Se hai una piccola attività individuale essere facilmente rintracciabile e riconoscibile sui social può essere la carta vincente per trovare nuovi clienti. Ecco come usare le parole chiave per avere più visibilità!
Hai già trovato le parole magiche per intercettare chi ha bisogno di te in questo momento? Allora è il momento di usarle anche sui social network!
Ottimizzare il profilo Twitter per la SEO
Twitter è il social più dinamico e cinguettante, che mette a dura prova gli utenti proponendo sempre spazi molto ridotti per il testo: d’altra parte ha un buon motore di ricerca interno e farsi trovare può essere molto semplice.
Mentre il nome utente deve essere compatto per non rubare troppo spazio nei tweet di chi vuole citarti o retwittarti (mi spiace @lagattasultettochescotta, hai sbagliato) il campo nome può essere ottimizzato per spiegare cosa fai Ciccipicci Merceria, oppure anche dove lo fai Bomboniere Rita Torino.
La biografia di Twitter è un’opera d’arte: in questi 160 caratteri (ben 20 più di un tweet) devi riuscire ad inserire un numero ragionevole di parole chiave senza dimenticarti di essere originale e piacevole. Puoi usare gli hashtag per metterle in evidenza. Prima di decidere quali tra le tue #parolemagiche inserire puoi fare delle prove cercandole su twitter e controllando se i risultati per la categoria persone sono pertinenti.
Se hai delle informazioni importanti per i tuoi clienti come il numero di telefono, l’indirizzo o gli orari di apertura non sprecare spazio nella Bio e inseriscile graficamente nell’immagine di copertina.
Check: sai di essere sulla strada giusta quando chi inizia a seguirti ti aggiunge a delle liste a tema con la tua attività.
Ottimizzare il profilo Linkedin per la ricerca
Se i tuoi clienti sono aziende (B2B) allora Linkedin potrà darti grandi gioie. Il più anziano dei social network ha fatto della ricerca di contatti la sua principale vocazione e il suo motore di ricerca interno è impareggiabile.
Nome: il nome su Linkedin deve essere sempre il tuo nome proprio, associato ad una foto professionale – per le foto c’è una piccola deroga per chi svolge attività creative e che quindi può concedersi qualche eccentricità: io ho il cappello, la Digital Doula aveva un cammello (vero!). Bandite le foto delle vacanze, i selfie, foto con gli occhiali da sole e… insomma avete capito.
Sommario: dovete considerare che il 99,99% delle persone che visualizzeranno il vostro profilo nei risultati di ricerca, nelle discussioni dei gruppi e sulla time-line leggerà solo queste due righe. Questo è il posto per dire cosa fate, dove lo fate (se è rilevante) e anche per chi (se il vostro target è molto definito). Lasciare la compilazione automatica con l’ultimo posto di lavoro può essere incredibilmente controproducente: se il posto di lavoro è la vostra azienda chi non vi conosce può pensare che siate già assunti e che quindi non cerchiate contatti. Se siete Freelance scrivetelo!
Le parole chiave che non rientrano nel sommario possono trovare posto principalmente nel riepilogo (il primo riquadro) e nelle competenze dove sarà lo stesso linkedin a suggerirvi in fase di compilazione quali sono quelle più usate. Anche nella sezione “chi ha visitato il tuo profilo” trovi dei suggerimenti sulle competenze, cioè sulle parole chiave, da aggiungere.
Check: sai di essere sulla strada giusta quando nella sezione “chi ha visitato il tuo profilo” inizi a vedere contatti di 3^ grado e premium.
Google Plus e Facebook
Google Plus è il migliore amico di google, quindi se non hai ancora fatto la pagina MyBusiness rimedia subito. La pagina deve avere dei contenuti coerenti con quelli del tuo sito, evitando i copia e incolla, ed essere compilata in ogni sua parte. Scegli le categorie più descrittive e usa le parole chiave nel campo presentazione. Non dimenticare le foto!
Check: sai di essere sulla strada giusta se cercando il tuo tipo di attività nella tua città compari sulle mappe di google!
Facebook ha un motore di ricerca interno davvero terribile: a volte anche scrivendo il nome di una pagina è possibile che non riesca ad individuarla. Quasi a voler controbilanciare questo problema Google tende invece a restituire i risultati di Facebook sempre tra i primi quindi anche in questo caso abbi cura della scelta del nome e delle categorie di attività per raggiungere nuovi clienti!
Articolo grandioso! Sono sempre stata alla larga dal SEO semplicemente perché non ci capivo un “H” ma da quando leggo gli articoli come questo, sembra molto più accessibile e comprensibile (e fattibile). Quindi un sentito GRAZIE GRAZIE GRAZIE ^_^
Grazie a te Sandra! Ma ti avverto: se continui a seguirci la SEO potrebbe anche arrivare a piacerti! 😉