chiedere le informazioni che mancano. Quello che una descrizione sciatta o assente trasmette è trascuratezza e menefreghismo, e tu non vuoi che il tuo brand trasmetta ciò.
Per scrivere le descrizioni non è necessario essere dei copywriter, né degli scrittori; quello che è necessario è avere tanta passione e amore per quello che si fa e la voglia di trasmetterlo a chi passa dal nostro negozio. Ce l’hai? Sì che ce l’hai, altrimenti non staresti qui a leggere.
Ta-dàn! Ecco alcuni consigli per aiutarti a scrivere quelle benedette descrizioni, che poi vedrai, ci prenderai gusto e non ti fermerai più:
1. Parla al tuo target
Se hai fatto i compiti, sai già quale sia il tuo target: questo dovrebbe aiutarti, perché le descrizioni vanno scritte come se raccontassi il tuo prodotto al tuo cliente ideale.
Usa un linguaggio che pensi lui (o lei) apprezzerebbe e capirebbe: ironico? Sognante? Da nerd? Inoltre chiediti: Cosa le piacerebbe sapere? Cosa potrebbe colpirla al punto da decidere di acquistare? Dille come il tuo prodotto sia perfetto per aiutarla a raggiungere i suoi sogni o aspirazioni o a risolvere i suoi problemi.
Per esempio: Tu crei borse e la tua cliente ideale è una donna che ama coniugare funzionalità ed eleganza, anche quando va a lavorare; puoi descrivere un tuo modello di borsa così: “Ho creato il modello Vermeer, perché mi piaceva l’idea di avere una borsa femminile ma comoda: le ho dato forme capienti per contenere il laptop, i cosmetici e tutto il necessario per una giornata fuori casa, mentre i colori e lo stile sono eleganti: è perfetta da portare sia in ufficio che al pranzo di lavoro. ”
2. Racconta di te, del tuo brand, del tuo prodotto
Evita le descrizioni da catalogo! Sii personale, semplice e coinvolgente, non devi scrivere papiri ma almeno racconta di come hai creato, quali tecniche hai usato, a cosa ti sei ispirata, insomma fai entrare chi ti legge nel tuo mondo, trasmetti i tuoi valori anche nelle poche righe della descrizione. Usa la prima persona singolare, dai del tu al lettore, cerca di trasmettere tutta la passione e l’amore che hai impiegato per creare proprio quel particolare oggetto, perché chi legge deve capire che è speciale e, per questo, volerlo acquistare.
Per riprendere l’esempio del precedente punto: “Per il modello Vermeer mi sono ispirata all’artista fiammingo, di cui amo particolarmente i dipinti rappresentanti le donne nella loro quotidianità; le donne sono belle qualunque cosa facciano, ed è ciò che io cerco di catturare nei modelli delle mie borse.”
3. Includi le informazioni utili
Come accennato all’inizio, una descrizione deve includere tutti i dettagli e le informazioni riguardanti l’oggetto, in modo che il lettore non rimanga con dei dubbi.
Includi: le misure, le dimensioni, le taglie, i colori e i materiali. Non dare niente per scontato! Inserisci anche informazioni che ti sembrano ridondanti, come i tempi di creazione e spedizione, specifica cosa riceverà il cliente in caso di acquisto (magari nella foto ci sono vari oggetti!) e in che modo (farai pacchetto regalo sempre e comunque o solo su richiesta?).
Inserire sia i link a oggetti simili o a sezioni del tuo negozio che potrebbero interessare gli acquirenti, che le parole chiave che hai usato per il titolo, è cosa buona e giusta per la SEO, quindi fallo.
Sembra tutto molto difficile, soprattutto se non sei abituata a scrivere; inizia con una frase e poi lavoraci su arricchendola secondo le indicazioni di questo articolo.
Ti assicuro che ho visto casi disperati impegnarsi seriamente e portare a casa ottime descrizioni: ce la puoi fare anche tu!
Articolo splendido, me lo dovrò rileggere ogni volta che devo iniziare a fare una nuova descrizione!
Generalmente ci impiego una serata (una serata intera!!) e a volte mi avvalgo della facoltà del copia-incolla (gravissimo!).
Voglio davvero credere che con la pratica si migliori, perché per me la borsa Vermeer è una borsa in tela cucita a macchina nei toni marroni, grande xy..
Ma so che ce la posso fare 😀
Grazie per la condivisione e soprattutto l’incitamento <3
Certo che ce la puoi fare Silvia! Più scrivi più ti sarà facile, e comunque lo sai, il negozio è sempre work in progress, quindi farai sempre in tempo a cambiare le descrizioni molteplici volte finché non sarai soddisfatta ;p
e grazie a te <3
Seconda volta che leggo questo articolo è secondo sbuffo che parte…lo so, lo so, devo rimettere mano a tutti miei annunci ETSY e foto di Pinterest!!! Ma ho un avversità enorme alle parole! un po’ per carattere un po’ per la “crisi di identità linguistica” che soffro da alcuni anni. Italiana, vissuta 6 anni in Spagna, ora da 2 in austria con tedesco ancora maccheronico e inglese traballante all’ora di scrivere qualcosa di un po’ più accattivante. Vi seguo da poco e ho già cambiato parecchie cose nel modo di pormi, di fotografare, di presentarmi, ecc. Ho un blog molto recente che non mi sono ancora decisa a scrivere in inglese ma solo in italiano, cosa che invece faccio su FB e i mille altri social che ho… Ma ce la farò, i vostri consigli sono preziosi! Grazie
Prenditi il tuo tempo, tanto niente è definitivo e puoi cambiarle quante volte vuoi! 😉 buon lavoro!
Grazie! anche a te! 🙂
Ciao Francesca, veramente un bell’articolo. Ti dirò, bazzico da anni il settore handmade, e ho trovato veramente molta attinenza con quanto hai scritto. Ottimi suggerimenti direi!
Mi piacerebbe segnalare il tuo post nell’ambito della community #adotta1blogger. Che dici, posso adottarti?
Ciao Maria Cristina, certo adottami pure!! *_* non so bene cosa sia adotta1blogger ma mi documenterò, intanto grazie infinite!! <3
Ciao Fran, grazie per questo articolo! Le descrizioni sono la cosa con cui più fatico, forse perché tendo a dare per scontati i procedimenti e le idee che stanno dietro al mio lavoro. Ci lavorerò! 🙂
ups è passato un po’ di tempo, ora vado a controllarti 😛