Il 7 gennaio c’è stata la prima #CBchat del 2015 su Twitter, che è stato un bellissimo momento di confronto con le nostre lettrici e un toccasana emozionale per cominciare l’anno. Il tema erano le cose che non ti aspettavi dal lavoro in proprio: un tema ampio, che lasciava spazio a cose molto belle, e anche, in potenza, ad esperienze tragicomiche e sconfortanti.
La bella sorpresa è stata invece sentire tante voci che raccontavano soprattutto di soddisfazione personale.
La cosa che è emersa con più forza è stata la sensazione che il lavoro da freelance vada a toccare in maniera molto coinvolgente la tua identità e la tua autostima, trasformandoti un po’ in guerriera, un po’ in abile amministratrice ammantata di glitter e soprattutto in una versione potenziata di te stessa. Evolverti man mano che il tuo lavoro cresce, e tu con esso.
Chi è all’inizio di questo percorso, o sta ancora valutando l’idea – vuoi per passione, vuoi per necessità – è spesso paralizzata dalla paura di non farcela. Soprattutto da una paura irrazionale – e credetemi, parlo per esperienza! Non essere all’altezza, fallire, cadere. Deludere. In questo senso, le parole di chi fa questo lavoro già da un po’ aprono il cuore.
C’è chi ci ha raccontato di essere rimasta stupita da quante e quali cose era in grado di fare, che prima non avrebbe mai pensato. Chi ha provato l’inebriante sensazione di poter sbagliare senza per questo distruggersi, anzi, imparando moltissimo. Chi ha cambiato la percezione di sé e del suo valore, riuscendo a prendersi sul serio come mai prima.
Da #freelance non pensavo che il cambiamento sarebbe stato così evolutivo: non è solo il lavoro, sei tutta tu che cambi #CBchat
— Mariachiara Montera (@Maricler) January 7, 2015
Voci – vere e vicine – di persone che hanno affrontato la paura di cadere, scoprendo che non era un gran salto e che – soprattutto – le gambe reggevano. E che non erano sole. Una delle cose che sono emerse, e una delle più importanti, è stata la possibilità di fare rete con altre realtà imprenditoriali, in un mutuo scambio di competenze, con reciproca soddisfazione.
.@Maricler ci trovi molta più condivisione del proprio saper fare rispetto ad altri contesti, mi pare #CBchat
— Daniela Scapoli (@nara_yan) January 7, 2015
Adesso, per par condicio, veniamo alle sorprese meno belle. Innanzitutto lo stress dato dall’ansia da prestazione: quando sei in proprio, e tutto dipende da te, è difficile contenerla. Alla quale si aggiunge la difficoltà di farti prendere sul serio da chi ti sta intorno, proprio quando, invece, hai iniziato a crederci e vorresti trovare un riscontro esterno a questa nuova, entusiasmante sensazione.
Il tempo: pensavi che avresti potuto gestirlo più facilmente, e invece. Ti mancano gli orari netti e definiti che caratterizzano il lavoro dipendente, quelli di cui ti sei spesso lamentata e di cui mai avresti pensato di sentire la mancanza.
Last but not least: fare i conti. Imparare a ponderare ogni spesa, tenere d’occhio entrate e uscite senza farti prendere dal panico e mantenendo attive le tue sinapsi che rischiano il coma ogni volta che apri un file excel o che affronti una minacciosa pila di fatture, magari trascurata da mesi e cresciuta all’inverosimile. Affrontare la burocrazia, un’idra a tante teste che metterebbe in soggezione anche la più agguerrita delle amazzoni.
Comunque è scientificamente provato che i conti vengono meglio con il glitter @MeetTheCohens #CBchat
— C+B (@cpiub) 7 Gennaio 2015
Si tratta di problemi molto pratici, ma la cosa bella è che, proprio grazie alle esperienze più positive di cui sopra, possono essere affrontati e risolti. Innanzitutto imparando a dire no: senza aspettare di essere oberata di lavoro, comincia a eliminare quei progetti che ti costano troppo in termini di stress, tempo, fatica, e che non valgono la pena. Per esempio, rivedere i prezzi sembra essere già una buona strategia per attuare una prima scrematura!
@fatamadrinawp segnato anche questo! Intanto ho alzato i prezzi che forse è già un "no grazie" implicito 😉 #cbchat
— Faccio e Disfo (@RitaBellati) 7 Gennaio 2015