Acquistare on line consapevolmente

Come acquistare on line per la tua attività professionale o d’impresa, consapevolmente.

Ti sarà sicuramente capitato di ricevere una telefonata dal tuo commercialista per avere chiarimenti in merito alla fattura di un articolo che hai comprato on line su un portale di e-commerce. Nella maggior parte dei casi, quando si compra on line, il fornitore è una società che non ha sede in Italia.

“Si tratta di un acquisto inerente la mia attività” gli avrai risposto, senza pensare al fatto che, essendoti registrata con il tuo account “privato”, il sito dal quale hai comprato, ti ha identificato come tale e, quindi, ti ha addebitato l’IVA.

Vediamo di capire, quindi, cosa devi fare PRIMA di effettuare un acquisto on line, ad esempio su Amazon, società con sede in Lussemburgo e registrata ai fini IVA in Italia.

Se sei intestatario di partita IVA italiana, devi per prima cosa registrare il tuo numero di Partita IVA sul portale, aprendo un nuovo account oppure modificando quello già in uso aggiungendo il numero di P.IVA.

Ti ricordo che, per poter effettuare acquisti intracomunitari, devi essere iscritto nel sistema VIES. Si tratta di una comunicazione gratuita che viene fatta solitamente in sede di inizio attività. Se hai dei dubbi puoi verificare la tua iscrizione direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate al servizio “Controllo delle partite iva comunitarie”. Nel caso in cui tu non sia iscritto chiedi al tuo commercialista di farlo, altrimenti non potrai effettuare acquisti o vendite con operatori europei.

Una volta effettuato l’acquisto, il sistema ti invierà automaticamente la fattura tenendo in considerazione la normativa in base alla tua residenza fiscale e, ai sensi della Direttiva Europea, tutti gli obblighi fiscali saranno a tuo carico.

Ricevuta la fattura, poi, dovrai auto-fatturarti in base al meccanismo del reverse charge.

In soldoni significa che Amazon ti invierà una fattura senza IVA, con l’indicazione dell’art. 17 DPR 633/1972, e tu dovrai emettere un’auto-fattura con l’indicazione dell’ammontare dell’IVA e questa dovrà essere annotata nel registro delle vendite e nel registro degli acquisti.

In aggiunta a tutto questo, poi, se il fornitore residente in UE non è identificato in Italia come Amazon, e i tuoi acquisti vengono spediti da un altro stato dell’UE all’Italia, sarai obbligato a presentare anche il modello INTRASTAT.

Attenzione! Se sei un contribuente minimo e acquisti da un fornitore intracomunitario sei obbligato a versare l’IVA relativa a questo acquisto entro il 16 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.

Nel caso in cui tu voglia invece acquistare contenuti digitali (ebook, app, mp3, cloud drive, ecc.), in base alla nuova normativa Europea di cui ho scritto qui, la società è obbligata ad applicare l’IVA in base al paese di residenza del cliente.

In conclusione, prima di fare un acquisto on line, verifica quali sono gli adempimenti obbligatori e valuta l’eventuale Convenienza a fare “la spesa” nella Boutique sotto casa.

Carlotta Cabiati

Triestina d'adozione, maestra di sci, velista, commercialista e mamma, aiuto le mie clienti a sopravvivere senza incubi al mondo delle tasse, assistendole in maniera professionale e attraverso nuovi strumenti digitali e innovativi, anche a distanza. La mia esperienza riguarda la consulenza fiscale e societaria, ma mi occupo anche di docenze e di rapporti tra contribuente e Agenzia delle Entrate (contenziosi, assistenza in sede pre contenziosa, ecc.). Mi piace lavorare soprattutto con le donne, libere professioniste e freelance, dove in qualche modo rivedo me stessa. Passioni, interessi, famiglia e il sogno di avere una attività propria.

Facebook | LinkedIn

5 thoughts on “Acquistare on line consapevolmente”

  1. Buongiorno Dott.ssa Cabiati, Le volevo chiedere un parere.
    Un soggetto impresa e-commerce in regime dei minimi ( iscritta al VIES) ha ricevuto una fattura con data 31/03/2015 da amazon services europe sarl con sede in Lussemburgo per commissioni venditore ed aliquota iva % 0,00 %. In calce la seguente dicitura:
    ” l’obbligazione IVA in questa operazione ricade sul compratore (ex art.44 della direttiva comunitaria 2006/112, Reverse charge ex art. 196 della direttiva Comunitaria 2006/112)”
    Come deve comportarsi(in considerazione che trattasi di minimo)? Ha Intregrato la fattura con iva al 22% versata entro il 16 aprile.
    Ora ai fini black list non deve fare nulla in quanto il Lussemburgo è uscito dalla lista mentre ai fini intrastat va comunicata oppure no?

    Saluti

  2. Buongiorno,
    Ai fini intrastat l’operazione non deve essere comunicata in quanto Amazon ha inviato i beni dalla sua sede italiana, pertanto non sussistono i requisiti che identificano una operazione come intracomunitaria, ossia il trasferimento da uno stato comunitario ad un altro.
    A presto
    Carlotta

  3. Buongiorno,
    ho una domanda a riguardo: se noi come azienda attiviamo un account commerciale Microsoft per sviluppatori Windows e Windows Phone (dunque un servizio online)… la fattura Microsoft (con sede in Irlanda) non dovrebbe essere senza IVA? Ce l’hanno fatturata con il 23% e la nostra amministrazione dice che non è corretto…
    Grazie!
    Antonietta

  4. Buongiorno Dottoressa,
    abbiamo acquistato una licenza Nitro Pro 10 da Cleverbridge di Colonia (una nota in calce riporta: cleverbridge AG è il venditore in questa transazione Brabanter Str. 2-4, 50674, Colonia, Germania)

    un’altro nota in calce riporta:
    Il destinatario del servizio è soggetto all’applicazione dell’IVA in base all’articolo 196 del EC Directive
    reverse charge mechanism. (Inversione contabile)

    per cui registriamo la fattura in reverse charge.

    il nostro dubbio è quindi e sul versante INTRA: dobbiamo presentare la dichiarazione oppure no?
    ringrazio anticipatamente per il tempo che vorrà dedicarci.

    Cordiali saluti
    Randi Dario

Comments are closed.