Siamo – quasi – tutte già tornate ai posti di comando, e, cariche di nostri buoni propositi per l’anno nuovo (eh sì, inutile girarci attorno: per le cpiubiers settembre è il Capodanno che conta!), ci siamo ritrovate come tutti i mesi a ciarlare su Twitter per la #CBchat di inizio stagione.
Il tema questa volta, tanto per cambiare, era un gigante: le paure da freelance. Quali sono? Come le combattiamo? Si parte, generose e agguerrite, pronte a metterci a nudo ma anche a farci una risata e a incoraggiarci a vicenda.
Si parte in quarta col domandone: di che cosa hai paura? E ce n’è per tutti i gusti: paura di deludere – te stessa e chi ha creduto in te – , di sbagliare e rovinare tutto, di non essere all’altezza, di non “esserci” abbastanza, di perdere i clienti. Anche un baldo giovinotto si palesa nel pollaio – rivelazione: anche i maschietti cbchattano, con grande e reciproca soddisfazione – e mette sul tavolo una di quelle paurone da novanta in cui siamo certe che anche tu ti riconoscerai:
Riuscirò a pagare tutte le tasse?! [la #CBchat è sempre bellissima] https://t.co/eq0lrpNq4W
— //Marco Stizioli// (@unemme) September 2, 2015
Non te l’aspettavi? In effetti il trend finora era stato legato a paure molto più emotive e personali, forse perché ci fa fatica, e ansia, dare voce a quei timori che non si acquietano con un semplice pat-pat. Anche le paure più pratiche però hanno un antidoto: lavorare sodo e – Marano docet – fare bene i conti! Ma la lista non finisce qui: c’è la paura di non raggiungere i propri obiettivi, di ammalarsi e interrompere il ciclo produttivo, di togliere troppo tempo a famiglie e affetti, che gli altri si accorgano che non siamo poi così brave, paura del confronto con la concorrenza e anche di annoiarsi. Ti sei riconosciuta in almeno quattro voci dell’elenco, ci scommetto. Perché, e questa ne è la dimostrazione, le cose che ti spaventano sono presenti nella vita di tutte le freelance. Non ti senti già un po’ meno sola? Del resto, come dice la saggia Valentina
@cpiub perchè siamo femmine e ci crescono convincendoci che abbiamo (e avremo) sempre qualcosa da dimostrare ? #CBchat — Valentina Masullo (@valefatina) September 2, 2015
Ma bando al momento lamentini, è ora di passare all’azione: e qui abbiamo chiesto alle nostre girls il loro antidoto preferito per smontare la paura e passare all’attacco, che, lo sai, è poi la cosa davvero importante. Coltivare l’autostima è la parola chiave, e non serve solo per la prova costume, ma anche quando vai a spulciare il portfolio della concorrenza e ti viene da pensare ma io non sarò mai brava così! Errore gravissimo, perché, come dice saggiamente Gioia:
.@MeetTheCohens è più facile se pensi che fai cose migliori quando smetti di fare confronti, altrimenti dopo Giotto smettevano tutti #cbchat
— Gioia Gottini (@Gioiacoach) September 2, 2015
Il che vuol dire, in questo periodo di iper-condivisione da social, saper calibrare quello che vedi e senti. Ricordarti quanto lavoro c’è dietro a immagini e video che sembrano casuali e spontanei, non avere l’ossessione di esserci sempre e comunque, cercare di essere te stessa e non solo la versione “riveduta e corretta” che secondo te tutti si aspettano di vedere.
Poi, se ci pensi bene, non è che il resto del mondo sia sempre lì col dito puntato a guardare quello che fai: spesso, se ne frega. Non ti senti già meglio? E se proprio c’è qualcuno che ti detesta, consolati, la statistica è dalla tua: è impossibile piacere a tutti, soprattutto quando scegli di avere una visibilità maggiore.
Secondo me dimentichiamo che non siamo sempre nei pensieri degli altri: troppa paura #CBchat
— Daniela Scapoli (@nara_yan) September 2, 2015
E capita anche, a volte, che le paure si avverino: fai il passo falso, commetti l’errore, sbagli. Santo cielo, e adesso? Beh, è facile. Ricominci. Ti alzi in piedi, spolveri le braghette, controlli l’entità delle ferite e aggiusti il tiro. Potresti anche renderti conto che la paura di quello scivolone era molto peggiore di quello che poi è stata la caduta. E che, anche se gli altri ti hanno vista, il loro giudizio non è poi così importante:
@incorporella certo! 5 min d lacrime, ulcera e tutto ciò che serve per dare sfogo a come ci si sente poi si va oltre @cpiub @piccolasicilia — Sara Rigon (@rgn_sr) September 2, 2015
Su una cosa ci siamo trovate tutte d’accordo: le possibilità sono infinite, se riesci a non perderti d’animo. Puoi provare altre strade, rifare i calcoli, aggiornarti. Ma quello che conta è andare avanti, anche se sei forse cresciuta in una mentalità che dava per scontata una vita lavorativa eterne e immutabile, scelta da subito e sempre identica. Ma come cantava 51 anni fa (ammazza!) un signore con la chitarra, i tempi stanno cambiando, anzi, guarda un po’, sono già cambiati: e tu – e noi – con loro. Del resto abbiamo deciso che i 40 sono i nuovi 30, hai voglia a evolverti ancora… Abbiamo chiesto alle partecipanti di farsi una promessa scaccia paura in diretta, come monito e incoraggiamento per il futuro. E devo dire che le promesse che si sono fatte le altre cpiubiers sono servite anche a me, a riprova del fatto che siamo tutte – davvero – ossessionate dagli stessi, stupidi fantasmi. Una su tutte
@cpiub Prometto di combattere la mia cronica inclinazione a sottovalutarmi, lavorando ogni giorno per costruire il futuro che voglio #CBchat — Eleonora (@e_leonora85) September 2, 2015
O anche
@cpiub Ascoltare la mia pancia. Il cervello ogni tanto sembra la sig.a Rottermeier 😛 #CBchat https://t.co/gzFoK0wATA — Cristiana Stradella (@Minnierip) September 2, 2015
E su questo direi che tocca a te: anche se non ce l’hai fatta a partecipare alla #CBchat perchè non provi a farti una promessa, e a scriverla nei commenti a questo post? Avere un monito pubblico magari ti aiuterà.
Le nostre chiacchierate su Twitter sono sempre il primo mercoledì del mese alle 9.30 di sera, e per partecipare basta usare l’hashtag #CBchat, anche senza menzionare direttamente il nostro account. Ti aspettiamo, tutte: siamo curiose di conoscerti e ascoltarti!
Prometto di non farmi venire l’ansia se per tre giorni nessun cliente mi chiama. 😉
Ottima idea! Brava Silvia!
grazie per questo resume! ..lo aspettavo impaziente :-), grazie siamo tutte bellissime!!
Belle belle in modo assurdo le cpiubiers <3
Ne ho davvero bisogno; ho dovuto dopo 25 anni cambiare laboratorio, ancora non c’è nulla di definitivo, e temo di non farcela. Mi incoraggia che se sbaglio, poi mi rialzo e proseguo e che se non va più questa attività, ne troverò un’altra.
Bravissima Chiara: la vita è lunga, larga e piena di possibilità <3 in bocca al lupo per tutto!
Sempre molto accoglienti e incoraggianti, grazie 🙂 Io prometto a me stessa di smettere di pensare che partner di progetto, clienti e il prossimo in generale siano tutti lì pronti a fregarmi. È un inquinamento mentale che non voglio più!
Prometto di non stare in ansia se per 3 giorni nessun cliente chiama, ma il 4° chiamo io…
Brava Maria Francesca, ma senza vocina tremula al telefono però 😉 un abbraccio grande!
So fare anche l’attrice, ma solo per il mio lavoro ; ))…anche a detta del mio teacher di public speaking!
Ma allora sei in una botte di ferro! Vai e stendili 🙂
Ottimo proposito: fare attenzione sì, ma lasciare le paranoie fuori dalla porta anche…<3 abbracci alla sola e unica McMusa!
Prometto di non avere più paura di quello che so fare. Grazie sorelle C+B!
Vai Cristina, facciamo la ola con i nostri pon-pon glitterati <3
Prometto di bandire la frase “tanto non ce la farò mai…” e di andare alla ricerca dell’autostima perduta.
Grazie cpiubers! 🙂
Prova a sostituirla con “Ma certo che posso farcela!”. Un bacio grande, Roby!
Prometto di permettere a me stessa di essere “me stessa” Grazie C+B!
Sei un pezzo unico, baby! <3