Giugno è tempo di bilanci: un po’ perché siamo esattamente a metà dell’anno solare/fiscale e un po’ perché la scadenza delle tasse ci fa inevitabilmente pensare al percorso professionale compiuto negli ultimi 12 – 18 mesi.
Che poi con le tasse non si è mai contenti: se sono troppo elevate, indice di un fatturato notevole e magari in crescita, sono dolori. Se sono troppo basse ci ricordano che non fatturiamo abbastanza e che dobbiamo impegnarci di più. In ogni caso ci portano a riflettere su quello che abbiamo fatto e su quello che c’è ancora da fare.
La riflessione giustamente tocca tutto ciò che riguarda l’ambito pecunie:
- Quanto ho fatturato finora?
- Quanto mi manca al raggiungimento del mio obiettivo annuale?
- Quanti nuovi clienti ho acquisito?
- Quanti clienti sono ritornati da me dopo un primo acquisto (o consulenza)?
- Quali sono i progetti che hanno reso di più? Quali sono replicabili? Quali vanno rivisti? Quali vanno promossi e potenziati?
E così via….
Tutte queste domande sono lecite ma soprattutto importanti e GIUSTISSIME: dovremmo farcele non solo a metà anno ma almeno ogni trimestre se non ad ogni chiusura mese. (Oddio che mal di testa!)
Io sono una fan dell’analisi e dei numeri: ti aiutano a capire dove sei, dove vuoi andare e come ci puoi andare.
Tuttavia ho imparato che c’è un’altra analisi che è altrettanto importante e che non ci dobbiamo dimenticare: è la lista dei successi e dei traguardi che magari non hanno significato un aumento diretto del fatturato ma che sono stati per noi occasione di crescita personale.
Perché essere freelance non è esclusivamente una scelta lavorativa ma un percorso di vita.
In quest’ultimo anno di libera professione ho scoperto molto più su di me che in anni di lavoro come dipendente. Siamo in prima linea, offriamo ciò che sappiamo fare bene e ci mettiamo la faccia: ci dobbiamo confrontare quotidianamente con le nostre paure, con le nostre convinzioni limitanti, con i nostri blocchi mentali ed emotivi ed ogni volta che ci troviamo in una situazione difficile e l’affrontiamo, magari non cresce il nostro business, ma dovrebbe crescere la stima che abbiamo in noi stesse e la consapevolezza della nostra forza.
Ho usato il condizionale perché non sempre si riesce a valorizzare ciò che monetario non è e che magari sembra avere senso solo per noi. (Es. se sei timida: parlare ad un convegno di fronte ad una platea di 300 persone può portarti dei contatti ma è un successo anche solo per il fatto che tu ci abbia provato. E sì, è un successo anche se hai balbettato un po’ all’inizio!).
Uno stratagemma per dare valore ed importanza anche ai traguardi non monetari e ricordarci del nostro percorso e delle nostre capacità si chiama: barattolo della gratitudine e dei successi.
Si fa così:
- prendi un barattolo di qualsiasi tipo (io uso uno di quelli di vetro in cui solitamente si fanno le marmellate in casa).
- Prepara un “tappo” del diametro della bocca del barattolo e foralo nel centro (come fosse un salvadanaio).
- Ogni sera ricordati di inserire un bigliettino con almeno una delle cose di cui sei grata e ogni volta che raggiungi un risultato per te importante anche se non legato al fatturato scrivilo in un foglio e mettilo nel barattolo.
Riempire il barattolo è un gesto semplice ma che ci permette di riflettere su quello che già abbiamo, sui nostri traguardi e ci permette di ricordare quanto sia importante dare a tutto questo il giusto valore. A metà e fine anno, assieme al pagamento delle tasse, apri il barattolo e rileggi i bigliettini.
Bellissimo articolo!! Così bello che me lo stampo e me lo rileggo!!
Si perché devo imparare a valorizzare tutto ciò che ho già fatto e ricordarmi di mettere in discussione ciò che ho “venduto”, cosa va e cosa va aggiustato.
Grazie davvero per questo post perché io non avevo idea di come fare un bilancio dell’andamento…
Ciao Manu, grazie per il complimento… non dimentichiamoci del nostro valore 🙂 e… facci sapere come va il tuo bilancio!! 🙂
grazie Ambra, è una bellissima riflessione, guardare alla crescita personale, amplificare le vedute non solo monetizzare e ragionare in una solo direzione. ottimo il consiglio dei barattoli, io scrivo su un foglio a fine giornata ogni giorno ciò di cui essere grata e mi addormento con il sorriso.
grazie a te Patrizia per la tua testimonianza. Continuiamo così! <3