Pause pranzo d’estate: come sopravvivere al caldo in cucina

Se l’estate fosse una canzone, per me sarebbe il grande classico di Bruno Martino: odio l’estate perché non sopporto il caldo, tra cali di pressione, sudore e afa (certo se potessi vivere in riva al mare o in cima a una montagna sarebbe diverso, ma purtroppo non è il mio caso). 

In questa stagione così faticosa, anche cucinare può diventare un vero incubo: basta accendere per pochi minuti un fornello o azzardarsi a cuocere qualcosa in forno ed ecco che la temperatura in casa sale di diversi gradi. Quindi, come fare per organizzare delle pause pranzo decenti, facendo lo slalom tra insalatine e insalatone? 

Negli anni la mia fobia per il caldo mi ha portato a imparare qualche tecnica e qualche trucco per cucinare usando meno calore possibile, senza però convertirmi a una dieta crudista. Oggi vi do qualche idea per riuscirci: la casa non si scalda e si risparmia tempo, che a noi freelance sempre indaffarate e incasinate non fa mai male.

Cotture veloci: le tecniche e gli attrezzi

Partendo dal presupposto che è impossibile non cuocere mai niente (almeno per me), ci sono alcuni attrezzi che possono aiutarci a cucinare in poco tempo. Ecco i miei preferiti.

1. Il wok

Il wok è una pentola di metallo di origine orientale, di solito prodotta in ferro o alluminio antiaderente (si trova anche in ghisa). È davvero molto versatile, perché la sua forma permette cotture veloci e salutari (anche nella versione in ferro, se opportunamente trattata, si può ottenere l’effetto antiaderente e ridurre al minimo l’utilizzo di grassi per la cottura). 

Con il wok di solito preparo piatti unici a base di verdura, a cui aggiungo proteine e un cereale. Chi ama i sapori orientali può fare un soffritto con aglio e zenzero tritati, sfumare con salsa di soia e Mirin (un vino da cottura giapponese, si trova nei negozi etnici oppure nei supermercati biologici), e guarnire con coriandolo fresco. 

Il segreto per una cottura veloce è tagliare le verdure e gli altri ingredienti a pezzi molto piccoli, per esempio julienne. In pochissimi minuti la verdura è cotta e croccante!

2. La pentola a pressione

Sono davvero una fanatica di questa pentola, ne ho due e le uso intensivamente. Se già vi state immaginando sbuffi di vapore per tutta la cucina, tornate sui vostri passi: bastano 4 minuti per cuocere perfettamente i legumi e i cereali integrali, sfruttando il vapore che si crea all’interno della pentola. Come? Metti i legumi – precedentemente ammollati in acqua fredda – nella pentola, copri con abbondante acqua, fai cuocere per 4 minuti dal fischio. Poi lascia la pentola spenta per circa 3 ore.

Aprila e troverai i legumi morbidi e perfettamente cotti: puoi usarli per preparare un piatto unico con cipolla fresca, pomodori, basilico, pane raffermo ammollato in acqua e aceto (e se lo mangi, anche tonno o sgombro sott’olio).

3. La pentola cuociriso da microonde 

Il microonde è lo strumento più sottovalutato nelle nostre cucine. Assodato che i rumors secondo cui sarebbe pericoloso per la nostra salute non hanno alcun fondamento, ha il vantaggio non indifferente di non produrre molto calore esternamente, e di preservare le proprietà dei cibi. Possiamo serenamente usarlo per cuocere anche tutti quei cibi che non hanno bisogno di temperature oltre i 100°, per esempio la pasta, il riso, l’orzo e il farro perlati, ma anche le patate e altri ortaggi. 

Per cucinarli nel microonde di casa io uso una pentola cuociriso apposita: è sufficiente inserire il cereale scelto e aggiungere acqua secondo le istruzioni; in circa 10 minuti si ottiene la base perfetta per un’insalata di riso o per qualsiasi altra ricetta!

Pronti senza cottura, o quasi

Sempre a proposito di cereali, ce ne sono alcuni che non necessitano di una cottura vera e propria, perché hanno subito un procedimento di “pre-cottura” industriale e possono essere rinvenuti in acqua fredda o calda. Ad esempio il cous cous, che adoro con pomodori freschi, menta, feta e olive. Oppure il burghoul, perfetto per la ricetta del tabbuleh libanese, con quintali di prezzemolo e succo di limone. O ancora, gli instant noodles, che si trovano anche in versioni bio e gourmet, perfetti per i piatti orientali o da abbinare alle verdure spadellate al wok di cui sopra.

Se, invece, vuoi dare un twist diverso alla verdura cruda, potresti provare a “spiralizzare” carote, zucchine, daikon: ci sono degli attrezzi appositi che costano pochi euro e possono dare grande soddisfazione. In alternativa, puoi usare un pelapatate con lama a julienne, meno scenografico ma molto pratico.

Infine, non sottovalutare la frutta per i tuoi pranzi estivi: l’insalata di anguria freddissima, feta, menta e pepe macinato al momento è uno dei miei cavalli di battaglia estivi, piace davvero a tutti! 

Myriam Sabolla

Sono una digital strategist prestata alla cucina: mi sono diplomata nel 2018 alla Joia Academy - la più importante scuola di cucina vegetariana in Italia -- e sono anche una Professional Organizer. Con il mio lavoro semplifico la vita a chi vuole cucinare e mangiare meglio ogni giorno. E continuo a raccontare le storie e i luoghi del cibo. Sono anche la mamma di Adele e Clara, in costante ricerca di equilibro tra il lavoro da freelance e quello di genitore.

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2 thoughts on “Pause pranzo d’estate: come sopravvivere al caldo in cucina”

  1. Ho appena ordinato un cuociriso per il microonde. Adoro il riso freddo ma tutta la procedura per farlo è un po’ lunga, con il microonde dimezzerei i tempi, mi sembra una grande idea!

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  2. Sì il microonde in questi casi è un grandissimo alleato! E la cuociriso puoi usarla anche per altri scopi, ovviamente 🙂
    A proposito di microonde, e di verdura, consiglio il libro “La scienza delle verdure” di Dario Bressanini, grazie al quale ho scoperto cose interessantissime su questo elettrodomestico!

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