Quattro libri da leggere: i consigli dell’estate!

Io avevo una voglia matta che fosse estate, tu no?

Con tutto che non ho grandi progetti, mi piace comunque pensare a tutte le cose che si possono fare: birrette al fresco, cene nei dehors, passeggiate sul lungofiume a contare le zanzare cadenti, godersi la luce, i parchi, gli amici.

E i libri.

Perché secondo me non importa se vai in viaggio o in vacanza o se resti a casa: la cosa bella dell’estate è anche programmare la lista dei libri che leggerai.

Quindi, ecco qui i miei quattro consigli per te.

Divino amore –  Stefania Bertola – Einaudi.

Se ancora non conosci Stefania Bertola, sei fortunata: leggere i suoi libri per la prima volta significa incontrare ragazze strampalate e fantastiche, passeggiare per una Torino – quasi – più bella che nella realtà, ridere ad alta voce, gidersi qualche ora di relax purissimo e godimento estremo. Se già la conosci, invece, non sarai delusa.

Parti con le protagoniste – Lucia e le sue collaboratrici e amiche – per immergerti nel mondo del matrimonio da un punto di vista professionale, quello delle wedding planner. Ma con un piccolo, piccolissimo problema di base: cinquantamila euro da trovare in fretta e furia, o l’impresa sarà destinata al fallimento.

Non voglio spoilerare niente di questo libro divertentissimo, quindi, davvero: fidati. Ti aspettano situazioni paradossali, accadimenti e dialoghi in cui, nonostante l’assurdo, ti riconoscerai perfettamente, e l’unica cosa che rimpiangerai sarà che queste 270 pagine saranno volate troppo in fretta.

Perché leggere questo libro?

Perché parla di ragazze che lavorano e che si trovano davanti alle difficoltà di far quadrare i conti, una cosa che credo tu possa conoscere bene (anche se è chiaro che ti auguro di no!). Perché c’è sempre bisogno di leggerezza, soprattutto quando è ben scritta. E perché a volte le situazioni più buffe e incredibili raccontate in un libro possono cambiarti la prospettiva e magari – magari! – farti venire in mente una soluzione creativa per un problema reale che non sai come risolvere.

Filastorta d’amore – Rime fragili per donne resistenti – Enrica Tesio – Giunti

Enrica Tesio l’ho già consigliata mille volte su queste pagine, e sempre lo farò. Facciamocene una ragione!

Il suo blog lo leggiamo in tantissime, lei su Facebook è seguita da più di 40.000 persone, e quando la incontri dal vivo – alle presentazioni, nei corridoi del Salone o a spasso per la strada – Enrica dimostra di avere il raro dono dell’autenticità, oltre che un talento naturale e molto ben coltivato per le parole.

Le sue Filastorte sono un racconto di noi, messo in rima con una semplicità ingannevole che nasconde non solo un grande cuore, ma un signor cervello con i fiocchi.

E quando dico noi, parlo proprio di noi tutte, di tante età, aspirazioni e storie diverse. Le amiche, i figli, le relazioni, i quarant’anni – passati presenti futuri – , gli amori, i pianti e le risate: non manca niente. Un libro piccino, con meravigliose illustrazioni (di Giulia Richetta), che si legge con i tempi che vuoi, tutto insieme, un po’ per volta, si rilegge, si regala, si cita, volendo anche a sproposito, purché si usino i credits. Un libro che è diventato canzoni, grazie a Mao, e che quindi presto potrai anche ascoltare. Mi sembra che non si possa chiedere di più, no?

Perché leggere questo libro?

Per pensare un po’ a te stessa, in silenzio, ascoltandoti. Per consolarti ma anche un po’ per crogiolarti nei tuoi dolori passati e presenti, ma senza prenderti troppo sul serio, il che è già di per sé qualcosa che i dolori li allevia. Perché come dice Enrica stessa alla fine, nei ringraziamenti, questo libro è stato scritto anche per un amore che le ha spezzato il cuore, ma almeno adesso sa che cosa c’è dentro. E con le sue parole, insegna a scoprirlo un po’ anche a noi.

Sara al tramonto / Le parole di Sara – Maurizio De Giovanni – Rizzoli

Che estate sarebbe senza gialli? La tua non lo so, ma la mia non può esistere. Ho scelto per te un autore che amo molto, il napoletano De Giovanni, già famoso per la serie sul commissario Ricciardi e su quella dei Bastardi di Pizzofalcone. In questa serie nuova – ne sono usciti due fino ad oggi – c’è un personaggio che secondo me ti entrerà nel cuore.

Lei è Sara, una donna stracolma di irrisolti: dopo ave lavorato tutta la vita per i Servizi Segreti, ha abbandonato il campo in seguito a un lutto devastante e passa le sue giornate a fare la cosa che le viene meglio: osservare il mondo intorno, registrarne i dettagli, ma senza mai farsi toccare da nulla. Sara sopravvive, e non desidera altro. Non desidera proprio nulla, ogni sua pulsione è spenta e soffocata. È una donna invisibile.

Ma sappiamo bene che spesso la vita ha altri piani rispetto a quelli che abbiamo scelto: e in questo caso il destino ha il volto di Teresa Pandolfi, ex collega della protagonista, che la richiama in azione in maniera non ufficiale per risolvere un caso intricato.

Quasi controvoglia, e con il suo bagaglio di fantasmi, Sara ricomincia a lavorare. Ed è ancora la migliore. Ed è ancora viva, vivissima: questi gialli sono la storia non solo di un’indagine, ma della sua lenta rinascita.

Perché leggere questo libro?

Perché ci sarà sempre qualcosa che siamo brave a fare, anche quando i colpi subiti relegano nell’ombra le nostre aspettative e le nostre tensioni verso l’esterno. Si tratta di ricominciare, a piccoli passi, con cautela e paura, magari, ma senza mollare. Perché l’atmosfera malinconica della Napoli raccontata n questi libri è una vera chicca, anche per chi non conosce la città. Perché attraverso la storia di Sara possiamo ricordarci, qualora ce ne fosse bisogno, che dentro di noi c’è sempre un talento speciale, che, anche senza riempire del tutto i buchi nella nostra storia, può dare un senso nuovo a tutto il resto.

Vincoli – Kent Haruf – NN Editore

L’ultimo romanzo uscito dello scrittore americano è in realtà il primo ambientato a Holt, la cittadina immaginaria del Colorado in cui Haruf ci ha portante tante volte. È un romanzo che racconta proprio i primissimi tempi della fondazione del paese, e al suo centro c’è Edith, personaggio struggente.

La storia di una donna che non  ha chiesto nulla, e ha dato senza risparmiarsi, raccontata con poesia e bellezza sullo sfondo di un paesaggio che è esso stesso coprotagonista della narrazione.

Edith ha una famiglia terribile, eppure tutto quello che lei fa, i rapporti che costruisce negli angoli della sua esistenza rimasti liberi, sono permeati di luce e gentilezza: non c’è spazio per il rancore, in lei, ma una quieta accettazione dei fatti della vita, e un occhio sempre attento a coglierne l’imprevedibile bellezza.

Di solito tendo a consigliarti romanzi che hanno eroine combattive, pronte a lottare per ottenere ciò che spetta loro e che hanno sognato. I sogni di Edith sarebbero forse i più semplici da realizzare, ma quello su cui vorrei che tu ti focalizzassi, se sceglierai di leggere questo libro, è invece proprio il potere dell’accettazione di quello che non sappiamo cambiare.

E alla fine del libro, forse ti chiederai in quanti modi la vita di Edith avrebbe potuto essere diversa: ma, al tempo stesso, ritroverai in lei una forza inattesa, proprio nella sua mitezza, che ti farà sentire come nulla di quello che lei è stata è andato sprecato.

Perché leggere questo libro?

Per conoscere la scrittura meravigliosa di Kent Haruf, che impara dai grandi e mette in scena un potentissimo romanzo americano, di cieli e praterie. Per ragionare un po’ sull’equilibrio misterioso che alla fine, forse, regola i conti, anche quando non sono giusti, anche quando tutto sembra inutile e vano. E per conoscere una donna che non è mai esistita, eppure da carta sa farsi carne, e riesce a rimanere nella memoria proprio grazie a quella bontà pura così rara da trovare, e dalla quale, di tanto in tanto, dovremmo riuscire a farci contagiare.

Io per il momento mi fermo qua: ma certo non smetterò di leggere, di cercare e di scoprire nuove storie, perché, forse l’avrai già capito, questa è la mia passione numero uno, questo è quello che riempie il mio tempo e mantiene sempre viva la curiosità per il libro che verrà dopo.

Come sempre, già lo sai, ti mando un abbraccio fortissimo e un po’ sudato, e ti auguro un’estate indimenticabile, ricca di momenti letterari, ma anche di spritz, di tramonti, di passeggiate, di cieli tersi e serenità.

 

Beatrina Incorporella

Girl in progress, ancora, da sempre. L'unica costante della mia vita sono lettura e scrittura: da dieci anni sono una libraia, da almeno trenta una lettrice. Scrivo per dimenticare (e per ricordare), un po' sul serio e un po' per ridere. Sono bionda per vocazione, torinese di nascita, ironica per autoconservazione.

Sito | Facebook | Twitter | Instagram