Cos’è e come funziona la ritenuta d’acconto

Oggi ripartiamo dalle basi. Da uno dei concetti sui quali si fa spesso confusione e il cui meccanismo non viene mai compreso completamente: la ritenuta d’acconto.

Innanzitutto: che cos’è la ritenuta d’acconto?

Si tratta di un’anticipazione sulle imposte complessivamente dovute. Trattandosi, appunto, di acconto, questo significa che il contribuente, poi, dovrà calcolare nella propria dichiarazione dei redditi l’imposta globalmente dovuta e scomputare da questa l’ammontare delle ritenute subite.

Ma andiamo con ordine e facciamo qualche esempio. Sono soggetti alla ritenuta i compensi per prestazioni di lavoro autonomo corrisposti, a qualunque titolo, ad artisti e professionisti.

In particolare si tratta dei compensi corrisposti:

  • per prestazioni di lavoro autonomo, anche occasionale, e anche sotto forma di partecipazione agli utili
  • per prestazioni rese a terzi o nell’interesse di terzi
  • per l’assunzione di obblighi di fare, non fare o permettere
  • sugli utili derivanti da contratti di associazione in partecipazione, quando l’apporto dell’associato è costituito esclusivamente dalla prestazione di lavoro
  • sugli utili spettanti ai promotori e ai soci fondatori di società per azioni, in accomandita per azioni e a responsabilità limitata
  • sui redditi derivanti dalla cessione di diritti d’autore da parte dello stesso autore
  • sui diritti per opere d’ingegno, ceduti da persone fisiche non imprenditori o professionisti che le hanno acquistate.

Ad ogni categoria di reddito che ho indicato qui sopra corrisponde una aliquota pari alla ritenuta d’acconto che si deve applicare.

Nel caso di compensi per prestazioni professionali, ad esempio, la ritenuta è pari al 20% dell’intero compenso.

Nel caso, invece, di compensi per redditi derivanti dall’utilizzazione dei marchi, brevetti, opere dell’ingegno la ritenuta è pari al 20% del 75% del reddito.

Nel caso di prestazioni per rapporti di agenzia è pari al 23% del 50% del reddito (se il prestatore non si avvale di dipendenti).

Ma come funziona la ritenuta d’acconto?

La normativa fiscale parla di sostituto di imposta e di sostituito.

Il sostituito è chi effettua la prestazione di lavoro autonomo (io, Carlotta, professionista, emetto una fattura per le mie consulenze a te, che hai una partita iva per l’esercizio della tua attività: io sono il sostituito).

Il sostituto di imposta è chi “si sostituisce” al Fisco per pagare le mie imposte in acconto. Tu, artigiana, che ricevi la mia fattura con l’indicazione della ritenuta d’acconto, mi pagherai l’importo al netto di questa ritenuta e “ti sostituisci” al Fisco versando l’importo della ritenuta d’acconto con il modello F24: tu sei il sostituto di imposta.

Lavoratore autonomo: Carlotta Cabiati
Cliente
FATTURA N. 1/2016 del 5/1/2016
Compenso€ 1.000,00
iva€ 220,00
€ 1.220,00
– ritenuta d’acconto€ 200,0020%
Netto a pagare€ 1.020,00

 

In questo esempio sopra la mia cliente mi pagherà 1.020,00 euro e poi verserà l’importo di 200,00 euro all’erario.

Come funziona il pagamento della ritenuta?

La ritenuta d’acconto deve essere versata entro il 16 del mese successivo al pagamento della fattura.

In breve, se il mio cliente dell’esempio effettua il pagamento della fattura in data 10 gennaio 2016, dovrà versare con modello F24, codice tributo 1040 (il codice tributo cambia a seconda della tipologia di compenso pagato) e periodo di riferimento 01/2016 entro il 16 febbraio 2016.

Tutti i versamenti per le ritenute d’acconto, infine, devono essere riepilogati nel modello dichiarativo denominato 770, oltre che nelle Certificazioni Uniche dei compensi con ritenuta d’acconto.

La ritenuta e i regimi agevolati

Un’ultima considerazione relativamente ai regimi fiscali agevolati.

I contribuenti che usufruiscono del regime agevolato dei minimi e del regime forfetario, trattandosi di regimi “semplificati”, sono esonerati dalla applicazione della ritenuta d’acconto e dalla procedura di pagamento che abbiamo visto.

Carlotta Cabiati

Triestina d'adozione, maestra di sci, velista, commercialista e mamma, aiuto le mie clienti a sopravvivere senza incubi al mondo delle tasse, assistendole in maniera professionale e attraverso nuovi strumenti digitali e innovativi, anche a distanza. La mia esperienza riguarda la consulenza fiscale e societaria, ma mi occupo anche di docenze e di rapporti tra contribuente e Agenzia delle Entrate (contenziosi, assistenza in sede pre contenziosa, ecc.). Mi piace lavorare soprattutto con le donne, libere professioniste e freelance, dove in qualche modo rivedo me stessa. Passioni, interessi, famiglia e il sogno di avere una attività propria.

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58 thoughts on “Cos’è e come funziona la ritenuta d’acconto”

  1. Grazie Carlotta per l’articolo, come sempre. Ho ancora una perplessità. Per una prestazione occasionale tra privati non c’è la ritenuta del 20% vero?

      • Buongiorno Carlotta, avrei bisogno di un chiarimento.
        Se la prestazione occasionale tra privati non c’è la ritenuta del 20%, ma l’importo dovrà poi essere dichiarato da chi opera la prestazione nella dichiarazione dei redditi, significa sostanzialmente che si pagheranno le tasse sul netto percepito? cerco di spiegarmi con un esempio: avendo calcolato un guadagno netto di 400€ per una prestazione occasionale tra privati, ma considerano poi che questi soldi saranno poi tassati, dovrei emettere una ricevuta dal prezzo più alto?e si di quanto c.a?

      • Buongiorno Carlotta, Le faccio una domanda sulla ritenuta d’acconto, premetto, non ha grande importanza, ma vorrei levarmi una curiosità. La domanda è questa: È importante la residenza di chi deve realizzare la ritenuta d’acconto nei confronti della ditta per cui lavora?
        Aspetto Suo cortese riscontro e grazie dell’ attenzione.

        Distinti saluti
        Mary

      • Salve Carlotta avrei bisogno di un chiarimento ho trovato un lavoro occasionale come animatrice per bambini e chi mi paghera lo farà con la ritenuta d’acconto .
        “Importo giornaliero per la domenica è di 80€ lordi in ritenuta d’acconto.”
        Quanto andrei a guadagnare?e dovrò pagare qualcosa alla fine di tutto?
        Grazie mille.

      • Salve io ho trovato un lavoretto occasionale e il pagamento sarà effettuato cosi:” importo giornaliero per la domenica è di 80€ lordi in ritenuta d’acconto.” Le volevo chiedere quale sarà il mio compenso effettivo e se devo pagare qualche tassa io stessa?
        Cordiali saluti

        • Salve Amanda,
          se “lavoretto occasionale” significa che è un “lavoretto continuativo” e peraltro di tipo subordinato: allora già in partenza pare essere cosa diversa rispetto alla prestazione occasionale di lavoro autonomo in ritenuta d’acconto.
          Che è poi quanto Carlotta ha fatto notare a “Girodivite”, un maestro di ballo (con degli orari fissi, per le sue lezioni: e già laddove vi è un calendario prefissato, diventa dura affermare che si tratti di “collaborazione occasionale” e non sia, invece, una collaborazione continuativa) nel commento seguente:
          https://cpiub.com/2015/12/ritenuta-acconto/#comment-14399

          In ogni caso, a prescindere dal fatto che sia prestazione autonoma occasionale o prestazione subordinata continuativa, per quanto riguarda la sua domanda sul compenso effettivo, la rinvio alla risposta data a Nicolas, più sotto:
          https://cpiub.com/2015/12/ritenuta-acconto/#comment-14986

          Un cordiale saluto,
          FMP

  2. Ciao Carlotta, un chiarimento. Nel post c’è una fattura fatta da te per farti pagare importo per prestazione professionale. Io mi sono sempre trovata a ricevere la fattura da chi mi commissionava il lavoro e aveva più la forma di una lettera in cui comparivano la ritenuta e l’iva.
    E’ errato?
    Devo invece essere io a fare la fattura o può andare bene anche se il mio cliente mi fa la fattura?
    E nel primo caso, ovvero se sono io, posso emetterla anche se non ho P.IVA?
    Infine, a chi compete il pagamento dell’IVA? Sempre al cliente che mi paga?
    Grazie

    • Ciao Cristiana,
      chi ti commissiona il lavoro solitamente è il tuo cliente e in quel caso o tu sei un professionista con partita iva e quindi emetti al tuo cliente una fattura applicando la ritenuta (se il cliente è soggetto con p.iva), oppure emetti al tuo cliente una ricevuta per prestazione occasionale.
      Se invece sei tu a ricevere una fattura allora significa che tu sei il cliente.
      L’iva, poi, segue un discorso a parte.
      Spero di aver chiarito i tuoi dubbi.
      Ciao
      Carlotta

  3. grazie! con l’esempio e le tue spiegazioni ho finalmente capito una cosa che mi faceva scervellare da anni… e mi sono resa conto anche degli errori che ho commesso fino ad ora.

  4. Salve,la mia domanda è la seguente:lavoro occasionalmente per un artigiano nel settore montaggio, smontaggio mobili.Non ho una partita iva,posso fare la ritenuta d’acconto?Dato che questo lavoro non è continuativo e l’artigiano non può stipulare un contratto di lavoro quale può essere il sistema più adatto?Potrebbe pagarmi anche con voucher?Se può darmi delle risposte a tutte queste domande la ringrazio anticipatamente Marco

    • Marco ciao, scusami per il ritardo di questa risposta.
      Per la tipologia di lavoro che svolgi direi che puoi utilizzare il voucher. Buona serata

  5. Buon giorno, la mia domanda è questa: per una prestazione occasionale tra privati, e quindi senza ritenuta d’acconto, va applicata la marca da bollo da €2 sulla ricevuta?
    Grazie per l’attenzione.

  6. Buongiorno,
    sto cercando di capire se mi convenga aprire una partita iva oppure procedere con ritenuta d’acconto. La mia attività è quella del docente di corsi di ballo. Ho diversi laboratori con monte ore differenti… ora, facendo qualche calcolo, come libero professionista con partita iva, dovrei pagare il 15% di Irpef e il 27% di Inps… con ritenuta d’acconto, la tassazione è al 20%, per altro a carico del committente. La domanda è: perchè dovrei aprire la partita iva e farmi tassare (complessivamente) al 42% quando potrei utilizzare la ritenuta d’acconto?
    Grazie mille!

    • La prestazione occasionale con applicazione della ritenuta d’acconto non è un regime fiscale, bensì è, come dice il nome stesso, una prestazione di lavoro autonomo occasionale, effettuabile solo occasionalmente (limite inps 5.000 euro) e con carattere non continuativo. Ciao

      • Salve Carlotta
        Io ho un contratto di lavoro a prestazione occasionale con un impresa funebre
        Non ho partita iva…la ritenuta d’acconto del 20% c’è uguale? E se si deve essere versata dal datore di lavoro all’Irpef?
        Grazie e buona domenica

  7. Buongiorno,
    nell’esempio numerico contenuto nella sezione “Ma come funziona la ritenuta d’acconto?”, la ritenuta al 20% è stata calcolata sul compenso al netto dell’Iva. Non dovrebbe essere calcolata sul compenso al lordo dell’Iva?

  8. Buonasera,

    effettuo sporadicamente nel corso dell’anno delle prestazioni occasionali con codice fiscale (quindi entro le 5.000,00 annue).
    Uno dei committenti è un’impresa individuale nel regime dei forfettari, che non essendo sostituto di imposta non versa la relativa ritenuta (motivo per cui non la inserisco nella ricevuta per prestazione occasionale).

    Il CAF che gestisce la mia dichiarazione dei redditi non sa come gestire tale situazione.
    Esiste un rigo della dichiarazione dei redditi 730 che mi permette di indicare i compensi che non stati assoggettati a ritenuta e che avrebbero dovuto esserlo (o qualcosa di simile)?

    Grazie in anticipo!
    Carmelo

    • Ciao Carmelo,
      se effettui una prestazione occasionale nei confronti di un soggetto in regime forfetario emetti una ricevuta senza ritenuta d’acconto (come se la emettessi ad un privato).
      L’importo andrà indicato tra i redditi diversi nel tuo modello 730.
      Spero di esserti stato di aiuto.
      Grazie
      Carlotta

      • Salve,
        poiché mi trovo in un caso analogo, in questo caso il committente forfetario dovrà solo inserire nella sua dichiarazione dei redditi il CF del lavoratore e l’importo del lavoro, giusto?

  9. Buongiorno, avrei gentilmente bisogno di un chiarimento. Se io, in quanto studente universitario privo di partita iva, decidessi di svolgere nel tempo libero un lavoretto presso un ufficio tecnico di liberi professionisti , fra le modalità di pagamento (penso ad esempio ai voucher) potrei richiedere anche la ritenuta d’acconto per prestazione occasionale o non si applica in suddetto caso? Vi ringrazio molto per l’aiuto e complimenti per la splendida pagina.

    • Ciao Andrea,
      se la tua prestazione è occasionale e non continuativa puoi effettuare una prestazione occasionale con ritenuta d’acconto.
      Buona serata e grazie per i complimenti
      Carlotta

  10. Ciao Carlotta, volevo un consiglio, io sono un estetista, ho chiuso la mia attività, ora però mi piacerebbe lavorare occasionalmente con centri estetici o parrucchieri e proporre i miei servizi.
    Esempio io faccio un trucco sposa da un parrucchiere il mio servizio costa 100€, a questo punto devo fare la ricevuta al parrucchiere come nell’esempio?
    Io posso lavorare fare il mio servizio e fare direttamente ricevuta? Non mi devo iscrivere da nessuna parte o aprire nulla giusto? Basta mio codice fiscale?
    Grazie x il chiarimento ma avendo avuto solo p.i. non riesco ancora bene ad entrare nel meccanismo della ritenuta!
    Roberta.

  11. Gentile Carlotta per venti anni ho pagato la polizza vita a mio figlio che vive all’estero (Inghilterra). L’anno scorso abbiamo riscattato la polizza con modalità vita natural durante.La Compagnia ha applicata la ritenuta d’acconto:
    L’ufficio delle imposte di Londra gli ha detto che le tasse le deve pagare e non in Italia perche ha la residenza a Londra:
    Come si può risolvere. Grazie Mario Sticca

  12. Ciao Carlotta,
    ho un dubbio in merito alla ritenuta d’acconto, in modo particolare quando è obbligatorio applicarla e quando invece è a discrezione del fatturante. Sono una studentessa universitaria senza partita IVA e a novembre ho effettuato un lavoro di grafica per un’azienda di interior design. Il pagamento che mi è stato fatto ha la ritenuta d’acconto, è obbligatorio in questo caso? La mia è stata una prestazione occasionale in occasione di una fiera.
    Grazie mille per la tua risposta e complimenti per la pagina!
    Giulia

    • Salve Giulia,
      poiché lei non ha una partita IVA non è “fatturante”.
      Ha effettuato una prestazione occasionale per un committente (che è un soggetto IVA, e quindi ha una contabilità da far quadrare e rispetto alla quale documentare accuratamente ogni entrata ed ogni uscita): quindi, c’è un’unica soluzione ed è quella della ritenuta d’acconto (e, se sbaglio, Carlotta mi correggerà).

      Gliel’ha fatta pervenire, all’azienda, la ricevuta da lei emessa?

      Un cordiale saluto,
      FMP

  13. Buongiorno Carlotta, una domanda in merito ad una fattura con ritenuta d’acconto. Sono il committente di una prestazione occasionale di un architetto (progetto per ristrutturazione appartamento), sono un soggetto privato, senza partita iva. La fattura che mi è stata recapitata riporta le seguenti voci:

    IMPONIBILE xxx,00
    CONTRIBUTO INARCASSA 4% yy,00
    TOTALE FATTURA xxx+yy,00

    e la dicitura:

    “Si ricorda che l’obbligo del versamento della ritenuta d’acconto è a carico del cliente, il quale deve inviare allo scrivente la certificazione dei compensi corrisposti e delle ritenute operate (ex artt. 3,25 D.P.R. 600 del 1973).”

    Leggendo in Internet ho visto che ci si riferisce sempre a soggetti non privati e con partita iva, è quindi corretta la fattura? Nel concreto cosa dovrei pagare all’architetto ed eventualmente al fisco?

    Grazie

  14. Buongiorno Carlotta,
    Sono stato pagato con un assegno da 700 ( guadagno netto) ho sentito un mio amico e mi ha detto che devo presentare a questa società la ” collaborazione occasionale” con ritenuta d’acconto. Sara cura del mio cliente pagare la ritenuta d’acconto ( del 20% ossia 140, oo euro e in questo caso la coll.occ. sara di 840,00,? ) o dovrò mandare un documento con le specifiche e dovranno provvedere loro al pagare loro entro il mese successivo? Grazie Fabio

    • Ciao Fabio,
      devi rilasciare alla società una ricevuta per prestazione occasionale, tu avrai incassato l’importo netto e loro dovranno versare entro il 16 del mese successivo la ritenuta all’erario.
      Ciao e buona giornata
      Carlotta

  15. Ciao Carlotta. Mi aiuteresti a capire una cosa? Sono stata “assunta” come lp ma con ritenuta d’acconto. Ció significa che personalmente devo fatturare qualcosa o che l’inps e l’azienda fanno tutto tra di loro?
    Tra l’altro, cosi facendo sono ancora iscritta alle liste inps?
    Inoltre, il mio lavoro viene ancora conteggiato ai fini pensionistici e di disoccupazione?
    Grazie per l’attenzione e perdona le mie idee confuse.

  16. Ciao Carlotta, vorrei chiederti se io da privato senza partita iva ricevo lezioni di lingua da un altro privato senza partita iva e poi volessi chiedere il rimborso alla mia azienda, lo potrei fare? Come? C’è sempre la ritenuta d’acconto? Chi la dovrebbe pagare? Spero di essere riuscita a spiegarmi. Grazie

    • Salve Natalie,
      come committente privato lei NON è sostituto d’imposta.
      Quindi, il privato che le eroga il servizio (le lezioni di lingua) che lei gli paga: NON emette una ricevuta con ritenuta d’acconto e sarà in capo a lui il pagamento delle (eventuali) tasse sui soldi che lei gli ha pagato.
      Il rimborso da parte della sua azienda di quanto da lei pagato per le lezioni di lingua: è, a questo punto, un altro problema, del tutto indipendente dalla questione ritenuta d’imposta.
      E assumo che rientri nell’autonomia decisionale della sua azienda, la scelta se rimborsarle oppure no la spesa da lei sostenuta e documentata dalla suddetta ricevuta

      Un cordiale saluto,
      FMP

  17. Buongiorno Carlotta,
    ho un dubbio. Io non ho p.iva e un azienda mi chiesto di collaborare come esterno (quindi non assunta direttamente) per traduzioni dei loro materiali.
    Ora mi chiedevo come posso regolarizzare?La ritenuta d’acconto può essere un opzione?

    GRazie

  18. Buongiorno Carlotta.
    Ho bisogno di una consulenza. Dovrei svolgere una prestazione occasionale di 30 gg per una ditta che si occupa di fotovoltaico. In questo caso il sistema contrattuale può riguarda la ritenuta d’acconto? mi spiego meglio: NON ho la partita iva e in questo momento sono disoccupata, se dovessi accettare di prestare la mia collaborazione per questa ditta è giusto il metodo della ritenuta d’acconto come forma contrattuale? sono digiuna in materia.
    TI ringrazio,
    Saluti.

  19. buongiorno. Quindi… su €1000 di compenso…emetto fattura per €1020.- e tra ritenuta e IVA, in tasca rimangono circa €600.-?

    • Salve Nicolas,
      ho appena scoperto questo bel sito e ho deciso di dare una mano alla sua autrice nel rispondere alle domande rimaste inevase.
      Lei emette fattura nei confronti dei suoi clienti (quelli che la pagano, in cambio delle sue prestazioni) se ha partita iva, altrimenti no.
      La fattura dell’esempio è infatti stata emessa da Carlotta, che ha partita iva come professionista.
      E Carlotta ha scelto di emetterla in ritenuta d’acconto, la fattura in questione.

      Se lei, Nicolas, NON ha una partita IVA ed ha una collaborazione occasionale (che significa, appunto, NON continuativa) con un soggetto IVA da cui NON percepirà più di 5.000 euro l’anno (dico bene, Carlotta?): allora emetterà una ricevuta (e non una fattura), specificando gli stessi dati specificati nella fattura emessa da Carlotta, con la differenza che la chiamerà “ricevuta n° X/2017” invece che “fattura n° X/2017”.

      Su quanto si è accordato, con il suo commitente?
      1000 euro lordi?
      Per lei, che non ha partita IVA, “lordo” significa “al lordo della ritenuta d’acconto”:
      Quindi, trattasi di 800 euro netti.
      Ma nella ricevuta sarà specificato:
      compenso 784,31
      iva (22%) 172,55
      totale 956,86
      – ritenuta d’acconto (20%) 156,86
      netto a pagare 800,00

      Se invece il committente intende (scorrettamente) per “lordo” il “totale ivato”, allora il suo netto a pagare sarebbe leggermente superiore e la ricevuta emessa sarà la seguente:
      compenso 819,67
      iva (22%) 180,33
      totale 1.000,00
      – ritenuta d’acconto (20%) 163,93
      netto a pagare 836,07

      Ma mi pare strano che il committente faccia un errore che è anche a suo danno economico.

      Quindi, come vede, sulla base di un accordo di 1000 euro, le rimangono in tasca almeno 800 euro e non i 600 di cui parlava lei.

      Sperando di essere stato chiaro,
      la saluto cordialmente.

      FMP

  20. Buongiorno Carlotta avrei bisogno di un chiarimento
    Sono un’estetista di 40 anni ex titolare di negozio mi hanno offerto un lavoro come docente di estetica in una scuola professionale con ritenuta d’acconto parlandomi di netto intorno ai mille euro
    Non capisco proprio se la cosa può essere conveniente
    Non devo aprire ancora la partita Iva giusto?
    Sono veramente netti ?
    Se ho capito bene ogni mese mi verrà dato di più e dovrò versare io la quota x le tasse e poi fare il 730?
    Grazie a presto

  21. Domanda, da dicembre scorso ho chiuso la partità Iva , oggi 20aprile ho fatto la mia prima ritenuta d’ acconto di2840euro…la devo portare al commercialista o si ferma tutto li?
    Faccio presente che non ho ne proprietà ne altri introiti.

    • Cosa intendi per prima ritenuta di acconto? effettuato prestazione occasionale per € 2840 nette? il sostituto di imposta per cui hai emesso ricevuta dovrà farti avere copia del cu2017; potrà servirti ai fini fiscali; se fai 740 entro settembre, puoi recuperare l’importo della ritenuta che hanno versato!

  22. Ciao, Carlotta io ho un dubbio, lavoro per un’azienda come agente di commercio e il mio contratto è di lavoro occasionale con pagamento in ritenuta d’acconto. La mia domanda è questa: quando l’azienda mi fa il bonifico per il pagamento e si trattiene il 20% dopo di ciò io ci devo pagare altro sopra oppure non c’è nient’altro da pagare quindi è tutto guadagno? Esempio : il massimo è 5000€/anno da sottrarre il 20% quindi 1000€ dopo i 4000€ restanti sono denaro che entra nel mio portafoglio oppure si ci deve pagare altro sopra?

  23. Mai post fu più chiaro. Carlotta, ti seguo sempre perché sei bravissima e altamente didattica anche per noi dummies 🙂
    Con l’esempio del sostituto e sostituito mi hai aperto un mondo

  24. Un lavoratore che presta una prestazione occasionale in una misericordia di 420.00 euro quando deve essere la ritenuta d’acconto.

  25. Buongiorno

    Mi chiamo Luigi e ho un quesito da porvi; faccio pianobar con un amica e ci capita spesso di essere chiamati ai matrimoni per suonare volevo chiedervi se posso continuare a emettere la ritenuta d’acconto oppure no nei confronti degli sposi?

    Grazie attendo una risposta

    Luigi

  26. Buongiorno,
    sono un lavoratore dipendente, con regolare contratto a tempo indeterminato.
    Un conoscente che lavora in una piccola azienda mi ha chiesto una semplice e veloce consulenza, del valore di circa 300 euro.
    Trattandosi di una prestazione occasionale a titolo personale (quindi non legata al mio attuale datore di lavoro), posso utilizzare anch’io questa forma di pagamento?
    Grazie e complimenti per il sito!

  27. Buongiorno
    il limite dei 5000 euro nella ricevuta per prestazione occasionale si riferisce a quale voce? Al compenso, al compenso+IVA o al netto a pagare.
    grazie

  28. Buongiorno Carlotta ho una domanda. possibile che con un contratto co co co abbia trattenute del 20% in busta paga? Grazie

  29. Ciao vorrei sapere se ti fai male sei coperto dall’ inps grazie

  30. CIao Carlotta,
    avrei un dubbio a riguardo, ho un’associazione temporanea di scopo, devo pagare e rendicontare il lavoro svolto da un gruppo di ragazzi che non hanno partita iva e per cui non possono emettere fattura. Per fare le cose in regola opto per la ritenuta di acconto ma in questo caso, come associazione temporanea di scopo, devo pagare il 20% di iva?

  31. Ciao vorrei farti una domanda: il cliente a cui dovrò fare la Ritenuta deve necessariamente avere la partita IVA aperta oppure vale anche se non c’è l’ha? Se la risposta è ” deve avere obbligatoriamente la partita iva aperta”, nel caso in cui lui non l’ abbia come faccio a fare sempre e comunque una cosa legale e non in nero? Spero in una tua risposta grazie.

  32. Buonasera, ho una domanda da porle, mia figlia lavorerà in dicembre presso un negozio come assistente alle vendite natalizie, il titolare dice che paghera’ il compenso come prestazione occasionale in ritenuta d” acconto a 60 gg…mi chiedevo come funziona, dato che e’ la prima volta che ci capita, grazie per la cortese risposta
    Laura

  33. Buona sera ,sono disoccupato ,ho sessant’anni, purtroppo INPS per il raggiungimento dei 63 anni e nove mesi dovrei versare 35.000 euro .avendo accettato di fare i versamenti volontari e avendo ricevuto una possibilità di lavoro come venditore, cosa mi può consigliare.grazie

  34. Qualcuno sa se in disoccupazione la ritenuta d’acconto è valida, ossia è considerato a tutti gli effetti lavoro e contribuisce al mantenimento dell’indennità Naspi? Se si come faccio a dichiarare all’INPS che ho lavorato in ritenuta e garantirmi che continuino a erogarmi la NaSpi? Grazie!

  35. Ciao Carlotta,

    ho un problema da risolvere, mio padre nel 2017 ha eseguito un lavoro occasionale in un centro sportivo che è durato qualche giorno. Il problema è che il datore di lavoro ha accreditato il compenso (circa 1000 euro con ritenuta d’acconto) sul mio IBAN e quindi il tutto è stato registrato a mio nome. Ora nel CUD 2018 mi ritrovo un reddito in più che, oltre ad essere errato perchè non è frutto del mio lavoro, verrà utilizzato in dichiarazione 730 per calcolare i contributi utilizzando la mia fascia di tassazione che è nettamente superiore al 20% perchè sono lavoratrice dipendente in un’azienda.
    Se a conoscenza di un modo per correggere l’errore?
    E’ possibile segnalare l’irregolarità all’agenzia delle entrate o deve farla direttamente il datore di lavoro?

    Grazie e complimenti per l’impegno.

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