Arriva l’estate e arriva il periodo dei mercatini. In anni di frequentazione di crafter e creative, ho notato che c’è una cosa che le accomuna tutte: la difficoltà a parlare di sé in pubblico. E quando dico in pubblico non intendo su un palco con davanti 1000 persone, intendo alle fiere, ai mercati, così come al bar quando la vicina di casa ti chiede “Ma allora tu cos’è che fai?”.
Ti capisco, anche io ho sempre fatto fatica a spiegare, però finché non riuscirai a dire ciò che fai con convinzione, sarà difficile essere presa sul serio e ti sentirai sempre una brutta anatroccola incompresa e sottovalutata.
Vediamo insieme come risolvere questo problema, capire cosa dire e come dirlo, possibilmente sprizzando sicurezza da tutti i pori.
1. Sviscera il tuo brand
Per raccontarti agli altri devi prima di tutto sapere tutto di te e del tuo brand. Se hai fatto un percorso di branding sei probabilmente già a buon punto, se non lo hai fatto forse è arrivato il momento di farci un pensierino, perché se non sai chi sei e dove stai andando, come puoi raccontare quello che fai agli altri?
Punti di forza
Quali sono i tuoi punti di forza? Visualizzarli e averli bene in mente ti aiuterà a raccontare quello che fai e a valorizzarti. Come donne siamo spesso state educate a sotto-dimensionarci, svalutarci, a non metterci in mostra, perché non va bene. Baggianate! Devi essere ben orgogliosa di quello che sai fare bene, quindi è il momento di prenderne coscienza.
Se fai fatica a trovare questi punti di forza, fatti aiutare da qualcuno che ti conosce bene e ti incoraggia sempre: è probabile che scoprirai che ti sottovaluti. Sapere in cosa sei bravissima ti aiuterà ad aumentare la fiducia in te stessa, cosa che trasparirà quando racconterai cosa fai.
Dove vuoi arrivare
Avere una visione è molto importante perché, quando ti racconterai, ti aiuterà a mettere in prospettiva ciò che fai ora alla luce di dove vuoi arrivare, permettendo a chi ti è davanti di capire il tuo percorso. Quali sono i tuoi sogni e i tuoi obiettivi? Non avere paura di pensare in grande, il mondo ha bisogno di donne con sogni coraggiosi, pensa che ispirerai i tuoi interlocutori e chissà, li spingerai a perseguire i propri sogni.
Cosa ti differenzia dagli altri
Cosa rende speciale il tuo brand e i tuoi prodotti? Quale super potere utilizzi? Che sia una precisione maniacale nel ricamo, un’abilità estrema nella comunicazione, una fantasia sfrenata nell’ideazione dei prodotti, devi essere consapevole di cosa ti distingue dai tuoi concorrenti, perché altrimenti come potrai raccontarlo alle persone che incontri per renderti memorabile?
2. Esercitati a raccontarti
Una volta che hai ben chiari in testa i punti sopra citati, è il momento di passare all’azione.
Scrivi diversi discorsi
Il mio consiglio è di scrivere nero su bianco le risposte alle domande che ti fanno di solito “Cosa fai nella vita?”, “Di cosa ti occupi?”, “Che vuol dire handmade?”, “Ma quindi fai i lavoretti?”, così potrai avere sotto gli occhi tutte le risposte smart che di solito non riesci a dare, perché colta di sorpresa. Non aver paura di essere prolissa o troppo breve, scrivi come ti viene, sempre con educazione mi raccomando, perché stai rappresentando il tuo brand!
Se necessario inserisci gli elementi del punto precedente nella narrazione o tienili semplicemente a mente mentre scrivi. Una volta che avrai scritto tutto, riassumi ogni risposta in una frase lampo, breve e concisa e in una spiegazione più lunga, così avrai una soluzione per ogni occasione, sia la risposta veloce da dare alla vicina di casa che incroci sul pianerottolo, sia quella più articolata da dare al buyer che viene al tuo stand alla fiera di settore.
Scegli i termini giusti
Quando scrivi, fai attenzione a come ti esprimi: ti stai sminuendo? Fai fatica a dare importanza a quello che fai? Non ti preoccupare, è un problema comune! Concentrati sul perché lo fai, cerca di trasmettere la tua passione, evita i termini sminuenti e sii consapevole che non è da tutti imbarcarsi in questa avventura, sei una piccola imprenditrice e devi andare fiera del tuo percorso, dei risultati raggiunti, del tuo lavoro, della tua decisione, del tuo coraggio.
È importante evitare di usare termini troppo complicati che spesso non sono alla portata di tutti: scegli quelli più semplici e comprensibili, evita gli anglicismi inutili (se c’è un termine italiano equivalente perché non usarlo?) e non incastrarti in frasi arzigogolate. Simple is better!
Ripeti davanti allo specchio
Ora che hai tutto scritto, è tempo di ripetere, ripetere, ripetere. No, non basta averlo scritto, non basta leggerlo due o tre volte! Devi mandare le risposte quasi a memoria, perché solo così, arriverai a sentirti a tuo agio con quanto scritto e, quando arriverà la fatidica domanda: “Ma allora, in cosa consiste il tuo lavoro?”, la risposta ti sorgerà automaticamente alle labbra, senza esitazioni, senza doverci pensare tu, senza arrossire (ok, forse arrossirai, ma accadrà solo le prime volte, promesso) e dirai con scioltezza:”Ho un marchio artigianale di accessori cruelty-free, creo borse e gioielli con materiali eco-sostenibili di provenienza vegetale”. L’altra persona dirà WOW! e tu ti sentirai super cool.
3. Controlla il linguaggio del corpo
Quando parli con qualcuno, le parole che ti escono dalla bocca contribuiscono solo in percentuale all’impressione totale che la persona avrà di te; il resto è fatto dal linguaggio del corpo. Devi trasmettere sicurezza e devi far sentire l’altra persona a suo agio. Come fare?
L’espressione giusta
Controlla il tuo viso! Non fare la bitch face, perché ti fa sembrare antipatica e non attira le persone. Mantieni il visto rilassato, con le labbra atteggiate a sorriso, perché ti fa sembrare disponibile e aperta. Non fare smorfie quando parli con qualcuno, non guardare in giro, non toccarti i capelli, perché sono tutti segnali poco invitanti (supponenza, disinteresse, insicurezza). Guarda le persone negli occhi e sorridi, le farai sentire ascoltate, capite e benvenute.
Fai delle prove davanti allo specchio per abituarti, a volte non ci rendiamo conto delle nostre espressioni facciali ed esercitarsi è l’unico modo per controllarle in futuro.
Come posizionare mani e braccia
La gestualità delle mani è molto importante quando si parla con un’altra persona, perché il nostro cervello è programmato per notare prima di ogni altra cosa proprio questa parte del corpo del nostro interlocutore. È la prima cosa che guardiamo quando incontriamo qualcuno, ci hai mai fatto caso? Questo perché i nostri antenati cavernicoli, quando si incrociavano, si tenevano vicendevolmente d’occhio per controllare che l’altro non avesse intenzioni manesche (“Mi vuole attaccare? Ha una clava in mano? Mi vuole prendere a sassate? Vuole rubarmi il cibo? Ah no, meno male, posso scambiarci due grugniti”).
A livello inconscio lo facciamo ancora e, se incontriamo qualcuno di cui non vediamo le mani, tendiamo a non fidarci e a metterci sulla difensiva. Quindi le mani vanno messe in bella mostra. Inoltre, quando parli, puoi usarle per sottolineare le tue parole: questo renderà ciò che dici più memorabile. Per esempio, se stai enumerando qualcosa, puoi usare le dita per indicare uno, due, tre, eccetera, così che sarà più facile per il tuo interlocutore seguire il tuo discorso e, in seguito, ricordarlo.
E cosa fare quando si sta fermi? Braccia lungo il busto e mani non in tasca, non dietro la schiena, non nascoste dietro il banco. Mettere le mani sui fianchi ci rende più imponenti, a volte anche troppo: è un gesto di minaccia. Se questa posizione ti viene naturale, cerca di smorzarla mettendo solo una mano sui fianchi; soprattutto se sei minuta, può aiutarti a “espandere” la tua presenza fisica e renderti più autoritaria. Se ti capita di parlare con un cliente un po’ stronzetto, stare bella eretta e con entrambe le mani sui fianchi può spaventarlo un po’ e fargli abbassare la cresta.
Se hai difficoltà a tenere le braccia rilassate lungo il busto, perché per abitudine le tieni incrociate o in tasca, prova a tenere qualcosa in mano: un bicchiere, un volantino, una penna, così che le tue mani saranno visibili.
Cosa fare con le gambe
Anche la posizione delle tue gambe trasmette dei messaggi alle persone con cui parli: incrociare i piedi da in piedi trasmette immaturità, quindi meglio tenere i piedi ben piantati per terra. Quando parli con qualcuno, punta i piedi nella sua direzione, tutto il tuo corpo sarà quindi rivolto verso la persona e trasmetterà disponibilità all’ascolto e all’interazione. Se ti senti insicura, per esempio prima di fare un colloquio importante, prova questa posizione per qualche manciata di secondi: gambe divaricate, petto in fuori, mani sui fianchi, mento in alto, e ti sentirai potentissima! (Eh sì, se ti ricorda qualcuno, ora sai perché si metteva così!).
E tu come ti racconti agli eventi dal vivo? Scrivilo nei commenti!
Fonti per questo post:
- Articolo: Come parlare con sicurezza della propria azienda
- I video di Vanessa Van Edwards, una studiosa del comportamento che si prefigge di rendere le persone meno noiose insegnando loro come comportarsi con gli altri. In particolare ti consiglio di guardare questi video (in inglese): How to Instantly Be More Likeable, 7 Quick Body Language Fixes, 8 Steps for Approaching Someone New, How to Talk to Strangers.
Grazie mille!!!
spero ti sarà utile tutto ciò 🙂
Grazie mille per l’articolo grande