Il titolo naturalmente è iperbolico, ma in tempi come questi (promessa solenne: nominerò “La Crisi” solo in casi di rarissima necessità. Anche a te dà l’orticaria che venga usata come giustificazione per tutto?), sono in tanti a credere che l’arte, la creatività, la letteratura siano qualcosa di superfluo, la prima rinuncia da fare e il campo in cui disinvestire subito, perché non produttivo.
L’esempio più clamoroso negli ultimi anni è stata la riforma della programmazione scolastica riguardante le materie umanistiche. La notizia rimbalzata da un sito all’altro qualche mese fa riguardava i tagli alle ore di Storia dell’arte, ma la riforma Gelmini in verità è già al quarto anno di attuazione… Si tratta certamente di un lungo e doloroso capitolo da aprire, insieme ad una riflessione, invece, sull’insegnamento della creatività che mi piacerebbe includere prossimamente in questa sezione. Non si impara se non ciò che è di concreta utilità, sembra essere il motto odierno: la domanda da porsi sarebbe “per cosa?”.
Ruotando la prospettiva, credo che sia capitata a molti, forse anche a te in qualche momento particolarmente buio, la sensazione di essere inutili per la società.
I medici salvano le vite, gli avvocati mettono in galera i delinquenti (o li tengono fuori, ma questa è un’altra storia), gli ingegneri progettano gli edifici in modo che non ci cadano sulla testa. Un artista, in fondo…che fa?
Ed ecco che entra in ballo questo post, dedicato a tutte le anime artistiche scoraggiate, perchè la verità è che, ehi, c’è spazio anche per noi!
Chi sulla situazione odierna ha uno sguardo un poco più lucido e lungimirante, come Lynda Gratton, docente alla London Business School e autrice di uno splendido saggio sul futuro del mondo del lavoro, si sta dando da fare proprio in questo momento per promuovere la creatività e anche la microimprenditoria come forze positive fondamentali. Nella seconda parte de “Il Salto”, infatti, si approda al cosiddetto Futuro Creattivo, lo scenario positivo del mondo del lavoro nel 2025, dopo lunghe pagine di necessario sconforto; naturalmente neppure la Gratton ha la sfera di cristallo per indovinare che cosa succederà, può solo fornire una serie di ipotesi dipendenti da alcune variabili (per esempio lo sviluppo tecnologico e demografico, la globalizzazione…) che l’autrice espone e discute nelle prime pagine.
Una delle storie create per rappresentare questo mondo positivo mette in scena, guarda caso, proprio due donne, madre e figlia, l’una sarta e l’altra creatrice di borse, che hanno saputo sfruttare a proprio vantaggio le possibilità offerte da questa era (una su tutte, la tecnologia, che ha abbattuto i confini dei mercati e può mettere in contatto mondi lontanissimi. Ebay vi dice nulla?) per trasformare una passione in lavoro redditizio.
Nel 2025 in tutto il mondo centinaia di milioni di persone lavorano come microimprenditori e si associano in quelli che sono stati definiti “ecosistemi”, associazioni di persone con una mentalità comune, riunite da un’idea. Saranno questi insiemi di microimprenditori, non le grandi aziende, ad avere un ruolo chiave nell’indirizzare il mercato.
Certo, ci sono delle scelte da compiere e dei cambiamenti importanti da pensare; proprio a uno di questi, cioè la capacità di investire risorse per diventare “maestri” (master in inglese) nel proprio settore, vorrei dedicare un po’ di spazio prossimamente. Le prospettive tuttavia, per noi che oggi lottiamo con le unghie e con i denti per trovare il nostro piccolo spazio nel mondo, non sono così necessariamente fosche, anzi!
Ancora non ti ho convinto fino in fondo?
Ecco un elenco di risorse per risollevarti l’umore e partire di buon passo con la programmazione del nuovo anno (stai programmando vero? Nel caso, corri a rileggere questo post e questo!):
– Le prime pagine de “Il Salto” da leggere gratuitamente (italiano)
– Neil Gaiman discute l’importanza della lettura e degli scrittori per il futuro dell’infanzia e del mondo (inglese)
– La scrittrice e artista Debbie Millman chiacchiera di vita creativa e coraggio (inglese)
– Il PIL della creatività (italiano)
– Il celebre discorso di Steve Jobs a Stanford (italiano e inglese)
Ti segnalo, infine, questo workshop che sembra la risposta perfetta, anche nel titolo, al post. Non l’ho frequentato di persona e in realtà si è già svolto, ma se ti interessa, chissà che non venga riproposto!
Ciao,
io non sono un’artista, ma volevo dire una cosa a tutte coloro che lo sono e che si chiedono se il loro lavoro sia utile al mondo… io non riesco a immaginare un mondo senza arte, o forse sì e mi sembra che sarebbe orribile!
In mezzo a tutte le brutture del mondo, l’arte è come un’ancora di salvezza che aiuta a dare senso, a non arrendersi alle bassezze umane, a vedere la bellezza nelle cose quotidiane.
Perciò, grazie a tutte voi, artiste. Il mondo sarebbe ben triste se non ci foste.
Grazie di cuore Giulia!
Anche io credo che dare spazio alle necessità dell’anima sia importante, ma è facile sentirsi in disarmonia rispetto ad un mondo dove spesso il mondo interiore viene negato…
Avevo proprio bisogno di una parola di conforto in questo momento. Ho scelto di iniziare un percorso nella creatività come imprenditrice di me stessa, la passione c’è {ed è tanta!}, ma lo sconforto ogni tanto si affaccia e mi farà bene confrontarmi con pensieri più esperti. Grazie Stella per tutte le risorse che hai linkato!
Buona giornata!
Carissima Cecilia,
sono felice di aver condiviso qualcosa di utile!
Coraggio e buon lavoro, se hai voglia di confrontarti e ti piacciono i percorsi un po’ psicologico-motivazionali, c’è un bel gruppo italiano che in questi giorni sta lavorando su The Desire Map, guidato da Gioia Gottini. Cercaci su FB! 😀
Cecilia, anche io ho iniziato da poco un percorso artistico come imprenditrice, ma in questi giorni l’ unica a crederci ancora è la mia mamma! santa donna … io sto iniziando a sentirmi inutile, non riesco a contribuire all’economia familiare, il mio compagno è in cassa integrazione e io mi sento in colpa perchè lui ogni giorno cerca lavoro mentre io vivo di sogni … è dura.
Nel 2025 speriamo che sia veramente un mondo migliore … ma in questi 11 anni pagare l’ affitto sarà complicato.
Tranquille ragazze, oggi va così, ma io sono famosa per la capacità di rialzarmi e vedere il lato positivo! Prometto che il prossimo commento sarà più ottimista!
Cara Elisa,
ti mando un abbraccio di conforto perchè anche per me sono tanti i momenti in cui mi dico: ma chi me lo fa fare? E’ giusto così, i momenti di crisi servono anche a rimettere a fuoco continuamente le cose.
Ma chi ce l’ha fatta è chi ha tenuto duro, nonostante tutto e tutti.
E noi teniamo duro! 🙂
E’ anche grazie ad articoli come questo che la creatività si tiene viva 🙂 grazie Stella! E grazie C+B per la costante ispirazione!
Grazie a te di essere passata e di tenere viva la comunità creativa 😀
Cara Stella, grazie! Hai iniziato menzionando medici avvocati edilizia.. Mentre loro compiono il loro compito – a volte, a volte, con molto coraggio – sarebbe così essenziale che la bellezza e la creatività e la manualità entrassero poderosamente negli ospedali nelle carceri nei quartieri disgraziati e ancora è ancora.. Qualcosa si sta muovendo ed è vero: no ai sensi di colpa, dobbiamo andare avanti…. Ok e’ durissima:))))!!!!!