Nuovo regime fiscale agevolato

In quest’articolo ti parliamo delle novità in vista per le piccole partite iva dal 2016: il nuovo regime fiscale agevolato è in lavoro nella Legge di Stabilità.

Le novità 2016 per il regime fiscale agevolato

Ancora? Ebbene si, nuovi cambiamenti all’orizzonte, allo scopo di correggere gli errori fatti con la Legge di stabilità 2015 nell’elaborazione di un regime fiscale che potesse essere adatto per chi iniziava una nuova attività. Errori che avevano definitivamente impedito alla maggioranza dei piccoli imprenditori di accedere alle agevolazioni fiscali previste, a causa dei requisiti troppo severi e della scarsa convenienza economica.

Quest’estate, infatti, erano iniziati a circolare i primi rumors, sulla possibilità che il regime fiscale agevolato introdotto con la legge di stabilità pubblicata in gazzetta ufficiale il 23 dicembre 2014 stesse per subire delle modifiche.

Saranno quindi anche quest’anno ultimi mesi difficili per tutti coloro i quali si trovano a dover scegliere a quale regime fiscale aderire, trovandosi in fase di start up.

Le tappe del regime agevolato nel 2015

Ma ripercorriamo con ordine quello che successe nel 2015. Era stata prevista per la fine dell’anno 2014 l’abolizione definitiva del vecchio regime dei minimi con aliquota al 5%, sostituito dal “nuovo regime forfettario” con aliquota del 15% e soglie massime di ricavi a scaglioni per tipologia di attività.

A fine gennaio 2015, poi, sopraggiunse la decisione (quasi obbligata) di “tenere in vita” i minimi fino alla fine di quest’anno.

Dunque un 2015 in cui abbiamo visto coesistere minimi e forfettari, con una prevalenza di “aperture” dei primi rispetto ai secondi senza paragoni. La convenienza per i regimi forfetari era principalmente quella di veder ridotti i contributi previdenziali fissi artigiani e commercianti in proporzione all’imponibile (con relativa riduzione del periodo contributivo ai fini pensionistici) e, più in generale, si è verificata in rari casi.

Ora, quindi, ci troviamo nuovamente di fronte alla fine del regime dei minimi e alla nascita (presunta) di un nuovo regime fiscale, sostitutivo di tutti i preesistenti.

Il regime agevolato secondo il Ddl del 15 ottobre 2015

Il consiglio dei ministri ha approvato il 15 ottobre 2015 il disegno di legge recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2016) e le caratteristiche con cui è stato delineato il nuovo regime per i professionisti e le imprese di piccole dimensioni sono queste:

    • vengono innalzate le soglie di ricavi per l’accesso a tale regime di 15.000 euro per i professionisti (portando il limite ad euro 30.000) e di euro 10.000 per le altre categorie di imprese;
    • viene estesa la possibilità di accesso al regime forfettario ai lavoratori dipendenti e pensionati che hanno anche un’attività in proprio a condizione che il loro reddito da lavoro dipendente o da pensione non superi i 30.000 euro;
    • viene previsto per le nuove start up un regime di particolare favore con l’aliquota che scende dall’attuale 10% al 5% applicabile per 5 anni (anziché 3 anni).

Sulla carta, ed effettuati i primi conteggi, il nuovo regime così strutturato sembrerebbe conveniente.

Vediamo adesso come proseguirà l’iter della Legge e se interverranno ulteriori modifiche.

E tu hai già deciso quando aprire la partita iva?

Carlotta Cabiati

Triestina d'adozione, maestra di sci, velista, commercialista e mamma, aiuto le mie clienti a sopravvivere senza incubi al mondo delle tasse, assistendole in maniera professionale e attraverso nuovi strumenti digitali e innovativi, anche a distanza. La mia esperienza riguarda la consulenza fiscale e societaria, ma mi occupo anche di docenze e di rapporti tra contribuente e Agenzia delle Entrate (contenziosi, assistenza in sede pre contenziosa, ecc.). Mi piace lavorare soprattutto con le donne, libere professioniste e freelance, dove in qualche modo rivedo me stessa. Passioni, interessi, famiglia e il sogno di avere una attività propria.

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20 thoughts on “Nuovo regime fiscale agevolato”

  1. Innanzitutto grazie per le buone notizie! Poi volevo chiedere una cosa, con “soglie di ricavi per l’accesso a tale regime” significa che per entrare in questo regime devo guadagnare più di 15 e meno di 30? E se guadagno meno di 15 ce n’è un altro?

    • Ciao Anna,
      non c’è un minimo guadagno, il limite è solo “verso l’alto” e quindi si intende “al massimo” 30.000 euro.
      Buona giornata
      Carlotta

  2. Buongiorno Carlotta, ho una domanda riguardo queste novità del 2016: verranno applicate anche a chi ha già partita iva? O chi ha aperto in regime dei minimi a fine 2014 si tiene tutte le agevolazioni che c’erano in quella data? Ti ringrazio in anticipo e ti auguro una buona giornata!

    • Stefania ciao, purtroppo nel decreto di legge non è scritto.
      Ritengo che chi ha già partita iva in regime ordinario possa, avendo i requisiti, rientrare nel nuovo regime. Mentre chi ha aperto p.iva nel 2014 con regime dei minimi dovrebbe poter utilizzare quel regime fino a decorrenza del quinquennio. Ciao!

  3. A me interessava sapere se verranno applicate anche a chi ha un contratto di lavoro dipendente e decide di provare ad aprire partita iva. Grazie!

    • Ciao!
      Come ho scritto a Stefania era rimasta una versione superata dell’articolo. Ora trovi anche il punto relativo a chi apre partita iva e ha un lavoro dipendente.
      Se la legge verrà approvata così il reddito complessivo non deve superare i 30.000 euro.
      Carlotta

  4. Uhm… sfugge qualcosa a me o il 1° e 2° punto dell’ultimo elenco dicono praticamente la stessa cosa?
    Per il resto… Carlotta, ci sentiamo presto! 😉

  5. Non ho chiaro un aspetto per me fondamentale: io possiedo una partita IVA aperta nel 2012 nel vecchio regime dei minimi: dal 2016 potrei convertire la mia partita iva passando al regime dei forfettari? (Il mio reddito non supera i 30.000 euro)

    • Ciao Dario,
      teoricamente se avrai i requisiti dovrebbe essere possibile accedervi, oppure concludere il tuo quinquennio con il regime dei minimi.
      Buona serata

  6. Ciao Carlotta, grazie tutto chiaro. Solo una domanda: mi puoi illuminare sui criteri in base ai quali si definisce una Start Up, ovvero cosa fa di un libero professionista una start up?

  7. Ciao Carlotta, io sono in fase decisionale…dovrei aprire a breve la partita iva, cosa consigli di fare? Aspettare e vedere che succede? Che confusione!
    Grazie

    • Ciao Elisa,
      dipende molto dal tuo caso specifico e da come sarà la legge di stabilità in versione definitiva.
      Se hai piacere sentiamoci.
      A presto
      Carlotta

  8. salve, sono in crisi, non riesco a chiarirmi un dubbio: chi è anche dipendente, deve rientrare nelle 20.ooo€ complessive che erano state precedentemente indicate o questo limite è stato modificato?

  9. Buongiorno Carlotta,
    mi confermi che ad oggi sono stati confermati tutti i presupposti che hai presentato nel tuo articolo? in particolare, a me interessa “sapere” se il limite del reddito da lavoro dipendente è di 30.000 (sul sito dell’Agenzia delle Entrate è 20.000 €) e se ci sono limitazioni/esclusioni per chi aveva già aperto PI con il regime dei minimi, ne era uscito per raggiunti limiti di età e adesso vorrebbe riaprirla!
    Grazie mille!

    • Ciao Elena,
      si, è stato confermato il limite di euro 30.000 quale importo massimo di reddito da lavoro dipendente compatibile con una partita iva in regime forfetario.
      A presto
      Carlotta

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