Caro diario/2: ora sono in proprio

Caro diario,
ci sono, ho aperto la partita iva.

Insomma, non l’ho fatto proprio io in persona me medesima, sono andata dalla commercialista sant’Antonella e ha fatto tutto lei per me. Prima di scegliere sant’Antonella, avevo preso appuntamento per avviare le pratiche con un’altra commercialista. Avevo già ben individuato quale fosse il regime fiscale agevolato più adatto al mio caso. I primi di gennaio 2014 vado all’appuntamento bella carica come un’ape operaia e, invece, mi si squaglia il sorriso dalla faccia perché mi sento dire: “Quel regime lì al momento è congelato, bisogna vedere se lo riapprovano”. Panico: non posso assolutamente permettermi di aprire una partita iva ordinaria! Dubbio: mi par strano che l’abbiano tolto senza prevedere nulla in sostituzione. Soluzione: chiedo lumi all’Agenzia delle Entrate e ad un’altra commercialista (sant’Antonella, la bagnina che mi ha salvata dalla palude dello sgomento). Entrambi mi dicono che non è stato congelato proprio un cavolo. Risultato: mollo l’altra e mi affido a sant’Antonella la bagnina.

Lezione importante da scolpire a fuoco nella mente: affidarsi sì, fidarsi ciecamente no.

Quindi ora ho il mio bel numerino di partita iva, sono iscritta al registro delle imprese, ho la mia PEC (posta elettronica certificata), il mio INPS, il mio INAIL e ho versato tutti gli oboli a destra e a manca.

Cos’è cambiato? In apparenza, e anche un pochino nella sostanza, un bel niente di niente. Mi sento tale e quale a prima. Al di là dell’entusiasmo e delle belle intenzioni, mi accorgo che il passaggio da “sono in proprio” a “ragiono da persona in proprio” è lento e graduale.
Ho capito che, affinché avvenga il passaggio e per sentirmi le spalle coperte, ho bisogno di tenermi informata (la NON-Antonella docet).

Non vale studiare solo prima di lanciarsi, la formazione è un’attività continua.

Ad esempio, devo approfondire tutte quelle materie che finiscono in –ing e che ho sempre evitato come le bandierine nello slalom. Personal branding? Woooosh alla mia destra. Marketing? Frrrrzzzz alla mia sinistra. Business planning? Nascosto fuori pista dietro un pino. Social media managing? Capitombolo.
Ci sono libri sia in inglese che in italiano, corsi on-line e off-line, ci sono i consulenti e i professionisti, ci sono i racconti di chi ci è già passata e ovviamente C+B.
Riassumendo: c’è un sacco di roba, aiuto!

La scrivania "-ing" di Anna Pozzan
La scrivania “-ing” di Anna Pozzan

Allora ho fatto un planning (sempre –ing). Io! Miss Dove-ho-messo-gli-occhiali-ah-ce-li-ho-sul-naso!
Ho diviso le varie attività di formazione in piccoli step, li ho programmati spalmandoli lungo tutto il corso dell’anno, così posso fare una cosa alla volta ed essere sicura di portarla a termine. Per esempio:

  • scelgo uno, massimo due corsi a cui partecipare nei prossimi 12 mesi;
  • scelgo qualche libro da leggere (uno a trimestre);
  • coltivo e amplio la mia rete, per condividere dubbi ed approfondimenti (tutti i mesi);
  • spulcio siti e riviste di settore, scartando senza sensi di colpa ciò che non mi interessa o che è ancora troppo lontano per me (tutte le settimane);
  • individuo consulenti e professionisti che possono aiutarmi dove non arrivo da sola (in caso di bisogno).

Cavoli, mi sembra di essere di nuovo all’università!

Anna Pozzan

Cresciuta a pane e pennelli, oggi l’handmade non è solo una passione, ma anche il mio mestiere. Se non taglio il legno, lo dipingo, se non cucio un pupazzo, recupero una credenza. E ti spiego come fare. Perseguo con convinzione le mie dipendenze: il gelato, la radio, la fantasia. Vorrei assomigliare ad Uma Thurman in Kill Bill, invece sono più come Doraemon, soltanto che ho le dita.

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11 thoughts on “Caro diario/2: ora sono in proprio”

  1. Oh my God! Lunedì andrò dal commercialista per mettermi in proprio… Ho una paura matta!
    Voi di C+B siete fantastiche!

  2. in bocca al lupo ti ammiro da morire , anche io sono fanatica del hand made che purtroppo per il momento resta solo il mio hobby chissà che un giorno non diventi altro lo spero non sai quanto seguirò il tuo blog/sito perchè mi piace troppo buona domenica

  3. Ciao Anna!
    mi ritrovo un sacco nel tuo racconto, soprattutto nell’affermazione “affidarsi sì, fidarsi ciecamente no”. Di NON-Antonelle ce ne sono un sacco in giro, purtroppo!
    Confrontarsi è fondamentale e devo dire che scoprire piano piano altre persone che hanno intrapreso la mia stessa strada mi fa sentire un po’ più tranquilla.
    La mia formazione va a rilento ma procede! Anche capire dove cercare non è semplice! Consigli su libri interessanti e utili? 🙂
    In bocca al lupo!!
    Ilaria

  4. Hai proprio ragione!! Bisogna correre i rischio di fare qualche capitombolo ma tenersi sempre informati anche da soli. E per ogni tipo di professione da freelance ci sono variabili e buoni professionisti. Io preferisco quelli freschi freschi che si trovano anche qui 😉 Diffido un po’ dei testi in inglese, credo che la nostra esperienza qui faccia la differenza per la nuova generazione.
    Grazie per la tua esperienza <3
    un bacione!

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