Fermati un attimo e ricomincia da te

Fermati un attimo e riparti da te stessa

Ho trovato il sito c+b su CasaFacile. Appena ho letto il titolo del tuo pezzo mi si sono allentati i muscoli, e andando avanti mi sono quasi commossa.
È la prima volta che affido i miei tormenti a una sconosciuta, ma sono stata colpita dalla tua schiettezza e non faccio fatica a confidarti che mi sento in un vicolo cieco. La mia ricerca della perfezione mi ha portata, senza rendermene conto, a farmi risucchiare in un vortice per sentirmi all’altezza delle aspettative mie e degli altri.

Ho studiato faticosamente all’ università, con mille lavori per mantenermi. Gli imprevisti della vita mi hanno bloccata ad un passo dalla fine. Ho tentato di terminare comunque, fino a che ho capito che mi stavo ammazzando da sola e che (come dici tu) a volte mollare è l’unico modo per salvarti.

Ho creduto di trovare la mia rivalsa in un’azienda in cui ho fatto una scalata rapidissima fino ad assumere un ruolo di coordinamento.
I capi mi affibbiano i lavori più rognosi perché capiscono che “se fallisco diventa un questione di autostima“, e così ho sacrificato dieci anni della mia vita per essere sempre al top. Lavoro dieci, dodici ore al giorno, a volte dimenticandomi anche di mangiare, e la mia vita personale ormai non esiste più.
A quasi 40 anni mi sento nel baratro. Non guadagno abbastanza nemmeno per andare a vivere da sola e ho grossi problemi a spostarmi dalla mia piccola città, che con la crisi non mi offre nessuna chance di cambiamento.
Vorrei una MIA vita in cui il lavoro non risucchi tutto, in cui non debba sempre sputare sangue per dimostrare che valgo qualcosa, ma non so lontanamente da dove cominciare.
Amo l’homemade, so ricamare, cucire e fare l’uncinetto, e vedo che tante tirano fuori qualcosa da queste passioni.
Esiste un modo per reinventarsi a 40 anni? Mi piacerebbe fare qualche corso per avere delle competenze professionali da rivendere ma cono confusa. Quali sono i corsi più richiesti nel mondo del lavoro?

Grazie per la tua comprensione, sono davvero disperata.

 

Cara lettrice di C+B,

siamo tutte unite in un abbraccio redazionale, per cominciare. Leggere che a 40 anni ti senti in un baratro definisce subito qual è la priorità: smettere di sentirti così! Il fatto di vivere in un momento obiettivamente difficile – la famosa “crisi” che ci perseguita da ogni dove – non deve diventare la cappa scura sotto la quale ti muovi, privata di ogni via d’uscita.

Se il lavoro ti risucchia, è probabile che tu abbia cominciato a incanalare tutte le tue energie in esso, e da molto tempo, senza lasciarne per te.

Il mio consiglio è, prima di cominciare a ricostruirti un’identità professionale che ti soddisfi di più, di ripartire da te come persona.

Pensa agli ambiti della tua vita che hai tralasciato per essere “all’altezza”, perché quelle, adesso, sono le cose a cui devi ridare il giusto peso. Gli amici, i rapporti interpersonali, i tuoi interessi. Fermati, studia la tua routine e imponiti di trovare degli spazi intoccabili in cui preoccuparti solo ed esclusivamente delle cose (e delle persone) che ami.

Prova a guardare al tuo valore come persona indipendentemente da quanto produci e crei in termine di lavoro e soldi.

Chi sei davvero? Quali sono i tuoi desideri, le tue aspirazioni? Sapere tutte queste cose ti rende più potente, ti aiuta a mettere dei paletti che distinguono tra quello che devi fare e quello che invece non sei più disposta ad accettare. Fare un lavoro che non ti piace, ma che ti serve, può essere qualcosa che, per il momento, non puoi cambiare: ma mettere un limite alla negatività che si porta dietro è fattibile. Anziché pensare a ciò che non hai (ancora) raggiunto, premiati per quello che hai fatto. Basta un piccolo gesto, un caffè con un’amica, una passeggiata, un libro, un muffin: qualcosa che ti ricordi che sei brava, che hai valore, che hai fatto il tuo lavoro. Anche se non è il lavoro dei tuoi sogni: ma quello può ancora arrivare.

Il momento giusto, secondo me, non è ora: sei troppo stressata e demotivata per pensare di assumerti una fatica grande come il mettersi in proprio e reinventarsi. Quando sarai di nuovo consapevole di te stessa e avrai ricominciato ad ascoltarti troverai la direzione giusta in cui muoverti: adesso è ora di fermarti un attimo e prenderti cura di te, di decrescere, per poi ricominciare più forte e più sicura.

Oggi sono in vena di grandeur, e direi che le  C+B di cui hai bisogno sono ben quattro: Calma e Consapevolezza. E quando starai Bene, perché non cominciare a lavorare sul tuo Branding?

Eh sì, perché questa è una risposta in due tempi: la settimana prossima tocca ai consigli pratici di Gioia…

La posta di Bea

Beatrina Incorporella

Girl in progress, ancora, da sempre. L'unica costante della mia vita sono lettura e scrittura: da dieci anni sono una libraia, da almeno trenta una lettrice. Scrivo per dimenticare (e per ricordare), un po' sul serio e un po' per ridere. Sono bionda per vocazione, torinese di nascita, ironica per autoconservazione.

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10 thoughts on “Fermati un attimo e ricomincia da te”

  1. Già… Tipo a me 🙂
    Nonostante i miei progetti alternativi, nonostante tutto il lavoro personale su di me, la mia ansia legata all’ufficio è sempre lì pronta a sbucare fuori… Ricordarsi di prendersi cura di sé è sempre un buon antidoto!

  2. Sono completamente d’accordo con Beatrina!
    Ripartire da sé è sempre la base per poi cominciare con progetti più grandi! Per me è stato essenziale capirmi prima che mettermi ad agire. Una volta che ci si capisce, si lavora su sè stessi e si capisce ciò che si vuole, il resto viene con più semplicità e si ha anche uno stimolo e uno spirito diverso per dare vita ai propri progetti!

    • Esatto, Paola, hai centrato in pieno il punto: diventa davvero più facile, e credo che sia comunque sempre sano fermarsi un attimo piuttosto che impazzire nel tentativo di farcela subito. Baci & abbracci.

  3. Mi permetto di aggiungere a tutto ciò che di giustissimo ed estremamente condivisibile è stato già detto, che – forse – se la nostra amica in difficoltà riesce a trovare il coraggio, può essere moto utile prendersi un periodo sabbatico, trasferirsi in una realtà completamente diversa da quella in cui si vive e studiare “altri modi” vivendoli direttamente e senza i condizionamenti della quotidianità. Conoscere persone nuove e diverse, sentire, vedere e vivere ALTRO.
    La vita è piena di sorprese, di cose belle che capitano per caso, ma bisogna avere la libertà di pensiero di saperle cogliere.
    Per me ha funzionato.
    Un abbraccio,
    Flavia

  4. Io sono una che della “perfezione” ci vive, e’ il mio lavoro, la mia continua tensione. E alla fine ti distrugge dentro perché la perfezione, dicunt, non esiste. Ma per me niente e’ mai abbastanza, niente e’ abbastanza buono se non è eccellente. Scusa, forse non è questo il luogo per uno “sfogo”..ma mi sento molto vicina a questa tua lettrice. Complimenti, C+B, progetto splendido.
    L.

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