Pensieri semiseri e sparsi sulla scrittura creAttiva
Abbiamo cominciato tutti dall’ABC, dalle lettere maiuscole in bella calligrafia a riempire le righe. Poi i corsivi e i pensierini. Ora le scritture sono dappertutto. È sempre stato così, solo non ci facevamo caso.
Abbiamo scoperto che ci piace essere letti. Anche quando diciamo di non saper scrivere.
Non sappiamo scrivere, però scriviamo. Non vogliamo scrivere, però scriviamo. Persino quando non scriviamo, stiamo scrivendo. Il tutto a favore di pubblico.
Che ci piaccia o no, siamo contenitori di scritture, in movimento, in azione, pronti a infilarci tra le righe.
Ispirazione, improvvisazione, pancia, stile, andatura, punteggiatura, grammatica, formattazione, elenchi, perfezione, bella copia, componimento sono alcuni dei mezzucci che usiamo per essere più attraenti agli occhi degli altri. Io ve li riassumo in nove pensieri semiseri più una citazione, voi ne fate una storia. D’amore.
Fissare quel pensiero che non si leva dalla testa su una pagina bianca è solo l’inizio.
L’ISPIRAZIONE
Fallo, poi se vuoi chiediti perché.
Prima che questo post veda la luce, l’ho scritto, riletto, cancellato e riscritto almeno un centinaio di volte. Non si contano quelle che mi son detta “ci rimetto mano domani”, le cose che ho letto per, le calorie che ho ingerito, i sospiri fatti.
Da cosa comincio poi è ciò che fa di me, qui e ora, un’ossessiva compulsiva che coi fiori di Bach dovrebbe farci il bagno, usarli come deodorante e condirci l’insalata.
A mettere un punto a questa schizofrenia solo quell’attitudine alla scrittura creativa che se non provi non sai. Che vale anche con l’amore: dattela una possibilità.
Serve una strategia
Gli inizi sono o un fulmine a ciel sereno o un lavorio ai fianchi fatto nemmeno troppo in sordina.
Ne deve valere la pena, quindi sì bisogna avere delle cose da dire. Ma se ci pensi troppo su, sparisce la poesia.
Questo è l’ispirazione. Il pensiero che si sofferma un attimo in più. Del solito, del dovuto, del previsto.
Per cui oltre che di buoni amici, circondatevi di carta, o fate di “Hai da scrivere?” il vostro approccio vincente.
- Puoi accettare nuove parole dagli sconosciuti e aggiungerle alla tua collezione lessicale, sta di fianco a quella delle figurine.
- I fidanzati e le fidanzate a volte ritornano, le idee no. Catturale, falle tue e organizzale.
- Dimenticati chi sei e mettiti nei panni di un altro, dillo con parole sue; poi torna in te.
- Ci sono idee bellissime dove meno te lo aspetti: hai provato sotto la doccia?
- Non dormire troppo. Certi attacchi furiosi di ispirazione arrivano proprio nel cuore della notte o alle prime luci dell’alba.
- Tieni gli occhi pieni di te e le tasche piene di cancelleria. Gli amici della scrittura sono anche I tuoi amici. Seguili.
- Rassegnati: l’ispirazione, come l’amore, non arriva quasi mai quando te l’aspetti. Smetti di aspettare e lavora. Probabilmente incontrerai l’amore.
- Prova con gli elenchi: per punti le cose sembrano meno ripide.
- La vita dipende da chi la fa, la scrittura da chi e come ascolta: esci.
- L’ispirazione viene col lavorare ogni giorno – Baudelaire e se lo dice lui, fattela una birra ogni tanto.
bello, scritto con la pancia ma si capisce che è meditato, ma sembra buttato giù di getto! un bel mix davvero, complimenti!
Grazie mille :D.
Dopo l’ispirazione,
l’organizzazione secondo me è il fattore determinante per scrivere una storia. Decisamente sì alla scrittura di getto, ma partendo da una trama e un’ossatura del racconto, ben organizzata. Anche io raccolgo le mie idee e cerco di svilupparle il più possibile… con alcune ci riesco, con altre meno 😉
A ognuno il suo metodo 🙂 è anche per questa libertà che ci piace tanto scrivere, no?
Che bello questo articolo, mi fa venire subito la voglia di mettere in pratica qualche consiglio che -scritto per punti- e in un -signor articolo- sembra tutto un po’ più facile.
Il mio punto debole è il momento in cui -leggo cose- è più leggo più mi sento insicura perché temo di non svolgere appropriatamente il tema. Quando si dice stop agli approfondimenti?
Subito. Puoi approfondire scrivendo 🙂
Ottimo consiglio. Eseguo 😉