Home office a misura di imprenditrice creativa

Meglio home office o coworking? Questo è l’eterno dilemma dell’imprenditrice creativa! Dopo avervi illustrato che si può lavorare in pigiama, è venuto il momento di provare a creare un home office che “faccia bene” a noi e al nostro lavoro. E non è necessario avere uno studio (però, se lo avete, tanto meglio), in realtà è sufficiente avere una postazione o, come la chiamiamo noi di C+B, un piano di lavoro.

Avere un piano di lavoro è come identificare un territorio e i suoi confini.

Quindi meglio che sia fisso ovvero che sia uno spazio ben identificato ed identificabile. Questo è utile per almeno tre motivi:

  1. per segnare l’area di “non disturbo-o quasi” da parte degli altri abitanti della casa;
  2. per incrementare concentrazione e produttività;
  3. soprattutto per riuscire a chiudere la giornata. Infatti avere un piano di lavoro fisso ci insegna a… uscire dall’ufficio. A fine giornata saremo più propensi a riordinare carte e strumenti del mestiere creando, così, il nostro rituale di “fine lavori”. Questo è un aspetto da non sottovalutare perché ammettiamolo: noi liberi professionisti ci facciamo spesso trascinare (dalla passione e dalla pecunia) e lavoriamo a oltranza.

Ora che abbiamo visto il “perché” vediamo il “come”.

Come creare un piano di lavoro attento al nostro benessere personale e professionale.

  • Il posto migliore per noi. Il luogo migliore non esiste (o forse sì ma non sempre è possibile rivoluzionare casa) quindi meglio essere pragmatici e provare a lavorare in ambienti diversi fino a che non troviamo
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    quell’angolino in cui la nostra concentrazione e creatività sono favorite. Sarebbe meglio evitare di lavorare in camera da letto, deputata al riposo, ma, se l’unico angolo libero è proprio lì, allora è obbligatorio ricordarsi di spegnere il pc prima di andare a letto, per dormire meglio.
  • Mai disperare: anche se lo spazio e il budget sono limitati, si può trovare una soluzione. (Un tavolo a ribalta da parete costa circa 40€ da Ikea).
  • La luce è importante. Soprattutto se lavoriamo al computer, sarebbe meglio non dare le spalle alla finestra per evitare riflessi sullo schermo. Se necessario, quindi, correggete la luce con una lampada da tavolo. Testa ed occhi ringrazieranno.
  • Attenti alla schiena. Se passiamo molte ora seduti, consiglio di investire nell’acquisto di una sedia ergonomica che dia sostegno alla schiena e, soprattutto, alla fascia lombare. Meglio se la sedia è regolabile anche in altezza e inclinazione.
  • Parola d’ordine: personalizzare! A meno che oggetti, immagini &co. non siano elemento di disturbo, il nostro spazio deve essere reso davvero nostro. Che sia una foto, un portadocumenti colorato, una piantina, mettiamo nel nostro “ufficio” un tocco di noi: il nostro piano di lavoro può e deve essere espressione di noi stesse.
  • Qualcosa in più: profumo d’ufficio. Creare un ambiente confortevole e intellettualmente stimolante è anche una questione di profumo. L’aromaterapia ci può aiutare molto: nella stagione primaverile consiglio l’olio essenziale di limone che in Aromaterapia è indicato per stimolare la concentrazione e allontanare la stanchezza.
  • Per chi vuole andare oltre: chi ha tanto spazio e risorse può seguire le regole del Feng-Shui.

Mentre scrivo, davanti a me campeggia una stampa di NY in tonalità seppia: guardo l’Empire State Building e ritrovo la creatività. Perché a volte bastano 6 euro.

Ricordati di inviarci la fotografia #hounpiano (di lavoro) sulla nostra pagina Facebook. Quello che è piaciuto di più diventerà la nostra cover FB per una settimana!

Ambra Caramatti

Scrivo e mi occupo di benessere naturale, alimentazione e movimento. Supporto chi lavora nel campo del benessere o delle discipline olistiche a trasformare la propria passione in un progetto concreto. Adoro sorridere, i gatti e gli Stati Uniti.

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