Ci sono delle volte, nella vita, in cui il nostro corpo, la nostra mente e le nostre emozioni sembrano non supportare le nostre ambizioni e non aiutarci nella realizzazione del business plan.
Questo capita quando ci ammaliamo prima di una prova importante, quando proviamo una paura talmente forte da paralizzare le nostre azioni e decisioni, quando ci manca il respiro e ci sentiamo come intrappolate nella vita che abbiamo scelto per noi.
Non importa quanto sia ottimo il business plan (e lo sarà grazie al nostro libro), il piano di conquista del mondo o quante risorse abbiamo a disposizione, ci sono volte in cui siamo noi l’ostacolo alla realizzazione dei nostri stessi sogni. Quando ci si sente bloccate si ha la tendenza a rimettere in discussione il lavoro che abbiamo fatto, il nostro progetto, il piano di sviluppo della nostra attività, tutto il business plan. Invece sarebbe meglio guardare verso di noi.
3 suggerimenti per allineare noi stesse al nostro business plan (e stare meglio)
Non temere il cambiamento
La paura non aiuta a fare passi avanti. Se sei paralizzata dalla paura e non prendi alcuna decisione di fatto non sei davvero ferma ma stai facendo dei passi indietro. Aspettare a realizzare il tuo business plan senza che ci sia una reale ragione per attendere significa perdere tempo: sì, anche perdere il tempo di sbagliare. Sbagliare è utile: porta nuova consapevolezza e maggior capacità di fare.
Le domande per gestire la paura: di cosa ho paura davvero? (di perdere i soldi, di non farcela, di fare una brutta figura, di non essere abbastanza brava?) Rispondi a questa domanda su un quaderno e poi prova a rifrasare al positivo e trasforma la paura in un piano di azione. Chiediti cioè cosa puoi fare per eliminare quella paura. Es. la frase. “Ho paura di fare una brutta figura durante la presentazione del mio progetto al cliente” diventa: “Che azioni posso fare per non fare brutta figura durante la presentazione?”. Scrivi tutto quello che ti viene in mente e mettilo nella tua to do list.
- Fiore di Bach per la paura: Mimulus, se alla paura del futuro si accompagna scarsa stima di sé: Larch.
- Mantra: per la paura: “Accolgo la paura e non mi paralizza, mi spinge a dare il meglio di me”.
Respirare per equilibrare corpo e mente
Osserva il tuo respiro mentre lavori cioè prenditi due minuti per ascoltare come respiri. Che tipo di respiro fai? Bloccato, veloce o ti sembra ti manchi aria?
Se ti sembra che il tuo respiro sia “normale” prova a fare due grandi respiri profondi buttando fuori tutta l’aria che hai nei polmoni. Come ti senti ora? Se ti senti più leggera, aperta, sbloccata, rilassata allora il tuo respiro in precedenza era bloccato, rigido, toracico o troppo veloce. Il respiro e il movimento del diaframma sono intimamente legati al livello di stress e alla tua performance, cioè alla capacità di dare il meglio, ogni giorno, per realizzarti e realizzare il tuo business plan. Un respiro fisiologicamente corretto aiuta a ridurre il livello di cortisolo, ormone dello stress, aiuta a pensare meglio e a non sentirsi sempre in affanno. Ne deriva una miglior capacità di portare a termine i compiti e facilità nel prendere decisioni lucide ed efficaci. Se il diaframma si muove correttamente con il respiro, inoltre, tutti gli organi interni adiacenti sono “massaggiati” dal diaframma stesso. Si riducono dolori addominali, mal di stomaco e dolori articolari e alla colonna vertebrale.
- Il compito: ogni sera, prima di dormire fai 30 (non 29, proprio 30) respiri profondi cercando, durante l’inspirazione di riempire la pancia di aria il più possibile e poi butta fuori tutta l’aria accumulata sgonfiando così la pancia.
Tutto è collegato
Piano fisico, mentale ed emotivo. Non funzioni a compartimenti stagni quindi è necessario che tu ti prenda cura di te in modo olistico = sotto tutti i punti di vista.
- Movimento: scegli l’attività che fa per te. Passeggiata, bicicletta, allenamento in casa, danza, lindy-hop, tai-chi, yoga, pilates qualsiasi cosa faccia stare bene il tuo corpo e i tuoi pensieri. Usa il movimento come valvola di sfogo ma anche come ricarica di energie da mettere nel tuo business plan.
- Pensieri. Secondo la fisica quantistica i pensieri “diventano cose” e quindi devi trattarli come tali. Scegli i “pensieri” giusti per realizzare il tuo progetto. Ogni mese scegli tre frasi positive e scrivile sull’agenda, sul desktop del PC (o scegli quelli di C+B), attacca un post-it alla bacheca appesa di fronte al tuo piano di lavoro. Fatti guidare nella giusta direzione.
- Cibo buono per davvero. Siamo ciò che mangiamo. Il cibo può essere la più potente medicina o forma di veleno. Mangiare bene significa stare bene e produrre ancora meglio. Se metti del buon carburante nel tuo corpo potrai fare più strada e ad una velocità maggiore – anche per realizzare il tuo business plan. Mangiare bene per lavorare meglio.
Liberati dell’abbiocco dopo pranzo con questi semplici cambiamenti: sostituisci la pasta bianca con pasta integrale o cereali integrali in chicco; inizia il pasto con una insalata o della verdura cruda; non portare a tavola latte e formaggi ogni giorno ma limitane il consumo ad una/due volte a settimana.
Articoli sempre molto interessanti e motivanti, un piccolo appunto, l’insalata all’inizio del pranzo è pessima dal punto di vista di igiene dell’alimentazione. Grazie degli ottimi consigli
Ciao ! grazie per il commento… felice di fornire una motivazione in più. Ti chiedo chiarimenti sull’insalata: mi spiegheresti perchè e/o la reazione biochimica? io infatti non sono d’accordo: prima del pasto la verdura cruda fornisce enzimi che aiutano il processo digestivo. Sconsiglio, invece, la frutta prima del pasto perchè potrebbe rallentare il processo digestivo. E’ poi vero che non siamo tutti uguali e ogni costituzione ha esigenze diverse che in un articolo non si possono trattare per ovvi motivi di spazio/modo/tempi. ciao!
Grazie Ambra per i consigli. A proposito del punto “Tutto è collegato” un’attività meravigliosa è la raccolta è l’utilizzo delle erbe spontanee che unisce movimento, pensiero e cibo. Tanto che per me è diventata una specializzazione e un lavoro: accompagnare le persone nel riconoscimento di questa meravigliosa e gratuita risorsa della natura. Riconoscere ed utilizzare è un percorso che per qualcuno è diventato proprio strumento di cura e guarigione. Se sei curiosa…Contattami! Silvia