Cos’è la Google Authorship?
Detto semplicemente è il motivo per cui ti compaiono tante faccine nella pagina di ricerca di Google. Tu sei pronta a metterci la faccia?

Scrivere è un momento fondamentale in ogni attività lavorativa, qualunque essa sia. Le nostre parole incontrano i clienti e ci presentano a loro. Difficile assegnare un valore a un testo ben fatto, sincero e davvero comunicativo. Molto facile invece rubarlo. Ecco perché è necessario prendere qualche precauzione. (Anche se le conseguenze non sono gravi come quelle subite da Abelardo).
Tre ottimi motivi per utilizzare la Google Authorship
1. Per evitare che ti rubino i contenuti
Su C+B abbiamo già affrontato l’annosa questione dei copioni. Ma c’è un tipo di plagio ancora più fastidioso: quello della duplicazione dei contenuti. Perché alla beffa di vedere il nostro lavoro vantato da qualcun altro si aggiunge il danno della penalizzazione di Google che ODIA i contenuti duplicati. In pratica se c’è una pagina uguale alla tua hai meno possibilità che Big G la proponga nei risultati di ricerca. O ancora peggio, potrebbe comparire prima quella del copione! Questo mi sembra già un ottimo motivo per tutelarsi con lo strumento della Google Authorship.
2. Agli umani piacciono gli umani
Ok, dopo le procacità femminili e i gattini. Ma per adesso loro non hanno (ancora) la possibilità di comparire nella ricerca di Google, mentre tu si! Se dovessi scegliere quale pagina aprire tra quelle elencate qui sopra scommetto che ne sceglieresti una con la faccia, e lo stesso fanno i tuoi clienti. Ci sono dei noiosissimi studi su come le persone si soffermino a guardare le immagini sullo schermo ma penso che tu sia abbastanza smart da capirlo da sola. Se sei una persona previdente puoi anche fare un paio di foto al tuo decolté e al tuo gatto, non si sa mai.
3. I tuoi amici vogliono leggerti, e Google lo sa.
Sai cos’è la navigazione in incognito? Quando è stata l’ultima volta che hai inserito la tua password per vedere la posta in arrivo su Gmail? Se le risposte sono: “più o meno” e “nel 2005” allora sei perfettamente nella media. Quando navighiamo Google vuole proporci proprio le risposte che stiamo cercando e per farlo tiene conto di oltre 200 parametri tra cui i siti che abbiamo visitato e i nostri contatti personali. Per cui se pubblichiamo i contenuti a nostro nome è più probabile che siano visti da chi in qualche modo si è mostrato già interessato a noi o che condivide i nostri stessi interessi!
Come impostare la tua Google Authorship su un sito o blog WordPress in due semplici mosse
Installa il plugin gratuito “Google Author Link” e nella configurazione degli utenti troverai un campo dove fare copia incolla del tuo indirizzo di G+
Vai sulla tua pagina di G+, scegli “Profilo” e poi “Informazioni”. In basso a destra trovi la sezione “Link”, da modificare inserendo i siti su cui scrivi come autore. Puoi scegliere se rendere pubblica questa informazione.
Adesso controlla con lo strumento di test di google se la tua foto compare nell’anteprima, basta inserire l’url di un articolo che hai scritto nello strumento di test per i dati strutturati.
Ci sono tanti motivi per avere un profilo di Google Plus, tra i quali anche il fatto che ce l’hai già anche se non lo sai – ma ne parleremo. Sicuramente l’authorship può essere il tuo primo passo in questo strano mondo parallelo e una buona scusa per trovare una bella foto e metterci la faccia!
Ciao! grazie per questo interessante articolo! Non ho trovato il plugin che indicate nel post, ma sul sito di supporto di Google ci sono le istruzioni per aggiungere il codice direttamente al sito… e ok non ci sono problemi… mi chiedevo: è possibile utilizzare come url quella della mia pagina fan piuttosto di quella del profilo personale? insomma potrebbe essere un problema? Grazie! 😉
Ciao Valentina,
l’authorship funziona solo con il profilo personale – ci sono altri modi per collegare un sito ad una precisa pagina di Google che spiegherò in un articolo successivo (spoiler!)
Collegare i contenuti con il proprio profilo ha comunque altri vantaggi: per esempio puoi parlare di interior design su un blog e marketing su un altro utilizzando sempre la stessa faccia, la tua!
Grazie di avermi segnalato il problema del plugin: a beneficio di chi non ama fare copia-incolla nel codice posso segnalare che può essere aggiunto dalla dashboard di wordpress facendo Plugin -> Aggiungi nuovo -> Cerca -> Google Author Link
In questo senso funzionano anche i plugin gratuiti: “Google Plus Authorship” e “Google+ Author Information in Search Results (Free Version)” oltre al famoso “WordPress SEO by Yoast” che include moltissime altre funzionalità.
grazie mille Veronica, non avevo pensato alla possibilità di scrivere di argomenti diversi 😛 attendo il prossimo post allora!
Mi hanno segnalato qualche problema con lo strumento di analisi dei dati, dopo essersi loggati con l’account google/gmail il link per testare la url è questo: https://www.google.com/webmasters/tools/richsnippets
Se ancora non dovesse funzionare, dandovi l’errore 404, tornate alla home e selezionate: altre risorse -> strumento di test per i dati strutturati.
Aggiornamento del 29/08/2014: è di ieri la notizia che Google ha abbandonato l’authorship – restano invece valide le indicazioni su come collegare le pagine web alle pagine google plus dell’articolo successivo.