Partite Iva e Decreto Cura Italia: come orientarci tra indennità e proroghe (aggiornato al 25/04/2020)

Non so se la provate anche voi, quella sensazione che sento io da qualche settimana a questa parte: quella di sentirmi divisa tra la necessità di pormi delle domande sul futuro pratico ed economico delle nostre attività, e quella di sentirmi subito un po’ meschina quando tolgo la testa dalla più impellente emergenza sanitaria.

Però, oltre che rimanere in casa con la mia famiglia, in questo momento non posso fare altro di utile per la mia comunità se non provare a fare chiarezza tra le norme incomprensibili – e purtroppo insufficienti – che tentano, in piena emergenza sanitaria, di tendere la mano a una popolazione che, una volta combattuto il virus, dovrà fare i conti con la ricostruzione del proprio tessuto sociale ed economico, anch’essi messi a dura prova.

Il Decreto: un contenitore da riempire

Cercherò di illustrarvi alcune delle principali misure previste dal Decreto Cura Italia, e mi impegnerò ad aggiornarlo con le novità che arriveranno. Il Decreto ha istituito alcuni bonus, crediti di imposta, sussidi che saranno tutti fruibili solo dopo che i singoli enti avranno predisposto istruzioni per accedervi, bandi, scadenze, o dopo che verranno emanati ulteriori provvedimenti legislativi.

Mi soffermerò soprattutto sulle norme dedicate ad artigiani, commercianti, professionisti con iscrizione Inps e professionisti con Casse private. Cercherò di indicarvi quali bonus sono già operativi e per quali si aspettano ulteriori chiarimenti. Accennerò brevemente anche ad alcuni aiuti destinati alle famiglie, ritenendo che possano essere utili a chi ci legge. Segnalatemi, se vi va, iniziative che reputate vadano condivise in questi ambiti, sarò felice di integrarle e diffonderle il più possibile.

Per il testo integrale del Decreto seguite il link. Per ogni misura indicherò l’articolo di riferimento nel testo della norma.

Per tutti, il consiglio pratico è, nell’attesa, quello di dotarvi di Pin Inps dispositivo che vi permette non solo di accedere al sito ma di operarvi e, meglio ancora, di Spid. La fase di riconoscimento dello Spid può ora essere fatta anche tramite webcam.

#iorestoacasa ma ho partita iva: le indennità

L’art. 27 prevede una indennità non tassabile di €600 per gli iscritti alla Gestione Separata, intanto per il mese di marzo e, sembra, ripetibile per aprile con successivo Decreto. L’indennità sarà erogata dall’Inps che ne chiarirà le modalità per la richiesta. Attenzione: vi è una copertura massima, per cui potrebbero essere introdotte dall’Inps delle limitazioni per l’accesso in caso di risorse insufficienti. Esclusi, salvo successive aperture, tutti i professionisti iscritti ad Ordini e quindi a Casse private.
L’art. 28 prevede che la medesima indennità spetti agli iscritti AGO che, scopriamo ora, sono Artigiani e Commercianti.

*AGGIORNAMENTO*: ad oggi, 25 aprile, le indennità sono state quasi tutte pagate. Se non avete ricevuto la vostra, provate a controllare se l’Iban inserito era corretto (ora si può modificare nella stessa domanda) o se per caso non avevate diritto al bonus es. perchè oltre alla partita iva siete dipendenti. Dovrebbe comunque comparirvi lo stato della domanda. Se “accolta” si tratta di pazientare solo qualche altro giorno.

Un articolo successivo, il 44, cerca di rimediare all’assenza di alcune categorie tra i destinatari dell’indennità degli artt. 27 e 28 ed istituisce il cd. Fondo di ultima istanza (un nome, un programma), un fondo residuale per autonomi e dipendenti che abbiano cessato, ridotto o sospeso la propria attività. Una quota di questo fondo molto esiguo (300 milioni di euro) sarà destinata agli iscritti alle Casse private che dovrebbero essere quasi 2,5 milioni di soggetti (fonte ItaliaOggi, dati 2018). Per questi, quindi, non ci saranno più di eventuali 150€ ciascuno.

*AGGIORNAMENTO*: anche queste indennità, ad oggi, 25 aprile, sono state perlopiù pagate. Le domande andavano presentate alla singola Cassa, che doveva anche verificare l’iscrizione esclusiva. Attenzione, coloro che prima dell’iscrizione alla Cassa fossero stati iscritti alla Gestione Separata (dalla quale non ci si può cancellare) possono comunque accedere al bonus.

In ogni caso, per le tre indennità, nel momento in cui scrivo (24/03/2020), l’Inps non ha determinato modalità di accesso o tempi entro i quali verranno erogate.

Attenzione: l’articolo 31 stabilisce che le indennità previste dal Decreto non sono cumulabili tra loro e non spettano a chi è già destinatario di reddito di cittadinanza.

Il credito di imposta sulle locazioni

Una delle più interessanti misure del Decreto, a mio parere, riguarda le locazioni. In attesa delle considerazioni anche sulle utenze (nelle aree terremotate, per esempio, di solito il pagamento delle utenze viene congelato per un periodo e successivamente ripartito sulle bollette a seguire), il Governo ha previsto, all’art. 65, un credito di imposta del 60% sulla spesa di locazione del mese di marzo di negozi e botteghe accatastati come C/1 se sostenuti da imprese.

Le criticità in questa misura, però, sono numerose:

  • troppi gli esclusi che hanno in locazione categorie diverse dal C/1
  • dimenticati ancora una volta i professionisti, che non svolgono attività di impresa ma hanno evidentemente locazioni in corso
  • la misura non distingue tra chi abbia realmente pagato o meno la locazione.

La misura, però, in questo caso è già operativa e con Risoluzione 13 del 20 marzo 2020 l’Agenzia delle Entrate ha già istituito il relativo codice da utilizzare in compensazione nell’F24.

*AGGIORNAMENTO*: Nonostante il Decreto non lo specificasse, con Circolare 8/E l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che del credito di imposta si può usufruire solo se la locazione del mese di marzo 2020 è stata pagata.

Altre misure da segnalare previste dal Decreto

Segnalo più rapidamente altre misure molto interessanti previste nel provvedimento:

  • Art. 54: anche per autonomi e libero professionisti è possibile sospendere, fino a 9 mesi, le rate sui mutui. In tal caso, però, la possibilità non è concessa a tutti ma solo a coloro che dimostrino un accertato calo di fatturato: non vi è, fortunatamente, richiesta di ISEE
  • Art. 64: credito di imposta per sanificazione luoghi di lavoro fino al 50% della spesa sostenuta
  • Art. 66: deducibili al 30% le donazioni fatte per emergenza Covid
  • Art. 106: è prorogata l’approvazione dei bilanci ai 180 giorni dal termine dell’esercizio. Votazioni ed assemblee possono avvenire in via elettronica o per corrispondenza anche in deroga agli Statuti
  • Agli artt. 89, 90, 95 e 96 ulteriori misure a favore di artisti, soggetti operanti nel mondo della cultura, associazioni sportive e collaboratori sportivi
  • Art. 104: prorogata la validità di eventuali documenti in scadenza dal 18.3.20 al 30.8.20.

Last but not least: le proroghe

Questo è il tasto dolente della norma. Proroghe poche, non per tutti e brevi. Certamente le nuove date sono provvisorie, fortemente dipendenti dal prolungarsi dell’emergenza. Proviamo ad analizzare le prime misure:

  • Art. 60: imbarazzante miniproroga di 4 giorni delle scadenze dei versamenti del 16.3.20 al 20.3.20. Di questi, poi, l’Iva è ulteriormente prorogata per molti soggetti (vedi sotto) ma non, ad esempio, le ritenute o la tassa di vidimazione dei libri sociali, scaduti quindi la scorsa settimana
  • Art. 62 co.1: per tutti i soggetti con sede in Italia, sospesi i dichiarativi in scadenza dall’8.3.20 al 31.5.20 a meno che confluiscano nel precompilato. La nuova scadenza è il 30.6.20. Per capirci, le Certificazioni Uniche in scadenza il 31 marzo, continuano a scadere il 31 marzo perchè confluiscono nel precompilato, mentre la Dichiarazione Iva slitta al 30 giugno
  • Art. 62 co.2: per i soggetti con ricavi 2019 inferiori a 2 mln di euro, sospesi i versamenti di ritenute iva, contributi, Inail in scadenza tra l’8.3.20 e il 31.3.20, prorogati all’1.6.20 senza interessi, da versare in unica soluzione o fino a 5 rate
  • Art. 62 co. 3: sospensione dei versamenti iva temporanea SOLO per i soggetti con sede nelle province di Bergamo, Cremona, Lodi e Piacenza senza limite di ricavi. Sono in imbarazzo nel sottolineare che si sono dimenticati di Brescia
  • Art. 62 co. 7: con questo comma mi permetto di dire assurdo, i soggetti con volume d’affari fino a 400.000€ possono non applicare per marzo e aprile ritenuta d’acconto e versarla direttamente, a meno che non abbiano dipendenti
  • Art. 37: sospesi i versamenti dei contributi dei collaboratori domestici in scadenza tra il 23.02.20 e il 31.05.20;
  • Artt. 67 e 68: sospesi i termini relativi alle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso, da parte degli uffici dall’8.3.20 al 31.5.20 e, per il medesimo periodo, i termini dei versamenti derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione. I versamenti andranno poi recuperati entro il 30.6.20. Le rate di rottamazione-ter in scadenza il 28.2.20 e quella del saldo e stralcio in scadenza il 31.3.20, scadranno entrambe il 31.5.20
  • Art. 61: le agevolazioni previste con precedente decreto per le attività del settore turistico sono estese a numerose altre categorie quali bar, pasticcerie, teatri, cinema, sale da gioco, servizi per l’infanzia, servizi di trasporto, Onlus, APS ecc.: per loro è prevista la sospensione delle ritenute su dipendenti e dei contributi dal 2.3.20 al 30.4.20. I versamenti Iva sono sospesi. Tutto andrà recuperato entro il 31.5.20 in un’unica soluzione o dilazionando fino a 5 rate.

Gli aiuti alle famiglie

Nell’art. 23 è previsto che i lavoratori dipendenti del settore privato abbiano diritto a un congedo che al momento può arrivare a 15 giorni e che sarà pagato il 50% della retribuzione ordinaria. I due genitori non ne possono usufruire nel medesimo periodo e i figli devono avere un’età massima di 12 anni. L’indennità vale anche per gli autonomi iscritti alla Gestione Separata, nonchè per artigiani e commercianti, ma in tal caso il conteggio è diverso e, mi sento di dire, l’indennità è più contenuta. Attenzione: tale congedo non è utilizzabile qualora l’altro genitore si trovi in alcune condizioni quali inoccupato o disoccupato o percepisca altra indennità sostitutiva.

In alternativa, è possibile accedere alla richiesta del bonus baby sitter che verrà erogato tramite accredito dell’importo di €600 sul libretto di famiglia: le prestazioni vanno pagate con gli “ex voucher” e ovviamente il ricevente deve essere in regola. Temo che pochi lo prenderanno vista la complessità di trovare persone disponibili all’accudimento in questo periodo, tanto più regolarizzate. Le modalità di accesso alla domanda arriveranno dall’Inps.

Il bonus baby sitter spetta anche ai professionisti iscritti a Casse private: in questo caso saranno le Casse a dover fare da tramite per valutare la platea dei soggetti che vi possono accedere.

Registratore Telematico e interruzione dell’attività

Se la mia attività chiude per più giorni a seguito dell’emergenza Covid devo comunicare all’Agenzia delle Entrate l’interruzione dell’invio dei dati con l’RT?

No, non è necessario fare alcuna segnalazione.

Soddisfatti o….

Un’ultima riflessione. L’uscita del Decreto ha lasciato molti di noi insoddisfatti. Per chi ha chiuso un negozio i costi sono molto superiori all’indennità di 600€ e al credito di imposta sulla locazione. Per i professionisti con Cassa non è previsto praticamente nulla.

Anche le disparità sono tante: un professionista in Gestione Separata che magari continua a lavorare da casa prenderà tanto quando prende un negoziante che paga dipendenti e mutuo ed è stato costretto a chiudere.

Ma la situazione è eccezionale: questa crisi coinvolge tutte le attività, tutte le famiglie, tutta Italia, tutto il mondo. Era chiaro che il nostro Stato, con il suo bilancio già difficile, non avrebbe potuto assorbire il peso della crisi, ora che le risorse vanno necessariamente destinate in via prioritaria alla sanità.

Tutto questo richiede in tutti noi un forte cambio di mentalità, anche nella gestione dei sostegni economici. Non solo la sanità ora non può più essere quella che ci ha accompagnati fino a ieri, ma nemmeno lo Stato può riuscire, in questo momento, a intervenire ed assisterci uno per uno. Tutti noi daremo il nostro contributo, anche economico, in termini di lacrime e sangue, per sostenere il peso di quanto sta accadendo. E, come sempre, chi si ingegnerà, sacrificherà, adatterà, studierà, ce la farà prima.

Per prepararci al “dopo”, vi consiglio la lettura di questo testo, che ho molto amato nel corso dei miei studi keynesiani: “Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta” di J. M. Keynes, edizioni Utet.

Aggiornamenti dopo la pubblicazione dell’articolo

  • 26/03/20 – Dichiarazione di Tridico (direttore Inps) a Sky Tg24: per i bonus è prevista una procedura di rilascio Pin semplificata. Le domande si apriranno dalla prossima settimana e prevedono che nel giro di un mese i bonus possano essere erogati.
  • 27/3/20 – La procedura di richiesta del bonus di 600€ sarà disponibile dal 1° aprile
  • Non si tratterà di click day, che avevano loro stessi annunciato. Vi invito però a muovervi per tempo perché potrebbero decidere di seguire l’ordine di ricevimento delle domande
  • Il Pin: per chi ad oggi non avesse né Spin né Pin dispositivo Inps sarà possibile utilizzare una procedura semplificata, ovvero: chiedete il Pin sul sito Inps, e ve ne sarà subito fornito metà, l’altra metà sarà consegnata a casa. La procedura semplificata permetterà di aderire alla richiesta di bonus utilizzando semplicemente la prima parte del Pin, quella subito disponibile
  • Come fare: vi lascio il link al tutorial di una cara collega, Carlotta Cabiati, che spiega il percorso da fare per accedere alla richiesta

Elisa Antolini

Veneta di origine, emiliana di adozione, sposata con un calabrese. La geografia è il mio forte, ma anche i numeri. Sono dottore commercialista e revisore legale, e lavoro soprattutto online, accompagnando “fiscalmente” progetti ed idee a diventare concrete realtà. Mi piace condividere con i clienti le mie conoscenze, perché solo capire di cosa stiamo parlando li farà diventare grandi e solidi.

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2 thoughts on “Partite Iva e Decreto Cura Italia: come orientarci tra indennità e proroghe (aggiornato al 25/04/2020)”

  1. Buongiorno, mi scusi per il disturbo, ma gli asili nido privati hanno delle agevolazioni? Mi figlia residente a Milano con il bambino che frequenta il nido le hanno riconosciuto uno sconto del 20,% per marzo e per i prossimi mesi anche se non riapriranno più, questo perché hanno firmato un contratto ad inizio anno scolastico.
    È una società SNC e dicono di non aver diritto ad alcun beneficio. Grazie e buona giornata

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    • Buongiorno Giuseppina, purtroppo per le scuole private al momento la situazione è complicata. Non sono previsti incentivi per loro, immagino che vi saranno dei contributi statali/regionali/provinciali una volta terminata l’emergenza. E’ stato permesso a queste realtà di accedere alla cassa integrazione in deroga, ovvero per un po’ le scuole che aderiranno si vedranno sollevate dal pagare i propri dipendenti e potranno girare questo beneficio sulle famiglie. Soprattutto in Lombardia è un po’ presto per trarre delle conclusioni, vi consiglio di aspettare un pochino prima di organizzarvi tra famiglie e chiedere un ulteriore sconto. Confermo però al momento che queste realtà non hanno alcuna agevolazione.

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