Investire economicamente nel sito: mi serve o no?

Sito: cosa valutare prima di investire

Prima di tutto: grazie per questa opportunità.

Ma tu chi sei? Una fatina buona mandata dal web in soccorso di gente come me che di digital non capisce granché ma ha voglia di tirarci fuori qualcosa di bello? Grazie di esistere!

Passo al mio grande dubbio: ho creato da sola il mio sito. L’ho impostato graficamente e ho registrato il dominio. Sono molto fiera del prodotto finale, perché mi sembra che, con un investimento totale di € 20, riesca a tener testa a blog molto più sofisticati, fatti da gente che di digital ne capisce (io ho imparato l’ABC a forza di intuito, testardaggine e tutorial).
Sono convinta che “content is king” e che se i contenuti sono buoni, i lettori arrivano e i potenziali partner si accorgono di te. Questo anche se la grafica e la struttura non sono fighe, se l’indirizzo email non è quello del sito ma è quello di gmail e se il SEO non è messo a punto.
Il mio modello è nonsolomamma.it: grafica orrida ma contenuti forti e di conseguenza una valanga di lettori (è pur vero che il blog esiste dal 2006, quando la concorrenza non era così spietata).
La mia sfida è investire il minimo indispensabile in termini economici e vedere se riesco ad ottenere visibilità e lettori.
Ora chiedo a te: sono una romanticona idealista oppure credo in cose sensate?

Grazie in anticipo per la risposta!!
xx

Ciao tesoro!

Se per fatina intendi qualcuno che assomiglia più a Fauna, Flora e Serenella che non a Trilly, eccomi! A parte gli scherzi, grazie a te di averci scritto, e ti lancio subito subito un abbraccio di benvenuto.

La domanda che mi fai contempla una doppia risposta.

Da un lato, concordo al 100% con te sul fatto che i contenuti debbano essere buoni. Puoi avere il sito più figo del mondo, ma se non hai niente da dire nessuno ti leggerà.

Sul fatto che in assoluto non serva investire in grafica, SEO e accorgimenti più professionali, non posso essere d’accordo, o meglio: dipende.

Fondamentalmente, dipende da chi vuoi raggiungere attraverso il tuo sito.

Il sito è la tua faccia quando sei dall’altra parte del monitor: prova a pensare alla differenza che fa essere truccata e agghindata quando devi andare ad agganciare un cliente o un datore di lavoro, o, al contrario, quando vai a berti un tè a casa di un’amica. All’appuntamento di lavoro non andresti mai in tuta, a chiacchierare del più e del meno sul divano della tua BFF anche sì. Allo stesso modo, magari per un colloquio investi in un vestito nuovo o una seduta dal parrucchiere, sapendo che sono soldi ben spesi.

Ecco, in questo senso la domanda più importante è: il mio sito mi serve per vendere un prodotto che ho creato, o solo per fare rete, e fare quattro chiacchiere virtuali con nuove amiche?

Il sito di Elastimamma, a cui fai riferimento, nasce come blog personale, e, in buona misura, continua ad essere solo quello: un posto per raccontarsi e confrontarsi con chi legge. Tant’è che, tolti i link ai suoi libri – che rimandano ad altri siti, e non ad uno shop interno – non trovi nulla in vendita.

Il tuo sito va benissimo se ti serve come uno spazio personale in cui parlare di te ed incuriosire le lettrici. In questo senso, mi pare che tu abbia coniugato la tua anima romantica con la santa pratica del do it yourself con un ottimo risultato.

Se però i tuoi progetti futuri includono un’operazione su più larga scala, e hai un’idea segreta che coccoli e che vorresti prima o poi mettere in pratica per monetizzare (termine bruttino ma realistico) il tuo blog, in quel caso ti converrà pensare di investire qualcosa di più a livello economico e la prossima settimana ti risponderà in merito Francesca, Digital Doula e mamma di C+B.

Insomma, se per ora la sola cosa che ti sta davvero a cuore è farti leggere, continua così: la strada è quella giusta! Nel momento in cui però desidererai fare il salto, prova a rivedere i tuoi presupposti. Un sito non è un monolite. Cambia insieme a te, alle tue priorità e alla tua mission: se e quando sarà ora, è probabile che tu ti trovi a valutare qualcosa di diverso.

Ma sono sicura che con la Curiosità e la Buona volontà che ti contraddistinguono questo non sarà un problema!

Baci, abbracci e arcobaleni!

La posta di Bea

 

Beatrina Incorporella

Girl in progress, ancora, da sempre. L'unica costante della mia vita sono lettura e scrittura: da dieci anni sono una libraia, da almeno trenta una lettrice. Scrivo per dimenticare (e per ricordare), un po' sul serio e un po' per ridere. Sono bionda per vocazione, torinese di nascita, ironica per autoconservazione.

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