Natale 2018: quattro libri per te

Che Natale sarebbe senza libri? Il tuo, non so, ma il mio non potrebbe esistere.

Ne regalo, ne ricevo, ma soprattutto, finita la turbolenza prefestiva, ne leggo a volontà, indulgendo fra le pagine senza minimamente badare a quello che succede intorno.

I libri sono come l’uvetta del mio panettone, le lucine del mio albero, lo zenzero della mia digestione: e se per te è la stessa cosa, ecco qui quattro titoli che secondo me non dovresti farti scappare.

Il sogno della macchina da cucire – Bianca Pitzorno – Bompiani

Non posso fare una statistica con dati reali, ma sono sicura al cento per cento, e credo che sarai d’accordo con me, che la Pitzorno, classe 1942, è nel cuore di un sacco di noi cpiubiers appassionate di lettura.

I suoi libri per l’infanzia ci hanno tenuto compagnia e ispirate da sempre: bambine buffe, magiche, irriverenti, coraggiose, curiose.

Il suo ultimo libro, Il sogno della macchina da cucire, è rivolto ad un pubblico adulto, ma non troppo: leggendolo ho pensato che tante ragazzine, diciamo dai 14 anni in su, potrebbero apprezzarlo, quindi se avete delle figlie, delle cuginette, delle amiche molto giovani, potete pensarlo anche come regalo per loro.

La protagonista di questo libro è una sartina, che, cresciuta da una nonna sarta a sua volta, mette a disposizione la sua abilità con ago e filo per le famiglie più ricche della sua piccola città. Ci sono tutti gli ingredienti del romanzo ottocentesco: la ragazza povera, intelligente e onesta; una mentore – la marchesina Ester – illuminata e di cuore; la rigida suddivisione dei ceti sociali, la povertà e le malattie ma anche la meraviglia del mondo che si dipana nelle piccole cose.

Ti consiglio di leggere questo libro non solo per la scrittura curata e scorrevole, ma anche perché pone l’accento su un tema importante, quello del lavoro che amiamo.

Un lavoro che non è scevro di fatica e compromessi, ma che ci dona la dignità e che contiene in sé le nostre possibilità di autoaffermazione e indipendenza. E attraverso il quale possiamo diventare, se non perfette, quanto più simili a quello che abbiamo desiderato.

Tutte le ragazze avanti! – A cura di Giusi Marchetta – add editore

Questo saggio, composto di tante voci e tante esperienze, e curato da una bravissima autrice italiana, racconta il femminismo per quello che è oggi.

Ognuna delle autrici chiamata a parlarne ha saputo rendere il suo punto di vista e la sua personale esperienza, affrontando il tema in maniera plurale.

È un libro che non si chiude in sé stesso con risposte scolpite nella pietra, ma offre stimoli di riflessione e questa è, secondo me, la sua grande forza. Il femminismo non può essere una dottrina granitica fatta di dogmi, ma una materia duttile che si adatta, di volta in volta, alle ragazze e ai tempi che vivono.

Si parla di linguaggi, di violenza, di infanzia, di condizionamenti, del rapporto con il proprio corpo, di modelli positivi.

Si può leggere tutto d’un fiato oppure centellinare, ma soprattutto, alla fine del libro, troverai una sezione in cui mettere tu, nero su bianco, con spunti guidati, quello che è il tuo femminismo, che cosa significa per te definirti femminista, quali modelli negativi hai introiettato e quali possono essere le tue fonti di ispirazione.

Ti consiglio questo libro perché credo che il femminismo sia un argomento importante di cui si è finalmente tornato a parlare, ma non sempre il modo in cui ti senti al riguardo è netto e definito. Grazie a questo libro, credo che tu possa scavare un po’ dentro la questione e appropriartene secondo i tuoi modi e le tue necessità, scegliendo quali battaglie ti appartengono e come combatterle.

E poi, che non è cosa da poco, puoi scoprire nuove voci, da seguire e ascoltare anche una volta chiuso il libro.

Destino – Raffaella Romagnolo – Rizzoli

Hai voglia di un bel romanzo, di ampio respiro, con personaggi sfaccettati e potenti? Ecco, questo è il libro che fa per te.

Siamo a Borgo di Dentro, un paesino del Piemonte, all’inizio del Novecento. Giulia e Anita, poco più che bambine, sono amiche da sempre.

Ma le loro strade saranno diverse: Giulia emigra in America, e farà ritorno solo moltissimi anni dopo, mentre Anita resterà in Italia e vivrà tutta la Storia di quegli anni.

In questo libro ci sono due guerre mondiali, la Resistenza, il fascismo, la vita degli immigrati italiani da Ellis Island in poi. Ci sono fatica e amore, molta povertà, scelte difficili, le prime lotte sociali, la realtà di anni tremendi in tutte le sue variabili.

Con un’ottima scrittura, la Romagnolo ci accompagna attraverso mille vicende senza mai perdere di vista le due protagoniste e i loro indimenticabili comprimari, facendo un lavoro pulito e accurato di ricostruzione storica, dando voce anche agli interrogativi, e alle emozioni, di tutti i suoi protagonisti.

Il motivo per cui ti consiglio questo libro è perché secondo me la lettura di un romanzo complesso e articolato regala grandi soddisfazioni, e anche perché Giulia e Anita, se pur in maniera diversa, sono due grandi esempi di forza al femminile.

In un’epoca che stava appena cominciando a lasciare spazio alle donne, loro si rivelano la spina dorsale della società, capaci di trovare il modo per resistere e crescere anche a discapito dei pochi mezzi e della scarsa considerazione che le circondava. Pur nell’accettazione forzata di tanti eventi legati al destino, queste donne sanno scegliere e lottare: e la loro storia è quella di chi è venuta prima di noi, e che è giusto ricordare.

L’età ridicola – Margherita Giacobino – Mondadori

Questo libro lo sto veramente consigliando per mari e per monti, e non ho intenzione di smettere.

La protagonista di questo romanzo è una vecchia: no, non voglio essere irrispettosa nei confronti di un’anziana signora. La vecchia è chiamata così per tutto il romanzo, e ci si affeziona a lei tanto quanto al suo brusco soprannome. La vecchia vive sola, dopo la morte di Nora, l’amata compagna, che, pur nell’assenza fisica, continua a rimanere presente nella sua quotidianità, in un dialogo che non si interrompe, una condivisione che va al di là di esserci entrambe.

La vecchia ha un’amica, Malvina, che sta cadendo preda della demenza senile, al contrario suo: nonostante l’età la vecchia è lucida, combattiva, vigile, sana. Sulla scena troviamo anche Veleno, gatto human-friendly, e Gabriela, la ragazza giovane e un po’ misteriosa che aiuta la vecchia nelle sue incombenze casalinghe.

Un romanzo che parla forte, e con un linguaggio bellissimo, di amore e morte, di ricordo e sogno, di accudimento, di segreti. Con un registro che sa oscillare in modo magistrale tra ironia e profondità, la Giacobino mette in scena quello che viene dopo: dopo la conquista dell’amore, dopo i sogni e le ambizioni della giovinezza, dopo i riconoscimenti e i successi della nostra carriera.

Questo libro dovresti leggerlo perché parla alla paura della vecchiaia e della morte – tua e altrui – e perché celebra la potenza inaudita dell’essere vivi, con tutti i limiti e le debolezze del nostro esserci.

In questo libro ho trovato il racconto di come amiamo e di come dovremmo essere amate, e un sacco di riflessioni forti e condivisibili su quello che ci rende noi stesse, sulla somma del nostro vissuto e delle nostre esperienze e aspettative. Un libro che va a scavare nell’anima di una vecchia alla fine della sua vita, e che ci regala uno specchio per guardare nella nostra.

Ora che ho finito con i consigli, mi rendo conto di aver parlato di quattro libri tutti scritti da autrici contemporanee italiane. È successo per caso, ma sono contenta: la nostra è una lingua bellissima, e, quando viene usata al meglio – come in questo caso – ha il potere di sedimentare e di dare, forse, nuova linfa a quello che scriviamo per noi.

Tu che ne dici?

Non posso che augurarti un Natale denso d’amore e calorie, che ti faccia sentire libera e viziata, e circondata da bellezza.

Io, nel mio piccolo, spero di aver contribuito con questa lista di letture a farti incontrare nuove amiche di carta che ti terranno compagnia ancora per un po’.

Felice panettone a te, io brinderò alla tua!

Beatrina Incorporella

Girl in progress, ancora, da sempre. L'unica costante della mia vita sono lettura e scrittura: da dieci anni sono una libraia, da almeno trenta una lettrice. Scrivo per dimenticare (e per ricordare), un po' sul serio e un po' per ridere. Sono bionda per vocazione, torinese di nascita, ironica per autoconservazione.

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