Cosa c’entra la tua attività professionale con uno dei cuochi più famosi e irriverenti del momento? Come può un cuoco che si diverte a demolire i ristoranti nei quali va a mangiare essere utile a te, che sei crafter, sarta, commercialista, sviluppatrice di siti web?
In questi due articoli (oggi trovi il primo) ti spiego come puoi applicare il modo di lavorare di Gordon Ramsay nella sua trasmissione “Cucine da incubo” anche alla tua attività da freelance, qualunque questa sia.
Guarda la tua attività con gli occhi dei tuoi clienti
Chi non conosce il programma “Cucine da incubo” condotto dal terribile Gordon Ramsay? Per chi, come me fino a poco tempo fa, non lo conoscesse (really?!?), in questo programma il famoso cuoco viene invitato in un ristorante che ha problemi di vario tipo, ne analizza gli aspetti positivi e negativi e aiuta il titolare a cambiare e migliorare.
Guardando un po’ di puntate del programma, ho avuto un lampo di genio e ho capito che il metodo adottato da Gordon può essere applicato all’attività di un freelance, come spunto di analisi e miglioramento anche del rapporto con i clienti.
Per questo motivo ho deciso di dedicare a questo aspetto ben 2 post, uno è questo, il prossimo lo troverai fra qualche settimana.
Perché “Guarda la tua attività con gli occhi dei tuoi clienti”?
Chiunque abbia un’attività ha una visione del suo lavoro necessariamente distorta, anche solo per il fatto che non riesce a vedere e comprendere alcuni aspetti che sembrano scontati.
La prima cosa che il nostro cuoco fa quando arriva in un nuovo locale è assaggiare i piatti, controllare come sono organizzati la cucina e la dispensa, guardare come si comporta il personale e i titolari con i clienti.
Un po’ come se guardasse il locale con l’occhio di un esperto, ma anche di un cliente.
Ecco come puoi applicare questa serie di azioni alla tua attività, per guardarla come se fossi un tuo cliente.
- Assaggia i piatti che prepari: analizza i tuoi servizi o prodotti come se li comprassi da un altro. Sono prodotti/servizi utili? Sono ben articolati e comprendono tutto quanto necessario? Portano ad un risultato soddisfacente? (il cliente esce “con la pancia piena” e soddisfatto?) E inoltre, hanno un rapporto corretto qualità/prezzo? Questo non vuol dire che devi svendere la tua attività, anzi. Ci sono ristoranti molto cari che hanno un buon flusso di clienti e altri di prezzo inferiore che chiudono. Per fortuna non tutti i clienti guardano solo il prezzo, ma anche la qualità, la soddisfazione e l’esperienza.
- Come è organizzata la tua cucina? E la tua dispensa? Lavori in modo organizzato? Rispetti le scadenze o porti al tuo cliente il piatto ormai freddo? Hai tutto il materiale che ti serve? (che possono essere un pc e una stampante, ma anche gli “ingredienti” che servono nel tuo lavoro). Anche qui, non è necessario avere 5 diversi programmi di traduzione o di grafica per poter lavorare. Basta avere 1 solo software, a condizione che sia utile e che lo utilizzi davvero. Altrimenti è come comprare più ingredienti del previsto e poi buttarli perché sono scaduti.
- Come ti comporti con i clienti? Li segui fino alla fine del lavoro e poi te ne dimentichi dopo aver incassato l’assegno? Sei disponibile alle loro richieste anche se il lavoro è già stato consegnato? Suggerisci ai clienti l’opzione migliore per loro o servi il piatto più economico e scadente? Li consigli sulle novità del locale magari mandando una mail o una newsletter? E sei cortese e gentile con i tuoi clienti? Non è così ovvio: a chi non è capitato di entrare in un ristorante dove i camerieri non erano molto solerti o gentili, o dove per qualche oscura ragione non ti hanno permesso di pagare con la carta di credito o di fare conti separati per te e i tuoi amici.
Non devi trasformarti in uno zerbino, il cliente non ha sempre ragione. Però, pagando, ha il diritto di essere trattato nel migliore dei modi e di avere il servizio migliore possibile. Non è quello che vuoi anche tu quando sei un cliente?
Dopo aver letto il post, ritagliati un momento di calma, procurati carta e penna, fatti queste domande e rispondi con sincerità. Oppure, se preferisci, puoi chiedere ad un amico o collega fidato di rispondere per te. Al termine avrai una serie di risposte, il più sincere possibile, che ti permettono di aggiustare il tiro sulla tua attività e sui servizi che offri.
Questo tipo di analisi è molto importante e andrebbe fatta periodicamente, in particolare all’inizio del nuovo anno (solare e lavorativo), per fare il punto della situazione, capire quali sono i tuoi punti di forza e quelli che puoi migliorare. Fatti queste domande anche ogni volta che un cliente ti ha mandato un feedback negativo o ci sono stati dei contrattempi per portare a termine un progetto. Andare ad agire sulle cause in modo tempestivo ti permette innanzitutto di poter spiegare al cliente i motivi del disguido e soprattutto di non ripeterli una seconda volta.
Ti ho convinto? Dopo che hai fatto questi compiti sei pronto per il secondo post, ovvero, adesso mettiamoci al lavoro!