Dopo 8 anni da dipendente, sto prendendo informazioni per avviare la mia attività creativa: sono alla ricerca di un locale piccolo, da amare con tutta me stessa, perché già so che ci passerò gran parte delle ore della mia giornata.
Attualmente mi occupo di grafica (più varie ed eventuali) perché sono l’unica dipendente in una piccola tipografia di paese: inviti, volantini, biglietti da visita, rilegature, fotocopie e cosette del genere.
Questo è quello che vorrei continuare a fare, aggiungendo una sezione da “party planner” alla mia attività: curo i dettagli di piccole feste casalinghe per me, parenti ed amici (non è mai stato un lavoro, fino ad ora), con attenzione quasi maniacale (ma dov’era Pinterest quando sistemavo nastrini in ordine cromatico su tovaglie di lino bianche?). Per non parlare di carta da regalo/ busta/ biglietto personalizzati per i regali da destinare ai miei cari.
Mi spaventano tutta questa burocrazia e le mille imposte da pagare, perché amici e parenti continuano a dirmi “Di questi tempi? Sei pazza! Le attività storiche chiudono e tu VUOI APRIRE?” E il mio compagno mi dice “Ma riprendi l’università, iscriviti a professioni sanitarie e realizza il tuo sogno di bambina… almeno avrai lo stipendio garantito”.
A chi potrei rivolgermi per sapere quali sono i costi per la gestione dell’attività, diciamo per i primi 12 mesi? Vorrei sapere se il mio capitale può bastare come investimento e non vorrei sforare, voglio concedermi un intero anno per provarci, senza dover dar conto a nessuno.
Cara lettrice, creativa alla ricerca di uno spazio,
innanzitutto benvenuta fra noi: ecco, accomodati, posso offrirti una tazza di caffè?
Hai lasciato questo commento sotto al post in cui ci domandavamo se il supporto dei nostri cari fosse davvero così necessario per portare avanti un lavoro in proprio. La domanda che ti (mi) poni alla fine è molto specifica, ed è per questo che ti rispondo subito: il modo migliore per sapere quante e quali spese ti troveresti ad affrontare nel momento in cui ti metti in proprio è prendere un appuntamento con un(a) commercialista, spiegare esattamente quello che hai in mente e fare tutte le domande possibili ed immaginabili.
Metti in conto che, per quanto si possa cercare di essere precise, ci sono alcuni variabili: per farti il primo esempio che mi viene in mente, trattandosi di un locale fisico, preventiva oltre all’affitto (e alle eventuali spese di agenzia, caparra etc.) anche una media ragionevole sulle utenze – luce, gas, telefonia – che, per le attività commerciali, sono più care che per uso privato; potresti volere un’assicurazione, sia a copertura di danni come furto e incendio che per tutela di terzi.
Un’altra voce importante è la tassa sui rifiuti, che varia da Comune a Comune; eventuali imposte sull’insegna: sono tutte cose che non sempre un commercialista sa con precisione, proprio perché sono variabili, e per le quali ti converrà andare direttamente in Comune.
Non so da che parte d’Italia tu ci scriva, ma spesso in Camera di Commercio puoi trovare anche informazioni legate alle nuove aperture: un’altra risorsa possono essere le associazioni di categoria.
Anche le spese bancarie possono variare, con un conto intestato ad una ditta: prendi informazioni anche lì.
La lista è molto lunga: oltre a tutto questo c’è tutta una serie di uscite legate all’allestimento, al materiale, ai macchinari che potrebbero servirti, alla pubblicità.
Un costo di fattibilità deve tenere conto di un sacco di voci, e va valutato caso per caso: questa risposta non può – e non vuole – essere esaustiva, ma spero che possa servirti per avere qualche spunto in più per compilare una lista di tutte le cose che devi chiedere al commercialista quando – finalmente! – l’avrai di fronte a te. E non dimenticare di chiedere anche quanto ti costerebbe la sua consulenza nel corso dell’anno: è davvero uno degli alleati più preziosi che puoi avere, per evitare di fare errori.
Il consiglio che mi sento di darti, anche se non me l’hai espressamente richiesto, è di cercare il confronto con le persone che ti stanno vicine, in cui hai fiducia e che stimi: ascoltare le loro preoccupazioni, andando oltre all’inevitabile frustrazione che certi inviti alla cautela possono causarti. Prova dimostrare loro che non hai intenzione di fare un salto nel buio, ma che stai cercando, con maturità e consapevolezza, la strada giusta da percorrere per dare concretezza al tuo sogno. Vedere che ti affianchi a professionisti e consulenti darà anche a loro la misura del tuo impegno, dimostrando che non stai solo seguendo un capriccio, ma stai valutando con attenzione se e quando il percorso professionale che desideri potrà avere inizio.
Allora, sei pronta a trovare la Commercialista dei tuoi sogni? La Burocrazia c’è, e lei è la sola che può darti una mano ad orientarti al suo interno.
Io intanto ti mando un abbraccio Caloroso e di Buon augurio!