L’alfabeto dell’imprenditrice: B come Budget

Hai trovato un bravo commercialista e hai fatto un business plan a tua misura, ora è il momento di occuparsi del budget.

Cagnetto con sguardo perso: sarà colpa del budget?
Foto di André Spieker per Unsplash

No, dai, non guardarmi con quegli occhietti, non è niente di difficile; è solo un altro strumento per confrontarti realmente con i numeri e quindi con la possibilità di profitto (che te lo ricordo, è il fine ultimo di ogni attività).

Fare un budget vuol dire

  • individuare le spese fisse
  • individuare le spese variabili
  • individuare le spese inutili
  • darsi un tetto per ognuna di queste voci
  • rispettarlo

Per capire quali sono queste spese ti conviene prendere l’estratto conto della banca, della carta di credito e di Paypal: può essere che non tutte le spese siano scaricabili e forse non hai fattura di tutto, ecco perché ti consiglio questo approccio “riga per riga”.

Ho fatto questo controllo a fine dicembre 2013 e apriti cielo!

  • Decine di euro spesi per app che poi non uso e e-books che poi non leggo
  • Font-addiction: dovrei fare centinaia di siti per sfruttarli tutti
  • Abbonamenti a servizi online che neppure mi ricordavo di avere perché passati in automatico sulla carta di credito
  • Extra Candy Crush: no comment
  • Pacchetti internet e cellulare obsoleti, carissimi

A quel punto ho diviso le spese per macro-aree: software, hardware, elementi grafici, e-books, e-courses, tasse, commercialista, ecc…
Ho cercato di rinegoziare quelle fisse, ma obbligatorie, per risparmiare un po’ e mi sono data un tetto massimo per quelle variabili e inutili. Non le ho eliminate, perché la privazione non fa per me e mi deprime: quindi continuo a comprare e-books inutili ma tetto massimo 15 euro al mese.

Per anni ho tenuto il budget famigliare su Excel, ma quest’anno, per coinvolgere attivamente mio marito, ho deciso di provare You Need A Budget – YNAB – ovvero “Hai bisogno di un budget”.

Il programma, al momento solo in inglese, è disponibile per Mac, Windows e ci sono anche le app per i cellulari.

Ha moltissime funzioni, puoi anche fare la riconciliazione dei conti bancari, ma se vuoi farne un uso base, solo per capire quanto effettivamente spendete devi:

  1. aprire un budget

    Io ne ho uno unico, con una categoria apposta per la mia attività con tutte le sottocategorie di cui sopra

  2. mettere i tetti massimi per ogni voce di spesa all’interno del budget
  3. creare dei conti

    Conti bancari, paypal, contanti, come preferite voi

  4. registrare TUTTE le uscite nelle diverse voci di spesa
  5. registrare le entrate

YNAB Overview

 

Ci va un po’ a prendere confidenza, ma per fortuna puoi provare il programma gratuitamente per 34 giorni e seguire uno dei tanti webinar proposti per imparare ad usarlo nel modo migliore per le tue necessità.

Collegando il budget a Dropbox potrai aggiornarlo su più dispositivi e avere una situazione veritiera delle tue finanze, costantemente aggiornata.

Non fare lo struzzo! Sapere sempre come sei messe con i soldi è una delle regole fondamentali per non perderne!

Francesca Marano

Founder di C+B. Aiuto le sviluppatrici e gli sviluppatori a creare l’open web. Director of Engineering di XWP. In passato ho lavorato da Yoast, SiteGround e come freelance. Ho guidato due release di WordPress.org, 5.3, “Kirk” e 5.4, “Adderley“. Per intenderci, il software alla base di oltre il 40% del web. Insomma, sono brava in quello che faccio, ma resto approachable, come si dice in inglese. C+B è il mio "progetto di una vita", è nato per aiutare, divulgare e condividere, perché penso si debba essere generosi con le proprie competenze.

Sito | Twitter | Instagram | LinkedIn

5 thoughts on “L’alfabeto dell’imprenditrice: B come Budget”

  1. Ciao! YNAB è *fantastico*!
    Vorrei solo aggiungere che è possibile utilizzarlo anche in Linux, con wine.
    (YNAB mi fa affrontare le spese con una serenità che non ho mai avuto in tutta la mia vita, nemmeno quando guadagnavo molto più di ora :))

    Reply
    • Figo! Io non considero mai Linux, perché l’ho mollato tanti anni fa, quindi grazie per la info 😉

      Reply
  2. Accidentaccio. Io faccio parte del gruppo di quelle che ogni tanto si ricordano di controllare l’estratto conto… e svengono.
    Non so se prima o poi avrò la forza di tenere traccia di tutte le spese!

    Reply

Leave a Comment