Errori da evitare se si lavora in proprio

Un paio di settimane fa abbiamo chiesto sulla nostra attivissima pagina Facebook quali fossero gli errori da evitare quando si decidere di mettersi in proprio.

 

Vorrei commentare con voi alcuni temi emersi.

Il commercialista e le tasse

Su questo siamo tutti d’accordo: iniziare un’attività senza avere ben chiara la questione tasse è un suicidio!

Io ho prima cercato un commercialista e poi ho aperto la partita iva (anzi lo ha fatto lui per me!). Ora, in Israele le cose sono diverse dall’Italia, il regime dei minimi, più basso come entrate, non è praticamente tassato. Non ci sarebbe neppure bisogno del commercialista, ma io ho deciso comunque di farmi seguire da un professionista per non dovermi occupare delle scartoffie.

Attenzione che non tutti i commercialisti sono uguali! È vero, hanno studiato tutti economia e commercio e sono abilitati alla professione, ma sempre meglio chiedere ai vostri colleghi in modo da andare da qualcuno che si è già fatto le ossa su un certo tema. Come dice la nostra Cristina, il legislatore è sempre all’opera, e siccome immagino non vogliate passare il vostro tempo a seguire la Gazzetta Ufficiale, meglio affidarsi a qualcuno che periodicamente si aggiorna su un campo specifico.

Altra cosa da evitare: farsi sorprendere dalle tasse. Sempre insieme al vostro commercialista fate un semplice piano di accantonamento mensile in modo da essere pronti a saldare. Meglio 200 euro al mese che 2400 in una botta, no? Metteteli sotto il materasso, in una bustina, in un conto bancario apposito, in un conto paypal, ma metteteli da parte che se no rischiate di passare la vita a fare piani di finanziamento per pagare le tasse.

Il lavoro gratis

Su questo ha già scritto in modo eloquente la nostra ragazza dalla sciarpa verde. Io ho fatto 3 siti gratis negli ultimi 4 anni: la mia prima cliente, il mio sito e C+B. Non ho intenzione di farne altri, a meno che non mi contatti qualche ONG che lavora con le beduine del Neghev.

Il mio sito è la mia personale palestra di codice e grafica, C+B è la mia causa, un progetto di divulgazione, condivisione e supporto in cui credo molto e la mia prima cliente mi ha dato visibilità. Sono stata io all’epoca a proporle di fare un sito gratis: di giorno stavo in ufficio e di notte mi riaggiornavo sulla creazione di siti web. Il fatto di aver chiesto di non essere pagata mi ha dato la libertà di occuparmi del progetto in modo professionale e professionalizzate, ma senza gli obblighi della professionista.
Vi rimando quindi nuovamente al diagramma di Jessica Hische, tutto realizzato in HTML/CSS e fatto gratuitamente. Però se volete il poster lei ve lo vende. (Altra possibilità di lavoro gratis e guadagno da derivati).

Le strategie

Prendere tutti i lavori, pensare che sia sufficiente essere appassionati di qualcosa per farlo diventare un lavoro, non definire il proprio target, non avere un business plan, non fare qualche sano esercizio di branding, insomma, come piace dire a me, affidarsi alla strategia “‘n’do cojo cojo”. Lo abbiamo fatto tutte, non vi preoccupate, è normale. Su C+B cerchiamo di parlare del lato oscuro della questione proprio per aiutarvi a non cadere negli stessi errori.

Il mio consiglio è semplice:

dedicatevi ad un’attività per volta. È inutile pensare di occuparsi di tutto contemporaneamente! Oddio il mio sito non è abbastanza figo, non ho lavorato abbastanza sul mio personal branding, devo assolutamente segmentare il mio target, ma il mio cliente ideale sta su Pinterest o su Facebook?: sì, sì, tutto vero, ma evitate di farvi sopraffare dalle pianificazione… Un po’ e un po’ è la giusta misura: agite e pianificate, lavate e risciacquate, trial & error.

E soprattutto scrivete su un foglio quanti soldi dovete portare a casa ogni mese per vivere e partite da lì.

Vedrete che quando vedrete nero su bianco i vostri obiettivi economici tutto vi sembrerà più chiaro e meno astratto!

Avete altri errori da aggiungere? Scriveteli nei commenti che poi li mettiamo tutti insieme in un libello!

Francesca Marano

Founder di C+B. Aiuto le sviluppatrici e gli sviluppatori a creare l’open web. Director of Engineering di XWP. In passato ho lavorato da Yoast, SiteGround e come freelance. Ho guidato due release di WordPress.org, 5.3, “Kirk” e 5.4, “Adderley“. Per intenderci, il software alla base di oltre il 40% del web. Insomma, sono brava in quello che faccio, ma resto approachable, come si dice in inglese. C+B è il mio "progetto di una vita", è nato per aiutare, divulgare e condividere, perché penso si debba essere generosi con le proprie competenze.

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