L’importanza dello spazio bianco

“La semplicità è l’ultima sofisticazione” è una delle frasi attribuite a Leonardo da Vinci, e mi sembra molto coerente con la vita quotidiana di un designer, perché la cosa più difficile, il processo più “sofisticato” del nostro lavoro è semplificare.

Uno dei modi più efficaci di semplificare è avere dello spazio bianco (whitespace): trovare dello spazio bianco, spazi ariosi e riconciliare l’equilibrio, l’estetica, la comunicazione, lo spazio a disposizione con la mole d’informazione: di solito ci chiedono di inserirla in un piccolo spazio e di riuscire anche a lasciare, magari, qualche spazio “in bianco” ed è una vera impresa.

Nel corso della storia, in alcune correnti artistiche lo spazio vuoto era praticamente introvabile. E non vuol dire che per esempio il Churrigueresque fosse sbagliato o che non fosse bello, ma è arte. Nel design, lo scopo non è fare arte ma cose funzionali possibilmente belle, cioè comunicare, con armonia e con una “bella” grafica.

Lo spazio bianco è lo spazio che si trova fra gli elementi di un design, per esempio di un layout, che ci guida nel percorso di lettura del testo ma ci dà anche una lettura visiva: l’occhio riconosce prima gli spazi bianchi (o il negativo) e permette al cervello di ragionare sul percorso da fare e se non c’è, la lettura si complica.

Lasciare uno spazio ragionevole e adatto a ogni scopo

Fra lettere, parole, paragrafi, fra le foto e la didascalia, creando percorsi per l’occhio, lo spazio permette al lettore o utente di capire meglio il contenuto e tutte le informazioni che vogliamo che legga.

Per esempio, quando un testo di un libro è troppo denso e in più ha poco spazio fra le lettere o fra parole, la difficoltà della lettura aumenta, e l’uso di una crenatura adeguata e l’avvicinamento corretto permetteranno senza dubbio una lettura migliore. Ovviamente, fare uso di rientranze, rientranze con capolettera, aggiungere spazi fra i paragrafi o fra testo e immagini, fra titolo e paragrafi, margini adeguati o semplicemente lasciare una pagina semi-vuota prima di cominciare un nuovo capitolo, danno obiettivamente un significato ad ogni spazio, e aiutano enormemente la semplicità e la “leggerezza” percepita del messaggio.

In un sito web, dove non tutti questi spazi possono essere controllati, è importantissimo gestire gli spazi fra elementi, fra blocchi di informazione, fra argomenti. Lo spazio bianco deve guidare e lasciare all’utente il tempo di trovare la cosa per lui importante in quel momento.

Alcuni studi, in particolare su siti web, hanno dimostrato attraverso strumenti come Hotjar che nei testi troppo congestionati, senza spazi adeguati, il tempo in cui l’occhio del lettore si fermava e rileggeva lo stesso testo era molto maggiore rispetto ai testi divisi in blocchi chiari e ariosi. Se l’utente si trova davanti a un testo che deve rileggere più volte, probabilmente salterà il paragrafo o, peggio, cambierà pagina.

Come creare lo spazio vitale: qualche spunto

Scegliere le informazioni importanti

Il punto di partenza è assegnare delle priorità alle informazioni, capire davvero lo scopo o scegliere un obiettivo fra tutto quello che si vorrebbe comunicare. Capire, come sempre, perché, a chi e come.

Inserire troppe informazioni non è sempre la soluzione che ti aiuterà a raggiungere l’obiettivo del tuo progetto, anzi, mettere molte informazioni in un piccolo spazio potrebbe creare l’effetto opposto e nascondere qualche dettaglio importante.

Evidenziare i diversi blocchi di contenuto

  • Creare colonne – non troppo larghe se conterranno testo – lasciando spazi coerenti fra colonne o fra altre sezioni della stessa schermata, aiuterà l’utente a capire se appartengono o no allo stesso blocco d’informazione. L’avvicinamento di due elementi ci dà l’idea che appartengano allo stesso gruppo, mentre più separati sono i due elementi, più è chiara l’idea di lontananza, non solo fisica ma di argomento, di scopo, di sezione. Anche lo spazio tra paragrafi è importantissimo nell’organizzazione dei contenuti scritti, e in un sito web aiuterà a spezzare la lettura e tenere alto l’interesse
  • Fare pause anche dentro un contenuto continuo. A differenza dei libri, i siti web sono di consultazione e lettura più veloce e trovare rapidamente quello che interessa è parte dell’obiettivo del lettore, ma anche aiutarlo a fare una scansione della pagina perché trovi quello che interessa a noi, per esempio una Call To Action, è l’altra parte dell’obiettivo
  • Nei libri, gli spazi fra paragrafi ci aiuteranno a capire meglio i diversi tempi in un romanzo, la divisione fra argomenti o anche un cambio di capitolo o di storia. Nei libri gli spazi bianchi sono maggiori fra il paragrafo che finisce e il titolo seguente che fra il titolo e l’inizio del paragrafo successivo, per evidenziare l’importanza di un nuovo argomento.

Composizione equilibrata

La larghezza e la disposizione degli spazi può darci degli indizi sull’importanza di alcuni elementi in una pagina qualsiasi, la disposizione degli elementi in modo estetico ed equilibrato ci aiuta anche a organizzare i contenuti.

L’ordine in cui appaiono gli elementi e anche i layout aiutano capire la gerarchia di lettura: i layout molto simmetrici non sono di aiuto, perché vediamo tutto allo stesso livello e niente ha più importanza del resto, mentre un layout equilibrato e variegato, con ampi spazi liberi, ci aiuterà a far risaltare le informazioni che vogliamo che siano più importanti.

Il colore

Lo spazio bianco o whitespace non deve essere necessariamente bianco, ma deve essere uno spazio senza informazione importante. Usare un colore non è sbagliato e potrebbe anche aiutarci a indirizzare lo sguardo e gerarchizzare un messaggio, ma non deve essere predominante e mai più importante del contenuto o del messaggio.

Non esagerare

Non arrivare all’eccesso e inserire troppo spazio senza una ragione: la distanza troppo ampia fra elementi collegati potrebbe interrompere il messaggio e confondere chi guarda e legge.

La selezione delle informazione, l’organizzazione degli argomenti, la gerarchizzazione del layout e l’uso del colore aiutano a semplificare il messaggio attraverso l’uso coerente degli spazi bianchi nel design.

Nydia Cuevas

Sono una graphic designer, mi piacciono le texture; posso perfino fermarmi a fotografare quelle sui tombini stradali. Sono particolarmente attratta dai caratteri tipografici, mi piace vederli, crearli e impaginarli. Amo i vecchi metodi di stampa, la carta e l’odore dell’inchiostro, i torchi, la serigrafia e letterpress.

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