Siamo alla terza puntata del percorso Insights Discovery, alla scoperta delle nostre preferenze, predisposizioni e inclinazioni rispetto a come affrontiamo le situazioni e il lavoro. Un viaggio che ci aiuta a conoscere noi stesse e a riconoscere gli altri: clienti, collaboratori, colleghi e perché no, fidanzati (male non fa, fidatevi).
Riconoscerli perché? Perché è quando l’altro si sente riconosciuto e accettato per ciò che è, che la relazione spontaneamente migliora e acquista quel quid di autenticità e di verità (e quindi anche di fiducia) fondamentali in un rapporto, che sia di lavoro o personale.
Ma soprattutto è quando riconosci l’altro come diverso da te che ti liberi dalla credenza illusoria e un po’ cieca che prima o poi l’altro cambierà (questo lo dico soprattutto per quanto riguarda i fidanzati).
Se ti sei persa le puntate precedenti qui trovi quella introduttiva e qui invece puoi scoprire l’energia Rossa, e capire:
- se ti appartiene
- se è presente in qualcuno con cui collabori o interagisci spesso
- quando è più opportuno utilizzarla e quindi anche come allenarla
Parliamo dell’energia Verde (Sentimento Introverso)
Siamo nel polo opposto rispetto a quello Rosso.
Visione generale
L’energia verde è associata alla natura: è un’energia che ne segue i ritmi, pacata, riservata, tollerante. A tratti potrebbe subire. È l’energia più sensibile, nel senso che è quella che sente di più il non detto: sue sono l’empatia e la capacità di mediare.
L’energia Verde ricerca l’armonia, in primis nelle relazioni: è emotiva e intima, alla base di ogni rapporto c’è la fiducia e il riconoscimento reciproco. Un ambiente lavorativo armonico e collaborativo è più importante di qualsiasi carriera. L’ambizione verde non risiede infatti nel ruolo ma nella possibilità di operare all’interno di una realtà o contesto “sereno” e ricco di valori in cui rispecchiarsi.
Proprio questo bisogno di riconoscersi in ciò che si fa, potrebbe aver spinto qualcuna di voi a scegliere la libera professione. Chi possiede molta energia Verde è adattabile, paziente e comprensivo ma non accetta di violare ciò in cui crede e non tollera di lavorare a lungo in condizioni di stress elevato, tensione relazionale o in ambienti troppo competitivi.
Nell’energia Verde troviamo la capacità di ascoltare, di mediare e di lavorare dietro le quinte, a supporto di chi calca il palco. C’è anche la capacità di farsi carico dei problemi altrui diventando un ottimo punto di riferimento per colleghi e clienti. Sul saper dire di no e mettere dei limiti avrebbe però molto da imparare, magari attingendo dall’energia Rossa.
Nonostante tutta questa apertura e benevolenza, l’energia Verde vive con difficoltà i cambiamenti improvvisi e soprattutto immotivati e quindi potrebbe fare un’ostinata resistenza di fronte a ciò che non capisce/approva. Se perde la fiducia e si sente tradita chiude porte, portoni, finestre e tappa pure il camino. E addio. Se il livello di stress raggiunge picchi esagerati deflagra e butta fuori tutto quello che ha a lungo mandato giù, ma lo fa in modo incontrollato che quasi non sembra più lei.
- Cosa teme: l’aggressività, i conflitti e il rifiuto personale
- Di cosa si nutre: della possibilità di sentirsi utile
- Cosa non teme: la routine e il farsi carico dei problemi altrui
Personaggi famosi che esprimono forte energia Verde:
- Mahatma Gandhi (per dire che anche l’energia verde fa le rivoluzioni)
- Anne Hathaway (per quello che ci arriva attraverso lo schermo)
- Kate Middletone
- Lucia Mondella
- Norah Jones (o comunque le sue canzoni)
- Laura Boldrini
- Cristiana Stradella
- Annamaria Anelli
Se leggendo sentite che questa energia vi appartiene e colora i vostri comportamenti significa che per voi è facile ascoltare, farvi motivare da una buona causa, lavorare a contatto con le persone, mediare.
Siete o apparite disponibili, perseveranti, un po’ timide e a tratti insicure e dipendenti dall’approvazione altrui, bisognose di conferme.
- Non vi piace: non amate che vi si chieda di decidere su due piedi, sentirvi forzate o manipolate. Soffrite gli ambienti di lavoro troppo competitivi o ricchi di tensione, le aziende business-oriented e in generale i contesti privi di contenuti valoriali e/o umani.
- Non amate i conflitti, non vi piace dire di no (ma questo è un punto su cui lavorare) e in generale soffrite l’arroganza di chi (ad es. le persone con forte energia Rossa) è orientato agli obiettivi e rischia di ignorare le esigenze degli altri.
- Non vi piace il palcoscenico ma amate i riconoscimenti personali.
- Non amate vendere ma il customer service vi riesce bene.
Apprezzano di voi: la calma, la pazienza, l’ascolto e la disponibilità
- Potreste diventare, o apparire a chi è molto diversi da voi, lente, dipendenti, indolenti, insicure e indecise, a tratti ostinate, troppo emotive.
- Potreste trarre beneficio: un po’ di coraggio per esplicitare di più ciò che sentite o desiderate, tendete infatti a dare per scontato che gli altri vi debbano capire e rischiate spesso delusioni per non aver esposto con chiarezza il vostro pensiero o la vostra richiesta. Vi può essere d’aiuto esercitare l’assertività e la capacità di mettere dei limiti prima che il vaso sia colmo: insomma, riconoscere i vostri reali limiti e non dar per scontata la vostra incapacità.
Il cliente verde
Conquistare un cliente verde significa conquistarne la fiducia: quello che vi lega è un rapporto personale. Per fare ciò, in primis è necessario riconoscerlo e adattarsi ai suoi tempi e modalità: non forzatelo, non costringetelo a esporsi senza dargli il tempo di riflettere e non siate sbrigative. Datevi il tempo per i convenevoli e dimostratevi interessate a lui o a lei in modo autentico.
Non approfittate della sua benevolenza e soprattutto state attente a quello che non dice: cercate di leggere tra le righe e sappiate che il cliente verde ha bisogni che potrebbe non rivelare in prima battuta.
Collaborare con persone verdi
Se lavorate con qualcuno che esprime forte energia verde, le attenzioni sono simili a quelle da tenere con il cliente per quanto riguarda l’attenzione alla relazione personale e al non detto.
Non aspettatevi velocità e spirito di iniziativa, il collaboratore verde non è scalpitante, però potete fare affidamento sulla sua fedeltà, sulla capacità di prevedere i bisogni degli altri e sulla disponibilità a svolgere attività operative. Delegate a lui o a lei la fidelizzazione dei clienti, l’attività di follow up e in generale compiti che richiedono pazienza e qualità relazionali.
Come allenare l’energia Verde
Se non vi sentite verdi (come spiegato nel primo articolo: se anche non vi sentite verdi sappiate che avete a disposizione questa energia e che potrebbe servirvi):
- l’energia verde vi porta a moderare l’andatura a considerare gli altri prima che voi, a valutare l’impatto che una scelta avrà sulle relazioni prima che sugli obiettivi da raggiungere
- provate ad ascoltare con la pancia e a mettervi nei panni altrui, o come dice qualcuno provate a mettervi nelle scarpe dell’altro/a prima di decidere
- provate mettere da parte le vostre ragioni e/o il vostro ego e fate un passo indietro cedendo il timone a qualcun altro
- aspettate prima di dire la vostra, riflettete prima di agire e chiedetevi se ciò che state facendo risponde ai vostri valori oltre che a esigenze di business,
rallentate - lasciate emergere la vostra emotività, non è debolezza, fidatevi.
Quando usare l’energia verde
L’energia Verde, empatica, conciliante e portata alla mediazione è essenziale quando dovete curare la relazione con il cliente, quando dovete fidelizzarlo. Serve anche quando è giunto il momento di curare il contorno di un progetto: quello che non è essenziale ma crea valore aggiunto insomma.
Vi è preziosa quando dovete interagire con persone diverse da voi ed è importante agire con diplomazia e sensibilità. Vi aiuta anche se siete in una fase di consolidamento: quando bisogna mettere le radici a un’attività o a una procedura.
È infine indispensabile quando si lavora in gruppo e si vuole far star bene le persone: se notate che nel team manca coesione e unità, è facile che ci sia carenza di energia verde.
Trovo molto interessanti tutti questi strumenti per la comprensione di sé perchè sono in un continuo percorso di “auto-analisi”, purtroppo non riesco mai a collocarmi in modo univoco in una categoria. Mi sembra più facile incasellare gli altri ma io rimango sempre un po’ deluso nel riconoscere in me caratteristiche proprie di tutti i profili. E anche in questo caso il risultato è triste come quando i bambini colorano con le tempere e alla fine salta sempre fuori il marrone. 😉
Del verde ce le ho tutte, belle e brutte! XD
Me l’aspettavo, ma è sempre una (ri)scoperta.