Da varie conversazioni avute nei primi mesi dell’anno, ho potuto constatare quanto le presentazioni siano ancora vittime di un pregiudizio che le relega a una funzione accessoria. Sono invece un ottimo strumento per farsi riconoscere e scegliere in ambito business: vediamo come.
Una parte di me continua ad essere incredula se penso che alcune cifre, come suggerisce la BBC, indicano che “PowerPoint è installato su più di un miliardo di computer in tutto il mondo e che potrebbero esserci fino a 30 milioni di presentazioni create ogni giorno”. Questi dati rendono le presentazioni il secondo strumento di comunicazione professionale dopo le email, quindi perché non dedicarvi la giusta attenzione?
Dall’altra parte, mi metto nei panni di un piccolo brand che affronta un progetto di identità visiva minima: tra naming e payoff, logo, sito e social si è prosciugato il budget. Mi sento comunque di porre l’attenzione sul fatto che tante di noi freelance facciamo formazione, talk online e offline, o presentiamo report ai clienti, e lo faccio parafrasando un articolo di Nadia Panato: anche le slide sono un’occasione per parlare di noi e veicolare il nostro brand: non sprecarla.
Presentazioni sì o no?
La prima cosa è chiedersi se nella nostra professione abbiamo bisogno di slide e se queste sono uno strumento di lavoro vero e proprio. Se una parte del mio lavoro è fare formazione o partecipare a eventi come speaker la risposta è sì, le slide sono un mio strumento di lavoro. Le devo quindi trattare come tali.
Aggiornale
Sia nei contenuti (e questo lo do per scontato) sia nell’aspetto grafico, devono cioè parlare attraverso i trend visivi di oggi e non presentare un mondo vecchio di 10/20 anni. Le slide hanno un forte impatto sul pubblico: ti aiutano ad essere vista come una oratrice persuasiva, memorabile e attenta. Ti permettono di costruire una relazione di fiducia e virtuosa con chi ti sta di fronte.
Slide: facili da usare
Non importa quale strumento hai scelto di usare: lo devi governare (non deve essere lo strumento a governare te), per cui un minimo il software lo devi smanettare. Non esiste un software perfetto, ma quello che ti piace di più o più adatto ad alcune esigenze che puoi avere per il tuo lavoro. La condivisione con un team che lavora da remoto è un tema molto caldo in questo periodo.
Brand: parlano la tua voce unica?
Le slide sono portatrici di brand: devono divulgare la tua identità e parlare di te. Se fai formazione o talk pubblici devono:
- avere sempre il tuo logo, anche se usi il template di chi ha organizzato l’evento. Su dove posizionare il logo in una slide ho scritto un post;
- mantenere la palette cromatica e i caratteri tipografici di tutti gli altri strumenti di comunicazione (sito, social, company profile);
- avere delle forme coerenti alla tua identità visiva. Se hai una comunicazione che usa i cerchi utilizzali anche per le slide, evita i rettangoli. La riconoscibilità del nostro brand passa anche attraverso le presentazioni. Ti vedo in un evento, ti cerco online sui social, devo capire immediatamente che sei tu.
Nel caso in cui non usassi le slide come strumento di lavoro, magari fai corsi di yoga o di cucina online, utilizzale come strumento di follow-up. Laura Pezzuto lo scrive per la Rete al Femminile di Biella:
È buona norma lasciare le slide o una registrazione dell’evento una volta finito, soprattutto se si tratta di un evento a pagamento. Se la tua lezione è piaciuta, sicuramente i partecipanti vorranno farti domande, rimanere in contatto con te e magari diventare tuoi clienti.
Concordo con lei. Se non le proietti durante il tuo evento, crea una mini presentazione da inviare il giorno dopo con un contenuto extra: lo schema delle posizioni effettuate, una bibliografia sugli argomenti trattati, la ricetta o la storia degli ingredienti. Questo ti permetterà di mantenere un contatto, creare una relazione, instaurare un circolo virtuoso.
Scardinato il pregiudizio sulle slide cerchiamo di capire come posso progettarle in linea con la mia identità visiva.
Template sì o template no?
Se sono un piccolo brand potrei non avere le risorse per farmi progettare un template ad hoc o non averlo schedulato nelle priorità, mi accontento quindi delle solite tre slide. A forza di usarle e riusarle, probabilmente mi verranno a noia o – meglio – non riuscirò a farle crescere con me e a cambiare in base alle mie esigenze. Mi ritroverò così a scaricare i template gratuiti “che e a loro vengono le slide bellissime“. Occai. Parliamone.
Template sì se serve per farti riconoscere
Una volta che hai definito il perché hai bisogno di scaricare un template imponigli di lavorare per te e non per la casa di software che lo ha prodotto.
Nella fase di scelta valuta quanto sia coerente con la comunicazione che hai già in essere per evitare di doverlo stravolgere completamente cambiando font, colori e forme. Il template gratuito che rispecchia completamente la tua identità visiva sarà molto difficile da trovare, ma se ne scegli uno simile basta qualche piccolo accorgimento per fare al caso tuo.
Template assolutamente no quando…
…lo cambi per ogni evento, per ogni corso di formazione, per ogni incontro. Quando fai così muoiono le fatine. Le slide sono portatrici di identità, ricordi? E allora non perdere una buona occasione per essere riconosciuta. Quando cambi il sito internet, modifichi il logo, rinfreschi l’ufficio: trovi una strada che ti convince e per qualche tempo non lo tocchi più. La stessa sorte vale per le slide. Se a un corso mi proponi un template, all’evento ne porti un altro e il sito internet è tutto diverso, diventa difficile essere identificate. E riconosciute.
Template per slide: dove li trovo
Qui inserisco alcuni siti in cui puoi trovare dei template. Hanno tutti un modello Freemium. Personalmente uso questi siti come fonte d’ispirazione e dieta visiva, non ho mai acquistato template quindi non conosco il grado di difficoltà nel modificare le slide:
- Canva, vista la diffusione, è sicuramente facile da usare. Punta sul design, infatti i template sono molto accattivanti: può essere un buon punto di partenza se non hai esigenze complesse.
- Creative Market è un portale che vende grafiche, foto e font per vari media. Se ti iscrivi alla newsletter ogni lunedì arrivano 6 suggestioni creative gratis. Spesso hanno anche template per presentazioni PowerPoint, Keynote e Google Docs.
- Envato Elements ha un’ampia scelta per quanto concerne i template da modificare in PowerPoint, Keynote e Google Docs, ha un taglio particolarmente business e le grafiche sono meno accattivanti di Canva.
Iniziare a leggere le presentazioni come un vero e proprio strumento di brand e non come un accessorio ti permetterà di inserirle all’interno della tua strategia di comunicazione.
Se hai qualche esigenza di approfondimento o se vuoi un confronto o farmi un Ciao! scrivimi nei commenti, rispondo sempre.