
Ciao C+B
Sono Federica e sono disperata: non credo più in quello che faccio e vorrei fare.
Da aprile sono ufficialmente tornata disoccupata dopo 6 mesi di maternità facoltativa presi per allontanarmi da un posto di lavoro ormai insopportabile. Ho lavorato negli ultimi tre anni da un calzolaio imparando il mestiere dell’orlatrice e ho imparato a riparare di tutto. Cinturini delle scarpe, cerniere, borse, valigie, portafogli…insomma riparo di tutto e ho imparato anche a produrne ex novo, artigianalmente.
In più creo e produco oggettistica in legno, da casette per uccellini a testate da letto per bambini, parole e lettere in legno decorate e personalizzate a richiesta: come potete capire sono piena di idee e di manualità.
Ho deciso licenziandomi di non farmi più mettere i piedi in testa da datori di lavoro che mi sfruttavano.
Ho deciso di provare a lavorare in casa. Una sarta mi dà da lavorare ma se devo essere sincera tutto questo non mi stipendia.
Tra un po’ la sarta chiuderà il negozio e mi ha chiesto di rilevarlo: ovviamente io mi metterei a fare quello che so fare, non la sarta vera e propria. Molta gente mi conosce già ma ho paura di pagare un affitto e le varie tasse e inps. Vorrei mettermi in regola un giorno in casa ma prima devo essere sicura di guadagnare abbastanza per pagare tutto. Maggio è stata l’ultima busta paga che ho ricevuto e ora mi ritrovo senza soldi con un compagno che fa il muratore come indipendente e una figlia di tre anni.
Ho paura. Paura di non farcela. Non ho soldi da investire in un’attività.
Non ho mai voluto diventare ricca ma fare del mio ingegno un lavoro che mi faccia guadagnare almeno uno stipendio base per mantenermi , sì! Ho ancora mia madre che ci aiuta quando serve, e una casa, sua, dove abitare senza mutuo.
L’8 giugno avrò per la prima volta l’occasione di farmi vedere alla fiera di paese con una bancarella di prodotti fatti da me…ho paura di non vendere niente, di non essere notata.
Ho paura di ammettere che non ce la faccio, che non ho le palle per buttarmi e di tornare a far domanda in ceramica o chissà dove. Ho 39 anni.Vorrei fare il secondo figlio e dopo anni di km per lavoro sono stanca e vorrei fare qualcosa di mio. Non ho i soldi neanche per farmi un sito.
Insomma sono delusa da me stessa.
Aiuto.
Cara Federica,
ti abbracciamo molto forte, e il primissimo consiglio che voglio darti è quello di non mettere in dubbio te stessa, soprattutto in un momento così delicato. Le circostanze esterne non devono e non possono pesarti addosso come una colpa!
La situazione in cui ti trovi è ahimè molto, molto comune: prendi questi dato oggettivo per ridimensionare, almeno, la tua tristezza e la tua frustrazione.
Se non hai soldi da investire, Federica, cara, è presto detto quello che devi fare, ovvero non devi fare: evita di aprire un’attività. Tu sai che noi promuoviamo sempre questo genere di iniziative, ma non quando sono un salto nel vuoto: il rischio di contrarre debiti davvero alti in breve tempo è molto reale, lo so per esperienza, ed è una cosa che – quella sì – può davvero rovinarti la vita in maniera pesante.
Non ti sto dicendo di rinunciare al tuo sogno: tra l’altro, il fatto che tu sia capace di fare lavoro anche meno creativi ma più pratici (riparare borse, portafogli, cerniere) mi sembra un ottimo punto di partenza. Prima di tornare a fare domanda per un lavoro in un ambito che già sai che non ti piace, perché non provi a cercare qualcosa nei laboratori artigianali, o a proporti come riparatrice alle pelletterie – magari di lusso? Chi possiede una borsa o un paio di scarpe su cui ha investito parecchio cercherà di riparare più che di sostituire, e avere una persona di fiducia che lavora con cura e attenzione è un raro caso di win-win-win: vinci tu che fai il lavoro, il negozio che offre un servizio e la cliente che ha la sua borsa preferita rimessa a nuovo in maniera impeccabile!
Un part time può aiutarti, se ti prendi l’impegno di portare avanti la tua attività più creativa in parallelo, come hobbista o con ritenuta d’acconto. E non è detto che, lavorandoci, da qui a un anno le cose per te non siano cambiate e tu possa trovarti nelle condizioni di aprire un piccolo laboratorio tutto tuo, o, perché no, magari avrai trovato qualcuno con cui fare una partnership e lavorare insieme dividendo le spese!
So che ti costa fatica, tesoro, credimi. Perché non stai chiedendo la luna, eppure tutto ti sembra remare contro. E vorresti una soddisfazione più immediata e soddisfacente, ma, ahimè, a volte le cose hanno bisogno di più tempo per germogliare in maniera sana. I salti nel vuoto vanno bene se sai di avere le spalle – molto – coperte.
Per il momento, il mio consiglio è di fare piccoli passi nella direzione giusta, senza dimenticarla, ma con i piedi ben saldi per terra. E non è detto che, nel frattempo, tu non possa trovare un lavoro che, anche se non è quello dei tuoi sogni, ti dà la possibilità di mettere le basi per un futuro più simile a quello che hai sempre desiderato.
Con Calma e soprattutto senza Buttarti giù!
Abbracci enormi da tutta la redazione!
C’è qualcosa di cui vorresti parlare con noi? Hai bisogno di incoraggiamento e amore? Scrivi a lapostadeilettori@cpiub.com! Questo spazio è pensato apposta per te!
In bocca al lupo, Federica!
Federica … un abbraccio fortissimo!
Siamo in tante a capirti … non sai quanto anche io mi senta sola e scoraggiata … coraggio!
Posso chiederti dove abiti?
Io a Como, se siamo vicine e ti va di fare due chiacchiere, parlare di “Creatività e Budget” … io ci sono 🙂 non sono un’esperta, ma sono ugualmente disperata e ottimista!
In bocca al lupo 🙂
Elisa.
“prima devo essere sicura di guadagnare abbastanza per pagare tutto”
Questa frase tormenta tantissime persone e blocca tante dall’iniziare il lavoro dei loro sogni. Purtroppo non potrai MAI essere sicura di guadagnare abbastanza per pagare tutto. Anche con un capitale iniziale a tua disposizione, aprire un’attività significa fare una scommessa e correre dei rischi. E’ comunque un salto nel vuoto. Ti scongiuro, non sprecare la tua vita aspettando che sia il momento giusto, va bene procedere per piccoli passi, ma datti un obiettivo e una scadenza, fai un piano d’azione e seguilo passo passo con coraggio!
Ti abbraccio
Claudia
accidenti, ma quello che sa fare, le riparazioni di pelletteria, io credo che al giorno d’oggi sia un ottima possibilità. certo non è facile. ma secondo me non è male come punto di partenza.
Prima di tutto un abbraccio a Federica e chi si sente come lei (me compresa, certi giorni).
Concordo sul fatto di cominciare in piccolo e lentamente, ma di cominciare.
Le prime soddisfazioni, per quanto piccole, saranno combustibile da bruciare per andare avanti.
Solo tu puoi sapere cosa sei in grado di fare oggi, ma qualsiasi cosa sia, puoi cominciare a farla 🙂 Forse non è necessario rilevare un vero negozio con tutte le spese che comporta, forse non è necessario creare un sito subito (magari un blog?).
Pensa alla cosa più semplice da cui puoi partire, e prova.
Nel frattempo, cercare un lavoretto part-time che ti tenga su, non è affatto una cattiva idea.
A volte magari ti prenderà lo sconforto, perché dovrai cercare di coltivare ciò che ami negli scampoli di tempo, perché ti sembrerà tutto difficilissimo, perché le energie per tutto saranno sempre troppo poche.
Però ricordati di premiarti per ogni passo avanti e di giudicarti non tanto per dove arrivi, ma per quanta strada fai 🙂
A tal proposito faccio una proposta: e se su C+B ci fosse una rubrica con i racconti di chi pensava di non farcela e poi ce l’ha fatta? Di chi stava per mollare e poi ha tenuto duro (o ha avuto un’altra idea – ha aggiustato il tiro – ci ha provato una seconda volta) ed è contenta? Non so voi, ma a me leggere storie così piacerebbe un sacco.
Perché in effetti a me aiuta anche ricordarmi che dagli sbagli si impara, che ci vuole pazienza, che quasi nessuna scelta è irreversibile, che se qualcosa non funziona posso fare qualcos’altro. Non è tutto bianco o nero.
Scusate la lunghezza, mi sono fatta un po’ prendere la mano ma è un tema che sento molto mio 🙂
In bocca al lupo a Federica! E a tutte noi 🙂
Mi emoziona sempre vedervi tutte qui, a supportarvi l’una con l’altra e a condividere i vostri pensieri e le vostre esperienze. Siete bellissime, fanciulline cpiubine del mio cuore! <3
Mi rattrista leggere di qualcuno che si sente così affranto e ti auguro di risollevarti il prima possibile.
Nel frattempo posso darti un minuscolissimo consiglio: hai scritto che non hai i soldi per farti un sito, ma allora perchè non cominci con una pagina pubblica di facebook? E’ gratuita e si basa soprattutto sul passaparola (di amici che hanno testato le tua abilità). Può essere un piccolo modo per ricominciare a guadagnare qualcosa…
Auguri di cuore
Sembra quasi di leggere la mia situazione… coraggio, anche se sembra non riuscire a venirne fuori. Io prendo forza dalla mia famiglia, che comprende un bimbo di tre anni… un bacio
Fede siqmo tutte con te, le paure che ci hai espresso sono le stesse di tante altre donne che come te vogliono ma non hanno il coraggio di fare quel salto ( me compresa). Quello che sai fare e’ tanto, il consiglio che ti ha dato la redazione è giustissimo. Prova a cercar lavoro o a farti conoscere prima, poi piani piano magari puoi pensarr di metterti in proprio. Un grande in bocca al lupo! !
Federica, capisco il tuo stato d’animo e come le altre prima di me, ti dico: non abbatterti! La situazione non è semplice e il periodaccio non aiuta, ma ci sono sempre delle alternative e delle possibilità. Tu hai un mestiere e la determinazione, ora, grazie ai buoni consigli che ti sono stati dati, puoi metterli a frutto come meglio credi. Coraggio!
Concordo con la risposta di Beatrice, molto saggia e realista e con l’affetto ed il sostegno delle altre ragazze a Federica. Io ho iniziato a 18 anni a lavorare da sola come creativa, sapevo fare tante cose “con le mani” ed avevo anche vinto alcuni concorsi di poesia, la creatività era davvero il mio mestiere. Non è stato facile, i luoghi dove vendere senza essere considerati abusivi e multati, erano pochissimi, ma eravamo pochi anche noi creativi rispetto ad ora, e ci distinguevamo l’uno dall’altro per le diverse creazioni, così “ci si poteva vivere” anche se spesso con molta fatica e molto spirito di adattamento, quello che ci faceva continuare erano passione e tenacia, una sorta di testardaggine e convinzione di “fare la cosa giusta” per noi. Ora però, con le centinaia di mercatini per creativi che nascono ogni giorno, anche se c’è molta più concorrenza, ci sono molte più opportunità. Suggerirei a Federica di provare tutte le strade indicate da Beatrice e dalle altre amiche, così da “avere le spalle coperte”. Mi spiego, io ho sempre fatto la creativa, ma se un periodo andava malino, cercavo lavoro occasionale come barista al mare per 2/3 mesi, oppure facevo un mese in campagna nella raccolta frutta o allo zuccherificio, così da arrotondare e farmi un piccolo risparmio “di sicurezza” per non lasciare mai quello che sentivo come il mio effettivo lavoro/missione che è quello dell’artista creativa con l’hobby della poesia. Poi per 10 anni ho gestito e organizzato con la mia associazione culturale, tanti mercatini per creativi con grandi soddisfazioni. E anche l’associazione potrebbe essere un modo di lavorare assieme ad altre creative di fiducia per non sentirsi sole e mettere le spese in comune oltre che partecipare a mercatini in un gruppo di creative. Per noi è stata esperienza molto positiva. Un abbraccio di cuore a Federica che mi ha ricordato me da giovane anche nelle difficoltà e scoramenti, se hai bisogno di me per info/suggerimenti contaci. Auguri!!!
Ciao Federica,
ho letto le tua parole con gli occhi lucidi, sono le stesse emozioni che proprio oggi sento più forti … io sto lavorando da casa, ci sono momenti in cui il lavoro ti cerca da solo e questo ti dà l’energia giusta e la carica, poi ci sono momenti di stasi in cui rimetti tutto in discussione, le scadenze e le tasse le devi pagare, pensi se l’ immagine e il marketing sono giusti … il target… sopratutto all’inizio quando non hai ancora la giusta esperienza che arriverà solo con il tempo e qualche cantonata presa … in quei momenti cominci a dubitare delle tue scelte e quando lavori da sola non hai nessuno che ti sostenga, questo sito è davvero un angolo sicuro e affettuoso dove rifugiarsi e sentirmi meno sole, e ricevere tanti consigli da punti di vista diversi … non sentirti sola siamo in tante e l’unione fa la forza!! un abbraccio!!