Slide coaching: fai sorridere il tuo pubblico

Quando il temuto critico culinario Anton Ego assaggia la Ratatouille cucinata da Remy, il topolino dal gusto raffinato, sorride. Grazie a quei sapori rivive momenti felici legati all’infanzia e al rapporto con la mamma: in quel sorriso c’è la “vittoria” di Remy, perché ha resop immersiva l’esperienza del cattivissimo Ego. Ha creato un legame con il suo pubblico.

Creare un legame con il pubblico è ciò che dobbiamo fare ogni volta che vogliamo trasmettere un messaggio in grado di generare un cambiamento nei nostri ascoltatori. Più questo legame sarà coinvolgente, più il messaggio arriverà diretto e più sarà ricordato.

Del rapporto tra pubblico e speaker abbiamo già scritto in varie occasioni e, in effetti, è un argomento affascinante perché nel circolo virtuoso che si dovrebbe creare tra speaker, slide e pubblico quest’ultimo è l’unico elemento su cui non abbiamo il pieno controllo: è la vera incognita di ogni presentazione.

Per cui, come prima cosa, prenditi del tempo per capire come connetterti con la tua audience. Sicuramente, mentre prepari il tuo speech, è importante farsi delle domande su chi lo ascolterà: quali sono i loro bisogni reali, come puoi aiutarli a risolvere il loro problema e quindi perché vengono ad ascoltarti. Qui puoi scaricare una mappa dei bisogni del pubblico.

Un catalogo di storie

Analizzati i bisogni del pubblico, puoi iniziare a creare dei contenuti che veicolino il tuo messaggio in un contesto d’uso specifico. Una tecnica per mettersi in contatto con chi ti ascolta è condividere aneddoti o esperienze personali che ti facciano sentire più vicino al pubblico.

Il palco tende a creare una distanza e a mettere soggezione sia chi lo vive da speaker, sia chi lo vive da pubblico. Parlare di sé, dei propri fallimenti, delle proprie sfide, rende tutto più umano e più vero. Le storie personali sono una vera e propria fonte d’ispirazione per il prossimo. Quando decidiamo di raccontare una parte della nostra vita, spesso l’ostacolo è:

“Ma io non ho storie eclatanti da raccontare, mica sono J. K. Rowling!”

Questo pregiudizio va sfatato: in effetti, sono proprio gli accadimenti più semplici a rendere un discorso coinvolgente. La tecnica che ci propone Nancy Duarte è semplice e molto efficace: creati un catalogo di storie. Nancy ci spiega anche come fare. Siediti, prendi carta e penna e inizia a scrivere nomi di persone, luoghi e oggetti che hanno modellato la tua vita. Non devono avere uno sviluppo cronologico ma devi pensare all’importanza che hanno avuto nella tua vita.

Per ogni nome che hai segnato scrivi un breve testo di alcune righe e quello sarà il tuo catalogo di storie. Digitale o cartaceo, non importa, sarà il bacino da cui attingere per costruire la tua stori studiata in base al tuo pubblico. Per esempio, quando mi trovo di fronte a un pubblico femminile escono con più facilità gli aneddoti legati alla mia famiglia o a mia figlia.

Gli altri due consigli che vorrei condividere, oltre a metterli in pratica senza accorgermene quando parlo di slide coaching come Slide Queen, li ho presi da Art Markman, che seguo sempre con interesse perché connette ambiti molto diversi tra loro e, come me, è un incallito appassionato di stand up comedy. Markman afferma che ci sono delle tecniche mutuabili dai comici per rendere memorabili i discorsi. Di seguito riporto quelle che mi hanno colpito di più e che sono le più immediate da attuare.

Fai crescere il tuo discorso con te

Quando inizi a fare discorsi pubblici è probabile che parlerai più volte dello stesso argomento, sicuramente costruirai il tuo discorso a tavolino ma capirai se funziona solo quando lo avrai testato di fronte a un pubblico. Esattamente come i comici quando preparano un pezzo.

Approfitta di tutte le occasioni in cui lo presenti per ottenere dei feedback utili a rendere più bello, più incisivo, più emozionante il tuo speech e modificalo strada facendo. Il tuo discorso deve crescere con te. Evidenzia gli elementi che il pubblico apprezza, per esempio prendi nota delle parti che hanno avuto una buona risonanza sui social ed enfatizzale nell’uscita successiva.

Se in sala hai qualche collega, una sorta di Anton Ego portatile, usalo e cerca di farti dire i momenti in cui funzionavi e quelli in cui devi migliorare. Lavora sulle parti in cui ti rendi conto di aver perso il tuo pubblico, magari riducile o eliminale del tutto. Modifica le storie che non hanno avuto presa, in questo caso averle in un catalogo è molto utile, non trovi? Il tuo speech migliorerà di volta in volta.

Callback

Un’altra tecnica che usano i comici per far ridere sono i callback: in pratica richiamano una battuta che hanno detto all’inizio della loro performance. Oltre a essere divertenti servono anche ad aumentare la memoria: richiamando una parola o un dettaglio di quanto hai detto prima, il cervello del tuo pubblico si attiverà su quell’argomento riportandolo alla mente e, in qualche modo, fissandolo.

Sono sempre più convinta che una buona presentazione possa cambiare il mondo. Vuoi provare a cambiarlo con me e la mia partner in crime Elena Bobbola, le Slide Queen? Allora vieni con noi il 6 dicembre al Digital Update di Bologna. Il codice sconto, riservato alle lettrici di CpiuB è: SlideCpiub, risparmierai 30,00 euro! Ci vediamo a Bologna.

Marie Louise Denti

Ciao! Sono Marie Louise Denti accompagno le imprese a trovare la loro identità visiva: progetto strategie di comunicazione concrete ed essenziali. Visual e slide designer: una vera e propria Slide Queen. Con entusiasmo. E bon fait.

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