La progettazione grafica editoriale è il processo di creazione di un layout di una pubblicazione che sia funzionale, chiaro, unico e allo stesso tempo leggibile e ovviamente accattivante. Il modo in cui si dispongono gli elementi e le informazioni è indispensabile per agevolare la lettura e l’interpretazione da parte del lettore.
Una grafica editoriale ben studiata si ricorda, resta impressa nella mente di chi legge.
Come in qualsiasi disciplina del design, è fondamentale conoscere l’argomento o aver già letto il contenuto, e prendere in considerazione le persone destinatarie del progetto, quindi avere informazioni come l’età media, il livello di capacità di lettura, il formato e dimensioni del libro, ecc.: per esempio, la scelta del font cambia molto da un libro per bambini a un romanzo per adulti. Conoscere il lettore è importante anche per progettare la copertina, nel caso ce ne sia una.
Il design editoriale progetta libri, giornali, riviste, cataloghi, fogli pieghevoli, brochure, flyer, in alcuni casi anche i cartelloni. Ci sono ancora molti prodotti che dovrebbero essere curati da una progettazione editoriale per migliorarne la leggibilità e che purtroppo, spesso, sono impaginati senza cura o sono vittime della mancanza di spazio, come la gran parte dei foglietti illustrativi dei medicinali, i libretti di istruzioni o i menù dei ristoranti, prodotti con testi troppo piccoli, mancanza di indice o di illustrazioni, senza tabelle e gerarchie che facilitino la comprensione.
La conoscenza o comprensione dell’argomento da parte di chi progetta, l’uso corretto delle gerarchie, dello spazio bianco, della dimensione dei font e dell’allineamento del testo sono la chiave per un progetto editoriale fatto bene, insieme alla coerenza del design in tutta la pubblicazione.
Per le pubblicazioni cartacee tradizionali, ci sarebbero alcuni di parametri da prendere in considerazione: in base al tipo di lettore (età e livello di lettura) si definisce il numero massimo di parole per riga di testo, per evitare frasi troppo corte o lunghe, che potrebbero dare problemi di comprensione.
Chi si occupa di grafica editoriale dovrebbe anche conoscere i formati e le dimensioni della carta per adeguarsi al meglio e ridurre gli sprechi sia sulla stampa, sia sulla rilegatura, assegnare i margini intorno al testo, lo spazio tra le colonne o gli spazi intorno alle immagini, il numero di pagina, ecc.
Elementi di base del layout di una pubblicazione e della impaginazione editoriale
A: Pagina pari o pagina sinistra
B: Pagina dispari o pagina destra
1: Testatina
2: Margine interno o margine di cucitura
3: Margine superiore o testata
4: Margine esterno o taglio
5: Margine inferiore o piede
6: Numero di pagina
7: Gabbia grafica
Allineamento
Evitare l’allineamento forzato del testo è fondamentale perché gli spazi tra le parole provocano problemi di lettura, soprattutto nelle colonne strette: la soluzione è allineare i testi a sinistra per evitare questi spazi. Allineare al centro è ammesso solo se i testi sono corti, come nel caso delle citazioni o frasi brevi, perché altrimenti è difficile individuare l’inizio di ogni linea e la lettura si complica.
Come esercizio, anche per un banale testo su word, socchiudi gli occhi, guarda il tuo testo e troverai gli spazi indesiderati.
Copertina
Nel caso dei libri, cataloghi o riviste, la copertina è il primo elemento che si presenta al pubblico, sia in versione cartacea che elettronica, ed è composta da cinque elementi: prima, seconda, terza e quarta di copertina, dorso.
La prima di copertina comunica l’argomento della pubblicazione ma senza spoilerare troppo, e dal punto di vista del marketing è la principale esca per l’acquisto, quindi deve essere accattivante e intelligente. Le informazioni contenute in copertina sono essenziali per permettere al lettore di capire tutto velocemente, ma deve dare tutte le informazioni necessarie a seconda del tipo di pubblicazione: titolo, autori, casa editrice o, per i magazine, i titoli degli articoli principali, la data e il numero. Nel caso dei giornali, la prima pagina prende il posto della copertina, dove oltre alla testata del giornale convivono data, numero e tutte le informazioni per l’acquisto, una parte degli articoli più importanti e qualche annuncio pubblicitario.
Alcune pubblicazioni famose per le loro copertine oltre che per i contenuti come Interview, The New Yorker o TIME sono diventate collezionabili o pezzi d’arte, il che ci dà un’idea di quanto sia importante la progettazione della cover nel design editoriale.
Formati digitali della grafica editoriale
Negli ultimi decenni, la progettazione e produzione di alcuni prodotti editoriali ha cominciato a cambiare e a spostarsi verso le pubblicazioni e le distribuzione digitali. I prodotti editoriali digitali sono di tutti i tipi: i giornali e i magazine sono stati trasformati in pagine web o direttamente su app appositamente create, con a disposizione anche la versione cartacea del giornale in pdf da scaricare: personalmente questi ultimi li trovo molto scomodi da leggere, soprattutto sui dispositivi mobili.
I libri invece, possono essere trovati in tanti formati testuali per ebook come ePub e Mobipocket (mobi). Anche le app e i dispositivi in grado di leggere i formati si sono moltiplicati e questo ha facilitato la diffusione degli ebook.
Tra i vantaggi dei formati elettronici c’è la responsiveness: il testo e i grafici si adeguano alle dimensioni del dispositivo utilizzato per leggere, anche in base all’orientamento, verticale o orizzontale. Purtroppo questa caratteristica non esiste per i libri in pdf perché di solito sono la stessa versione del libro cartaceo progettato per essere stampato e non per essere letto in modo diverso.
L’altro vantaggio è ovviamente il risparmio di spazio perché uno stesso dispositivo può contenere un gran numero di pubblicazioni.
Questo nuovo mondo sta semplificando alcuni punti del processo di produzione come la rilegatura, fa risparmiare carta e le risorse necessarie per produrla, semplifica e rende immediata la distribuzione e permette di contenere i costi.
Personalmente, trovo ancora bellissime le pubblicazioni cartacee: quelle digitali non avranno, per ora, il charm di quelle stampate, la cura dei font, la leggibilità, gli spazi bianchi, la carta e le finiture speciali. Dall’altra parte però l’interattività, la responsiveness, la consegna immediata, la portabilità, il prezzo e lo zoom per ingrandire i testi piccoli (per chi, come me, non vede più bene) dei prodotti digitali sono qualità che mettono fortemente alla prova la mia nostalgia.