Il piano prevede che, una volta alzate ed eventualmente portati i pupi al loro lavoro, si torni in una casa deserta, pulita ehm… e si cominci a lavorare secco fino alle 13. Pausa pranzo+cazzeggio sui socialnè e poi giù di nuovo a capo chino fino alle 17. Da lì in poi si dipanano aperitivi, shopping e cinema oppure circoli dei mini-lettori-calmi-e-senzienti, merende bio con gli amichetti e corse rigeneratrici su prati puliti e odorosi di fiori. Sì, ciao. Dobbiamo lavorare un po’ sulla sceneggiatura.
Non stiamo a fare distinzioni hai figli/non hai figli. Il caos è roba di tutti. E la rapida perdita di concentrazione di molti. Certo, se sulla tua scrivania di homeworker hai biglietti di teatro, cd di musica classica, inviti a vernissage, trucchi e libri, mentre io ho i Lego e il libro sonoro “I versi degli animali”, è solo il segno che difficilmente ci incontreremo negli stessi posti.
Non ci vuole un’esperta di Feng Shui per dimostrarci che se abbiamo la scrivania nel caos ne risente anche la nostra produttività. Ci facciamo distrarre anche dalla nostra ombra (quelle si chiamano ombre cinesi… ci giocherai dopo) e spesso non abbiamo metodo migliore se non quello di lavorare ininterrottamente fino alle ore piccole per recuperare tutte le pause-distrazione della giornata. Io sono la capobranco di questo movimento di deconcentrate. Lavorare da casa ha molti vantaggi, ma ci vuole metodo per non annaspare e poi definitivamente annegare.
Io sono una fan del granello di polvere che volteggia per aria. Mi perdo a guardarlo e penso agli affari miei. Salvo poi accorgermene quando son passati 10 minuti… ehm, 1 ora.
Ecco 10 cose da fare per mantenere la concentrazione e il ruolo di freelance homeworker, senza abdicare andando (o tornando?) a lavorare alle dipendenze di un “Super Mega Direttore Galattico“.
- Staccare il wifi e tutte le notifiche del computer.
- Tenere aperti solo i programmi utili. Veramente utili.
- Riordinare il desktop, virtuale e non.
- Girare per casa con block notes per segnare le grandi idee che giungono improvvise mentre si carica la lavatrice che ci guarda, sempre, minacciosa.
- Suddividere la “to do list” in un calendario visivo da attaccare al muro e spuntare regolarmente, a cose fatte.
- Prendere delle micro pause ogni volta che si finisce una parte di lavoro.
- Separare spazio-lavoro dallo spazio privato
- Appendere un cartello “non disturbare” alla porta della stanza
- Indossare le cuffie, isolandosi un po’ dal resto del mondo ascoltando una musica piacevole.
- Delegare le faccende domestiche ad altre persone. O almeno, dedicarcisi a “consegna-urgente” ultimata.
Ecco. Io nel 2014 vorrei riuscire a fare queste cose. O almeno alcune.
Vi vengono in mente altri consigli?
11. Far capire al compagno/marito che sì sei a casa, ma NON sei a casa!
Per evitare che la mattina uscendo ti ricordi che .. “visto che sei a casa, potresti ….”
Guarda cosa mi han mandato a fare, visto che tanto sono a casa…
https://cpiub.com/2013/10/la-passi-tu-laspirapolvere/
🙂
Hai colto nel segno…e mi hai dato l’idea per un buon proposito concreto per il nuovo anno lavorativo! (E forse diremo addio alle maratone notturne tappabuchi di inefficienza e foriere di persistenti occhiaie)
Se non ce la facciamo… C’è sempre il correttore x le occhiaie… 😉
Alleluja!