Quando andavo al liceo facevo la cameriera nel fine settimana. Il ristorante era uno di quelli enormi, in cui si radunano il Rotary Club, l’AC Milan, il 90esimo di nonna e il battesimo di Lucia.
Centinaia di invitati, di bicchieri e piatti. Migliaia di posate. Pranzi che iniziano alle 10 di mattina e finiscono alle 4 del pomeriggio. Noi in batteria dalle 8, fino alle 18.
Siamo in due a portare i caffè: una che tiene il vassoio con una quindicina di tazzine, l’altra a le porge una alla volta agli invitati. In fretta perché si fredda e loro sono tantissimi.
Succede che un’invitata sposta la sedia, urta me che ho in mano la tazzina, la tazzina cade e il caffè si versa sulla sua borsa.
Io vado in panico e inizio a scusarmi. Mi scuso così tanto che la signora a un certo punto mi guarda e mi chiede: “Ma bambina mia: cosa vi fanno qui quando sbagliate qualcosa?”.
Fare errori è naturale: mia nonna mi diceva sempre “chi non fa non sbaglia” (i miei nonni sono stati un vero pozzo di saggezza), quindi mettiamocela via: se facciamo possiamo sbagliare sia nel mondo del lavoro che nella vita privata.
Ma come si fa a scusarsi in modo efficace per noi e per gli altri?
Sbagliare senza sentirsi sbagliate
Anche quando sbagli, sii gentile con te stessa. Hai fatto un errore, ma non sei sbagliata. Lidia lo spiega molto bene nel suo articolo, leggilo prima di proseguire nella lettura di questo: magari ce l’avessi avuto io a 17 anni!
Scusati il prima possibile
Non aspettare che passi troppo tempo, non fare finta di niente, non sperare di non essere scoperta: prima o poi accade e, se non ti sei assunta la responsabilità, il tuo errore sembra ancora più grande e coinvolge anche il tuo atteggiamento.
Scusati quando serve
Quando sbagli, fermati un momento prima di iniziare a scusarti a destra e a manca: è realmente un errore per cui c’è bisogno di chiedere scusa?
Soprattutto all’inizio di un rapporto lavorativo ogni piccolo errore può sembrare una catastrofe, ma se hai dimenticato di mettere la firma aziendale in fondo alle e-mail è sufficiente iniziare a farlo, e se te lo fanno notare riconoscere la dimenticanza e correggere subito.
Per capire se è il caso di chiedere scusa fermati un momento, osserva la realtà, magari fai qualche respiro profondo mantenendo il contatto con il tuo corpo e chiediti se il tuo comportamento ha danneggiato qualcosa o qualcuno.
Se ciò non è avvenuto, correggi l’errore e passa avanti.
Scegli il mezzo adatto
Scusarsi faccia a faccia (quando si potrà) è più immediato e diretto e può essere il modo migliore per farlo quando il tuo errore ha coinvolto solo una persona.
Farlo per scritto può essere più incisivo e ti può far sentire più a tuo agio, soprattutto quando vuoi avere tutto il tempo di spiegarti bene senza la pressione di un interlocutore che ti osserva.
Anche qui fai qualche considerazione: pensa al rapporto che hai con la persona o le persone a cui vuoi chiedere scusa, chiediti in quale modo le tue scuse saranno più efficaci e poi procedi.
Come chiedere scusa
Mi dispiace.
Sono due parole e vanno scritte così, senza “ma”, “però”, “eppure”.
Mi dispiace.
Con queste due parole ti assumi la responsabilità dell’errore. Se ci metti qualcosa dopo sposti la responsabilità su altri (persone o eventi) che in questo momento non stanno chiedendo scusa. Se altri hanno colpe se la vedranno da soli, nella loro mail di richiesta scuse.
Per lo stesso motivo, non spiegare perché o percome hai sbagliato: che tu stia dormendo poco, ne abbia mille in parallelo, che ci sia una pandemia, purtroppo, non cambia la realtà: hai fatto un errore.
Spiega com’è andata
Spiegare in che modo sei arrivata a sbagliare è molto importante per:
- far vedere che hai capito come è successo
- poter prendere provvedimenti in modo che non si ripeta – se possibile – più
Spiegare come sono andati i fatti è importante anche per gli altri: se hai sbagliato, evidentemente c’è qualcosa che può essere migliorato nel modo di affrontare quel problema o uno simile.
Per questo è fondamentale che tu sia più chiara possibile quando racconti cos’è successo e come.
Prepara un piano
Come rimedierai? Come farai in modo che quell’errore non si ripeta più?
Fai delle proposte pratiche. Dimostrati attiva nel proporre una soluzione, un’alternativa o un modo per evitare che in futuro una cosa simile accada di nuovo: è una dimostrazione di propositività (o buona volontà, detta in modo più paternalistico) e cura per il tuo lavoro o per l’ambito in cui stai chiedendo scusa.
Cerca di essere specifica: se non hai idee, puoi provare a chiedere dei suggerimenti alla persona più direttamente coinvolta dal tuo errore.
Agisci
Fai quello che hai detto che farai, mostrati determinata. Fallo (soprattutto) per te, perché l’errore può rappresentare:
- un’occasione per imparare qualcosa di te e dei meccanismi che muovono le tue azioni
- un’opportunità per migliorare procedure o sistemi, rendendoli più chiari e più sicuri
E ricorda sempre che un errore non è la fine del mondo, a meno che tu non prema proprio quel pulsante rosso lì…