Quali sono i passaggi per arrivare a stilare il proprio budget?

Anche se il caldo sta tardando ad arrivare e anzi, soprattutto per questo, penso che il modo migliore per iniziare a sentirsi di umore più vacanziero sia iniziare a pensare ai compiti per le vacanze, a quelle nuove abitudini per cui ci serve un po’ di tempo e la testa un po’ più sgombra che nel resto dell’anno.

Beh, il primo posso darvelo io: provare a stilare il vostro primo budget!

Non sottovalutate l’importanza, psicologica e pratica, di iniziare con tanto anticipo: avere tanto tempo davanti per farlo vi permette di abituarvi all’idea con calma e progressivamente e di lavorarci a piccoli passi con buona pace del tempo che scorre, che si sa, nel periodo estivo ci sembra straordinariamente dilatato (e a proposito dei piccoli passi, non perdetevi il piccolo consiglio pratico come bonus finale che rinforza questo proposito).

Qui abbiamo visto perché è necessario averne minimo due e massimo tre: personale, familiare e lavorativo. Abbiamo anche sgombrato il campo dai problemi pratici ed emotivi più comuni che potreste avere affrontato: vuol dire che oggi siamo pronte a vedere insieme quali sono i tre step con cui puoi arrivare a stilarli. Insomma, niente più scuse, hai tutta l’estate per radunare i dati, farti passare il magone e arrivare a settembre con la mente fresca e riposata, pronta a mettere alla prova il budget che hai stilato!

Primo step: la fotografia

Il primo passaggio è più semplice di quanto potessi forse immaginare, se hai la fortuna di essere previdente e ordinata…ma se, invece, sei una disordinata cronica, non ti preoccupare, ci vorrà forse un po’ più di tempo ma hai assolutamente la possibilità di riuscirci comunque (e l’ho visto anche con i miei occhi accadere anche con le mie clienti più allergiche all’ordine!).

Cosa ti serve in questa prima fase?

Dobbiamo riuscire a definire, con ragionevole approssimazione, le tue entrate degli anni passati e farne una media.

Quanti anni prendere in esame? Io di solito consiglio di prenderne almeno tre, ma devi sapere che è importante riuscire a prendere in esame un periodo rispetto al quale puoi ragionevolemente aspettarti che le cose, nella tua attività, non subiscano grandi rivoluzioni.

Se negli ultimi tre anni hai ad esempio cambiato lavoro, allora prendi in esame soltanto gli anni in cui stai facendo la stessa attività.

Nessuno più di te sa qual è il periodo vicino nel tempo più significativo da prendere in considerazione: quello che devi fare è prendere tutte le tue entrate degli anni su cui hai scelto di basarti e, partendo dal lordo, arrivare ad un netto, togliendo tutto ciò che non rimane a te (tasse, INPS, IVA se nel tuo regime è prevista).

Fai una media, per ora annuale, e arrotonda sempre per difetto, mi raccomando: otterrai così un numero da dividere a questo punto per dodici (i mesi dell’anno), e su cui ti baserai nella seconda fase. Questa sarà la cifra che ti servirà per iniziare a calcolare i tuoi budget.

Per alcuni, questa è la parte che va più liscia: magari sei contenta delle tue entrate, magari ti metterà di buonumore vedere nero su bianco che la tua attività sta andando bene.

Per altri, invece, questa è la parte più ostica: i primi nodi potrebbero iniziare a venire al pettine, se ad esempio non hai idea di quanto tu abbia pagato negli anni scorsi di tasse e compagnia bella e hai difficoltà a trovare i dati. Urge un appuntamento dal commercialista!

Se ti prendi del tempo per riflettere e per accettare quello che i dati e la facilità o difficoltà di reperirli ti dicono, starai già solo per questo facendo un ottimo lavoro.

Secondo step: la pianificazione

Hai presente quel numero mensile che abbiamo ricavato nella prima fase?

Ecco, inizia a pensare a dove scrivertelo: che sia nella prima riga di una tabella Excel, in cima ad un foglio da attaccare al frigorifero, all’interno di un quaderno, l’importante è che tu ce l’abbia ben chiaro.

Ora prendi altri fogli (che siano di lavoro o cartacei, come dicevamo è uguale, l’importante è che ti ci trovi bene) e dividili in tre tipologie (o due, prima leggi qui): personale, familiare e lavorativo.

Ora passa ad elencare tutte le tipologie di spese che ti vengono in mente e che effettui regolarmente nella tua vita, scegliendo il foglio in cui ti sembra più spontaneo e giusto collocarle (es.: marche da bollo – lavorativo), e passa poi ad elencare anche tutte quelle occasionali (es.: cene fuori-parrucchiere – personale). Dopo aver fatto almeno una prima tornata che ti sembri esaustiva, passa a segnare accanto una stima di quanto spendi all’anno in quella determinata categoria: questo ti servirà a visualizzare subito le spese più grosse e a dividerle per 12 (mesi), mettendole a budget di mese in mese e considerando quei soldi “bloccati” perché pesino di meno nel momento in cui dovrai tirarli effettivamente fuori.

E ora, inizia a comporre il tuo budget per un determinato mese (magari settembre? :)): metti il tuo numero in alto (il budget mensile totale), scrivi ben chiaro anche il mese con data di inizio e data di fine; dividi il foglio, sotto, per insieme di righe nelle famose tre categorie (personale, familiare e lavorativo) e aiutati con i fogli dell’elenco spese che hai fatto prima, fino ad arrivare al “riempimento” di quella cifra con tutte le tue categorie.

Naturalmente, non tutti i mesi saranno uguali, e magari sai già di avere alcune spese fisse in dati mesi dell’anno: puoi farti un piccolo calendario dei mesi, in cui inserire appunto quelle spese, a cui attingere quando verrà il momento (o da dividere per 12 come dicevamo).

Se non ti senti sicura, metti piuttosto a budget delle categorie più generali (es.: “bellezza” invece che parrucchiere o creme): a questo proposito, non dimenticare di inserire anche uno sfizio a budget, scegliendo preventivamente ciò che vuoi concederti!

Terzo step: il monitoraggio

Togliti dalla testa di fare bene a primo colpo: come sempre, non lo dico per scoraggiarti ma, al contrario, perché tu ti possa regolare fin da subito su aspettative realistiche!

Il monitoraggio servirà proprio a questo: dopo aver preventivamente fatto il tuo budget, riempirai di giorno in giorno le caselle con quello che hai effettivamente speso: è importante, tanto quanto segnarti le spese se non di più, prenderti del tempo a fine mese per capire come è andata. Di quanto ti sei discostata, in positivo o in negativo, dalla cifra del budget? Quanto hai “azzeccato” le varie categorie di spesa? Di sicuro verranno fuori spese che avevi dimenticato di inserire negli elenchi fatti all’inizio: è normale nei primi tempi, armati di pazienza e riportale anche là, per avere dei punti di riferimento sempre più fermi di volta in volta.

Bonus. Piccolo consiglio pratico: imposta un timer

All’inizio, soprattutto se è una cosa che hai sempre evitato di fare per paura, immagino non farai i salti di gioia a impostare tutto quello che abbiamo visto fin qui: perché non ti sembri un lavoro immane, ma al contrario decisamente alla tua portata, imposta un timer, da settare magari su una mezz’ora (al giorno, ogni due giorni, alla settimana: questo decidilo tu).

Con tutta l’estate davanti, prenditi il tuo tempo per lavorarci e poi, non appena il timer suona, chiudi tutto e lascia lì, oltre ai numeri, anche le tue ansie: riprenderai in mano tutto al prossimo giro, e vuoi scommettere che ritroverai le tue paure ogni volta diminuite? 🙂

Io sono qui a fare il tifo per te!

Chiara Sinchetto

Sono una Promotrice di consapevolezza finanziaria: aiuto a migliorare il proprio rapporto con il denaro, facendo scendere l'educazione finanziaria  e la finanza personale dal piedistallo per portarle nella vita di tutti i giorni e promuovendo una Finanza umanistica, che aiuti anche attraverso filosofia e letteratura.  Leggo e scrivo tanto, ho un quasi marito Ing. ed un Westie di nome Rufus.

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