Dove eri lo scorso weekend? Se la risposta è alla sagra della birra di non so quale paese sperduto nella bassa Padana, lo stai facendo male. Cosa? La freelance.
Sabato 23 e domenica 24 settembre si è tenuta la sesta edizione del Freelancecamp e secondo me è un evento da non perdere se lavori in proprio. Se eri al Week Hand di Foligno sei perdonata, anche quello è un bell’evento e spero che per il 2018 non si accavallino così potrai andare a entrambi.
Il Freelancecamp è molto cresciuto con gli anni, tanto che ormai c’è bisogno di farlo fuori stagione per poter occupare in toto il bagno di Marina Romea che lo ospita. È cresciuto così tanto che quest’anno è stata aggiunta anche l’edizione romana.
Per due giorni ci si incontra su una spiaggia in Romagna, si ascoltano talk, si parla con altri freelance (e non solo, dopo ne parliamo), si beve mojito, anche nella ottima versione virgin, si visitano i banchetti degli sponsor, si fanno buoni propositi. È una roba che ti carica come una molla per un bel po’ di mesi.
L’edizione del 2015 è stato un momento fondamentale per la mia vita professionale e privata: se ci penso bene proprio lì si sono messi in moto una serie di processi che mi hanno fatto diventare la Francesca che quest’anno non si è più presentata come freelance, ma come WordPress Community Manager di SiteGround alla sua prima partecipazione come sponsor.
Il Freelancecamp secondo me fa un’opera di bene che nessuna associazione di categoria riesce a fare: educa, non forma. Sono due cose diverse, può essere che ci sia anche spazio per la formazione per freelance, ma il bello di questo evento è che è educativo. Chi parla non sale in cattedra, condividere esperienze e conoscenze. A volte anche fallimenti.
Chi va al Freelancecamp
I freelance certo, le piccole agenzie, le multinazionali. È così inspiresciònal che tutti ci trovano un pezzetto di sé. Ci vanno le introverse, le caciarone, le introverse che diventano caciarone, le caciarone che sono un po’ sopraffatte e diventano introverse. Il Freelancecamp è tanta roba, tanti stimoli, tanti abbracci, tante parole quindi se hai voglia di startene un po’ in disparte va bene. Se hai voglia di buttarti, dividere la stanza con delle emerite sconosciute, arrivare con un bla bla car, potrai fare anche questo.
Se sei una dipendente in cerca di nuovi stimoli, per te o per la tua azienda, vieni.
Se sei la proprietaria di una piccola azienda, di un’agenzia e vuoi trovare collaboratori, vieni.
Se sei una multinazionale e vuoi fare brand awareness in quella nicchia o reclutare, vieni e meglio ancora sponsorizza.
C+B al Freelancecamp
Siamo sempre lì in grandi numeri, ma non riusciamo mai una volta a coordinarci come si deve. Quest’anno avevamo pensato di farci una foto, c’eravamo anche date appuntamento, ma siccome il mio talk era l’ultimo della giornata c’è stato un liberi tutti e non siamo riuscite a beccarci. Uffa! Ci riproviamo nel 2018 eh?
Però tante redattrici hanno parlato, a Roma e Marina Romea, ecco i loro talk
Francesca Manicardi, con una doppietta
Simona Sciancalepore
Patrizia Menchiari
Carlotta Cabiati
Tatiana Cazzaro
Roberta Zantedeschi
E anche io, con la versione condensata di un mio cavallo di battaglia, il mio intervento sull’ABC del sito per il freelance. Più che un talk un rant sullo stato dei siti dei freelance, un po’ un “Lo stai facendo male, ma ecco come puoi migliorare”. E tra parentesi tutte le cose che racconto sono cose che ho fatto o ho visto fatto fare ai colleghi freelance, quindi #truestory. Se vuoi approfondire c’è il libro!
La sottoscritta al Freelancecamp come rappresentante di SiteGround
E poi c’è tutto questo capitolo che è un enorme cambiamento per me. Ho una voglia matta di raccontarti questa trasformazione, perché secondo me c’è un po’ una tendenza a fare l’apologia del libero professionista e invece io sono della scuola “Trova l’inquadramento giusto per quello che vuoi fare ora”. In alcuni casi è impossibile portare avanti alcune mission con una struttura troppo piccola, a volte è impossibile farlo con una struttura troppo grande.
L’ultimo intervento di domenica è stato un panel con me, Mariachiara Montera, Alessandra Farabegoli e moderato da Gianluca Diegoli. Si è parlato di freelance vs dipendenti e sono venute fuori cose davvero, ma davvero interessanti. E in quantità, quindi mi tengo questo tema, insieme alle buzzwords che sono venute fuori (scalabilità, growth engineering), per il mio editoriale di lunedì 2 ottobre, quindi stay tuned!
La foto è di Roberto Cortese e no, non ci mettiamo nessuna frasetta sopra perché direi che non c’è bisogno di aggiungere altro ?
Brava Francesca, per me era il primo freelancecamp, da semplice lettrice credo tu ne abbia fatto il ritratto perfetto!!
Ribadisco quel che ti ho detto al tavolo Siteground: un onore incontrare il capitano! Leggendoti si colgono competenza, determinazione e ironia, di persona sei molto alla mano, disponibile e ancora più simpatica!