Fare spazio: 5 passi per (ri)partire con il piede giusto

Tutte noi abbiamo sperimentato, almeno una volta nella nostra vita, come i luoghi influenzino il nostro umore. Un’esperienza soggettiva, vero, che è però supportata da solide basi scientifiche.

Numerose ricerche hanno dimostrato che forme, colori, materiali, ordine e pulizia possono contribuire a generare emozioni positive e senso di benessere.

Pensate invece alla frustrazione che ci assale quando siamo siamo di fretta, o dobbiamo ultimare un progetto, e ci troviamo a perdere tempo per cercare le cose o i documenti che ci servono, perché non li troviamo!  

La pausa estiva, o per lo meno il rallentamento fisiologico delle attività ad agosto, ci dà una grande opportunità per iniziare settembre con la mente fresca: fare spazio, non solo fisico ma anche mentale, per pensare, creare, lavorare!

Ecco allora 5 consigli molto pratici per liberarti degli oggetti inutili, fare ordine, organizzare e partire alla grande.

1. Stabilisci cosa è realmente importante e necessario

Se sei una collezionista seriale ti sembrerà un compito difficilissimo, ma il primo passo per fare spazio è quello di selezionare e catalogare oggetti e documenti. Questo ti aiuterà sia a ridefinire le tue priorità che a ricollegarti con i tuoi gusti, quelli di adesso, quelli che raccontano chi sei oggi e che ti rispecchiano. 

In questa fase entrano sempre in gioco “testa” e “pancia”, perché si sa, ci sono due tipi di oggetti: quelli che ci servono per il lavoro e quelli magari meno utili, ma che ci fanno stare bene. Il trucco è raggiungere il giusto equilibrio. Quindi domandati:

  • ti serve in vista o sulla scrivania, o è solo un impiccio?
  • l’hai mai usato negli ultimi mesi? Quante volte? Spesso?
  • lo consideri un ricordo? Piacevole o spiacevole?
  • funziona ancora o si tratta solamente di un soprammobile?
  • se si dovesse rompere, lo compreresti nuovamente?
  • lo conservi solamente perché un giorno potresti utilizzarlo?

Se risponderai onestamente a queste domande, capirai da sola cosa vale la pena di tenere vicino a te mentre lavori e cosa no. E poi ricorda: esattamente come pensieri inutili non aiutano la mente, uno spazio lavorativo occupato da oggetti inutilizzati riduce il flusso produttivo.

2. Ogni cosa al suo posto, e un posto per ogni cosa

Il secondo passo è organizzare gli spazi che hai a disposizione e riporre gli oggetti che hai deciso di tenere. Le cose che usi più spesso saranno a portata di mano, quelle che ti danno piacere nell’averle accanto saranno in vista ma senza intralciare, e così via.

Se hai dubbi puoi aiutarti con la regola del bersaglio: la conosci?

3. Le etichette, il tuo pilota automatico

Un altro trucco che uso spesso è quello di utilizzare le etichette: per i cassetti, i faldoni, le cartelline trasparenti che contengono i documenti, i quaderni di appunti (i miei sono tutti uguali, uno per cliente): ritrovare le cose che hai riposto sarà velocissimo!

Così gli sprechi di tempo si ridurranno al minimo e tu puoi concentrarti solo sul tuo lavoro.

4. A fine progetto, festeggia e volta pagina!

Fai subito ordine quando concludi un progetto, liberati di quello che non serve più. Versioni superate o documenti in bozza, getta tutto nella carta oppure nel distruggi-documenti.

Quello che deve essere conservato, invece, archivialo per argomento e catalogalo per anno, ad esempio. Sarà un bel modo per voltare pagina e lasciare spazio per nuovi lavori.

5. Mantieni l’ordine raggiunto

Ora che ti sei liberata del superfluo, hai fatto ordine e trovato un posto per ogni cosa, non resta che mantenere i risultati raggiunti. Bastano 5 minuti al giorno, alla fine della giornata, per liberare il tuo posto di lavoro da tutto ciò che non ti servirà la mattina successiva.

In poco tempo diventerà un’abitudine, e alla mattina cominciare con la scrivania sgombra del superfluo e i documenti per la giornata già pronti sarà un piacevole inizio. E poi tieni in mente due semplici regole: 

  • riponi subito al su posto quello che hai usato e non ti serve più
  • equilibrio: per una cosa che entra, una deve uscire. Penna nuova? Getta quella che non funziona più. 

Sei pronta a metterti all’opera? In poco tempo il tuo spazio gioirà, e tu con lui! 

Nadia Panato

Credo che ognuno di noi abbia una storia che merita di essere raccontata e lavoro per fare uscire allo scoperto tutto il bello che c’è nelle aziende e nei progetti che mi entusiasmano. Lo faccio progettando spazi di comunicazione, reali o digitali, fatti per le persone: accoglienti, stimolanti e chiari. Spazi in cui è piacevole stare, perché ci ricordiamo sempre dei luoghi in cui siamo stati bene.

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