Fotografare per vendere: la tua vetrina online

Vendere online è una sfida. Intanto bisogna farsi trovare, il web è sempre più grande e pieno e farsi conoscere è fondamentale. Se teniamo conto di quanta poca attenzione dedichiamo a ogni contenuto che vediamo, va da sé che è fondamentale dare ai nostri potenziali clienti un’immagine del nostro brand e del nostro prodotto che sia, dal primo sguardo, efficace e comunicativa. È per questo che ogni vetrina online va trattata sia come strumento di vendita, sia come strumento di comunicazione: ogni immagine deve raccontare il prodotto e far venire voglia al nostro cliente di acquistarlo in pochi click.

Prima ancora del prodotto, i nostri clienti comprano i valori che gli vendiamo, quelli a cui è legato il nostro brand, ed è da qui che si parte per progettare un’identità visiva per la tua vetrina online. Tenendo conto che online e offline ci sarà senz’altro un prodotto simile al nostro (anche Space X, che produce razzi per andare nello spazio, ha dei concorrenti, tutti abbiamo concorrenti), chi sceglie un prodotto specifico probabilmente condivide i valori che quel prodotto esprime.

L’immagine del nostro prodotto deve quindi rispecchiarne e raccontarne i valori e descrivere con chiarezza le caratteristiche fisiche del prodotto in sé, colmando quella mancata possibilità di toccarlo e sentirlo.

Creare un immaginario

È più facile se hai già fatto il lavoro di progettare l’identità visiva perché la palette di colori del brand è un ottimo punto di partenza per ragionare sulla costruzione della vetrina online. Ciò che devi creare, prima ancora di fotografare, è un immaginario, un mondo all’interno del quale i prodotti vivono e nel quale anche al tuo potenziale cliente piacerebbe vivere (con il tuo prodotto, è chiaro).

Un esempio funzionante di immaginario tradotto in immagini si può vedere sullo shop dell’Estetista Cinica, i cui prodotti sono fotografati in contesti molto colorati, dai colori accesi e tra oggetti e props un po’ sopra le righe, in modo perfettamente coerente con le scelte di marketing e di comunicazione fatte da Cristina per tutti i suoi prodotti. Può piacere o non piacere, non è quello il punto. Lei piace molto alle sue clienti e i suoi valori sono dentro ogni scatto e questo è assai più efficace di una semplice foto realizzata su fondo neutro. Le sue clienti riconoscono immediatamente quel contesto e grazie a quelle immagini ci si immergono completamente durante l’acquisto.

Non per forza serve riempire così tanto gli scatti di altri oggetti, anzi potrebbe essere controproducente e confondere il nostro pubblico. Ogni singolo elemento – i colori, il materiale di sfondo utilizzato, il colore della luce, la quantità di luce e gli oggetti presenti nell’immagine – contribuisce a definire quale sarà la prima sensazione che il pubblico proverà guardando lo scatto. È su quella sensazione che dobbiamo lavorare. Per esempio, nelle foto di uno shop di articoli in ceramica raku – una tecnica legata a filosofie zen – ci saranno molti meno oggetti, magari solo un elemento naturale che potrebbe essere il background e una luce delicata che renda l’idea del materiale che stiamo raccontando.

La tecnologia e la tecnica

Dopo aver definito un immaginario e uno stile da utilizzare è il momento di mettersi a scattare. Ci servirà uno strumento fotografico di buona qualità (molti smartphone hanno già fotocamere di ottima qualità) e uno spazio adeguatamente illuminato nel quale allestire i nostri set fotografici. Per una buona fotografia è più importante la luce della macchina utilizzata.

Se abbiamo una finestra con una buona esposizione possiamo utilizzarla come fonte luminosa, tenendo conto che la luce naturale cambia nell’arco della giornata e che al mattino sarà più tendente al blu per andare verso il rosso-arancio con il passare delle ore, fino al tramonto. Mettendo la finestra da un lato del set, si può compensare l’illuminazione dal lato opposto con un pannello riflettente: anche un semplice pannello di polistirolo o un cartoncino bianco saranno perfetti per raggiungere lo scopo.

Se invece non c’è una fonte di luce naturale sufficiente o i tempi di scatto non fossero compatibili con le ore di luce giornaliere è necessario procurarsi un set di due lampade per fotografia e posizionare una lampada da ciascun lato del set, in modo da illuminarlo uniformemente. In questo caso un riflettente compenserebbe poco, vista l’intensità della luce artificiale. Si può utilizzare un pannello diffusore – leggi: un foglio di carta forno – per diffondere meglio una luce troppo netta.

Sarà fondamentale procurarci un cavalletto su cui posizionare lo strumento fotografico in modo da ottenere un risultato nitido e perfettamente a fuoco.

Comporre lo scatto

All’interno dell’area di scatto vanno posizionati i fondi. Basterà un fondo solo se si scatta con vista dall’alto, se invece si scatta frontalmente ci servirà anche uno sfondo verticale che può essere un pannello o un ambiente adeguatamente arredato.

Nessuna delle due scelte è giusta o sbagliata e va valutata sulla base dell’oggetto da inquadrare: una collana verrà meglio dall’alto, una ciotola meglio vista di fronte, perché si possano notare tutti i dettagli e capire la profondità e la capienza.

Definito il nostro immaginario, possiamo cominciare ad aggiungere il prodotto da fotografare e gli eventuali props nello spazio  a disposizione per lo scatto. Possiamo aiutarci osservando il set attraverso l’obiettivo della macchina per capire la resa dello scatto man mano che si compone, e posizionare gli oggetti servendoci delle griglie offerte da smartphone e macchine fotografiche più o meno professionali.

Alcuni consigli:

  • scattiamo già nel formato che ci viene richiesto dall’ecommerce per non rischiare che un taglio successivo rovini l’equilibrio dell’intera immagine. Scattare in 3:2 e poi dover tagliare lo scatto con proporzioni 1:1 potrebbe escludere dall’immagine degli elementi importanti o rovinare l’equilibrio della composizione
  • presentiamo i nostri prodotti con scatti adeguati al contesto: se vendo frutta e verdura le presenterò in cassette o cestini, se vendo anelli li posizionerò su una mano, meglio se vera
  • scattiamo non perché le foto piacciano a noi ma perché convincano i nostri clienti che – ricordiamocelo sempre bene – non hanno il prodotto sott’occhio, non possono toccarlo, annusarlo e sentirlo e devono farlo attraverso le nostre immagini. Facciamogli immaginare i nostri prodotti dentro le loro vite e ispiriamoli con immagini che li facciano sentire protagonisti, un po’ come fanno le immagini del catalogo Ikea
  • per ogni prodotto, realizziamo anche degli scatti su fondo neutro, che ne mostrino bene i dettagli su ogni lato, in modo che i nostro clienti abbiano la sensazione di guardarli da vicino.

La postproduzione

Prima di mettere online le foto,  occorrerà postprodurre le immagini per accentuare i colori ch le macchine fotografiche spesso non riescono a percepire correttamente, ed eliminare piccole imperfezioni che potrebbero disturbare la vista dell’immagine.

Esistono molte applicazioni, anche per mobile, adatte allo scopo. Le migliori per smartphone sono senz’altro Snapseed e Lightroom. Quest’ultima è anche un’applicazione per pc desktop a pagamento che aiuta non solo a migliorare le immagini ma anche a catalogarle e conservarle.

Le operazioni di postproduzione più frequenti sono quelle per migliorare la luce dell’immagine, per accentuare la saturazione dei colori, correggere il colore della luce (quando le parti bianche appaiono troppo blu o troppo gialle serve correggerle per ottenere anche colori più fedeli), e raddrizzare eventualmente immagini che appaiono un po’ pendenti con una piccola rotazione.

Sono operazioni semplici e alla portata anche di un neofita e, urge ricordarlo, si migliora con la pratica, quindi è ora di mettersi a scattare.

Valentina Masullo

Mi occupo di content marketing per il cibo. Creo ricette, faccio food photography e consulenza di comunicazione. Il mio mestiere è quello di farti venire fame. Credo nella dieta ma non sono praticante.

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