La comunicazione con i media è sempre più complessa e articolata. È fatta di relazioni che vanno costruite nel tempo e con cura.
Anche se i social la fanno da padroni, come vediamo quotidianamente, la prima base, e anche la principale, per chiunque voglia interfacciarsi con stampa, televisione e radio, è sempre e comunque il comunicato stampa: da lì non si scappa.
Ecco i punti essenziali di un comunicato stampa perfetto.
Crea la notiziabilità
La notizia c’è o non c’è? Se non c’è bisogna crearla, costruirla, renderla tale.
Un piccolo esempio: qualche anno fa un’amica organizzò un caffè nel suo laboratorio di ceramica. Era l’occasione per vendere i suoi prodotti, ma non solo: voleva parlare di un progetto cui partecipava, More Clay Less plastic. Un tema caldo e forte, l’uso e l’abuso della plastica, l’attenzione al pianeta, che può passare anche dall’uso di una tazzina di ceramica. Sempre. Ovviamente la notizia spaccò… ne parlarono femminili nazionali, non solo giornali locali.
Cura il titolo
È assodato: i giornalisti, e non solo loro, non leggono. Cerca allora di catturarli con un titolo interessante, che sia:
- Specifico. No: Inaugurazione dello showroom di via Pistoletto. Si: L’India, i suoi colori e le sue spezie nel nuovo showroom di via Pistoletto.
- Diretto e facile da capire
- Ottimizzato per i motori di ricerca e i social media
Fai attenzione al testo
Deve essere accurato e breve. Racconta subito ciò che è importante, l’essenza della notizia. Non sbrodolare, niente voli pindarici. Chi legge dovrà, fin dal primo paragrafo, ottenere tutte le informazioni più importanti, cioè:
- Che cosa sta accadendo?
- Chi è coinvolto?
- Quando?
- Dove?
- Perché è importante?
Attenzione alla grammatica, agli errori di ortografia, alla punteggiatura. Attenzione, attenzione, attenzione!
Inserisci un virgolettato
Dopo aver spiegato il nodo della notizia prova a inserire almeno una citazione forte da utilizzare. Perché si svolge quel corso, si inaugura quell’attività, quell’evento è così importante. La citazione deve aggiungere valore al testo.
Torniamo all’evento dello showroom. Dopo aver vissuto in India 8 anni, Olivia è rientrata a Milano, ha aperto uno spazio unico per thè: “L’india per me è un luogo magico, di contrasti potenti. Volevo portare nella mia città un po’ del colore, del profumo, della forza che quel Paese mi ha donato”.
Aggiungi informazioni chiare
Man mano che si compone il testo è possibile inserire informazioni: il luogo in cui si svolge l’evento, come si è arrivati a un determinato progetto, il ruolo delle persone coinvolte. Anche in questo caso: tutto ciò che si scrive deve aggiungere valore e colore il racconto. Niente rumore di sottofondo, solo chiarezza e onestà.
I giornalisti si lamentano continuamente di ricevere comunicati stampa che non sono chiari, non hanno senso o sono semplicemente irrilevanti.
Cerchiamo allora di essere onesti, per non perdere tempo e non far perdere tempo e chiediamoci:
- È chiaro ciò che sto scrivendo?
- È chiaro chi è coinvolto?
- Sto utilizzando troppe parole che non aggiungono valore?
- Un giornalista è in grado di capire immediatamente di cosa sto parlando?
- E soprattutto, può davvero interessare?
Usa la creatività
Se possibile, inserisci nel comunicato diversi tipi di supporto, che catturino l’attenzione e raccontino con immediatezza la notizia. Ad esempio:
- Foto: crea un link a una cartella su drive o dropbox, nominale, e se sono scattate da un fotografo citalo nei credits.
- Infografiche
- Video
- Grafici
Il lavoro si fa più complesso, è vero, ma sicuramente renderà la comunicazione più coinvolgente rispetto ai blocchi di testo.
Individua i giornalisti a cui inviarlo
È inutile inviare il comunicato stampa (CS) al mondo intero. Se ti occupi di moda, ad esempio, difficilmente chi scrive di automobili o salute ti prenderà in considerazione. Seleziona la tua nicchia.
All’interno di una redazione cerca di capire chi segue l’argomento che interessa a te.
Non usare frasi standard tristi, se non ridicole: “Si prega / con preghiera di dare massima diffusione alla notizia”. Ma pensa un po’… credevo mi mandassi il CS perché lo tenessi segreto!
Mensili, settimanali, quotidiani: muoviti per tempo
Valuta i tempi di invio. Per uscire su un mensile bisogna muoversi con due o tre mesi di anticipo. Su un settimanale almeno con quindici o venti giorni e su un quotidiano qualche giorno prima.
Tutto va calibrato, a tutti bisognerà telefonare per spiegare ciò che si vuole realizzare, ricordare l’invio del CS, capire se c’è l’interesse a far passare la notizia.
Insomma, come dicono alla settimana enigmistica “forse non tutti sanno che”: dietro qualunque articolo pubblicato c’è tanto lavoro.