Lo sappiamo tutte: Google cambia in continuazione, e con lui i risultati di ricerca.
Se oggi il tuo sito o blog è in prima pagina per alcune parole chiave, domani potrebbe venire penalizzato da Google e quindi scendere in seconda pagina o addirittura scomparire dai risultati di ricerca.
Questi cambiamenti di posizionamento sono in parte dovuti a fattori esterni (comparsa di nuovi concorrenti, la tua pagina che inizia a diventare vecchia, il tuo sito che inizia a sviluppare errori e malfunzionamenti, ecc.), e in parte dovuti agli aggiornamenti degli algoritmi di Google.
Gli aggiornamenti di algoritmo ormai avvengono molto di frequente, quindi è fondamentale avere un sito che sia in grado di proteggersi da queste scosse, ed evitare così penalizzazioni.
Ecco perché oggi sono qui per spiegarti come dev’essere il tuo sito o blog se vuoi che rimanga ben saldo dov’è, e che anzi, tragga giovamento da ogni aggiornamento. In parole povere, ti spiegherò come fare SEO nel 2019.
Perché ricordiamocelo: lo scopo di Google e dei suoi aggiornamenti non è farci dispetto, bensì rendere il suo motore di ricerca migliore e quindi restituire risultati più pertinenti. Quindi se noi lavoriamo bene sui nostri siti e creiamo contenuti utili e interessanti per gli utenti (oltre che ovviamente ottimizzati SEO), non solo Google non ci penalizzerà, ma ci premierà!
Vediamo dunque quali sono le caratteristiche che deve avere il tuo sito o blog per non temere nulla da Google…
1. Le tue pagine devono caricarsi velocemente
Una delle cose che Google ama di più è la velocità. Un sito che si carica in pochi istanti verrà sempre premiato da Google e quindi sarà molto più facile che si posizioni bene. Ecco perché devi fare in modo che il tuo sito sia leggero, quindi:
- Installa pochi plugin;
- Usa una grafica leggera e con pochi elementi;
- Non inserire mille widget e finestre, tieni il tuo sito pulito con pochi elementi essenziali;
- Inserisci solo immagini compresse (ossia poco pesanti, massimo 50-100 KB a foto);
- Carica il tuo sito su un host di qualità (in modo che la risposta del server sia buona).
2. Il tuo sito deve essere responsive
Altra cosa fondamentale per Google è che i siti siano ottimizzati per la navigazione da smartphone. Quindi il tuo sito deve essere responsive (ossia deve allargarsi e restringersi per adattarsi ad ogni tipo di schermo: cellulare, pc, tablet), oppure avere una versione mobile e una versione desktop.
Se il tuo sito o blog attualmente non ha queste caratteristiche, puoi risolvere il problema cambiando grafica (o tema, se usi WordPress). Infatti ormai esistono tantissimi temi e grafiche responsive anche gratuite, quindi devi solo scaricare quella giusta per te.
3. I link che puntano al tuo sito devono essere di qualità
Controlli mai chi ti ha linkato? No? Allora dovresti farlo, perché per Google i link altrui che puntano al tuo sito (in gergo SEO si chiamano “backlink“) dicono moltissimo di te e della qualità del tuo sito.
Infatti se a linkarti è un sito autorevole, che si rivolge al tuo stesso target e ben posizionato su Google, quello è un ottimo backlink che ti darà un sacco di punti in più agli occhi di Google. Un po’ come quando un collega famoso parla bene di te in giro: la tua fama cresce.
Se invece ti linkano siti di dubbia qualità, o che hanno spam (o peggio, virus!) al loro interno, ecco allora che l’effetto è opposto, e Google ti toglierà punti.
Quindi controlla periodicamente i siti che ti linkano, verifica chi sono e se sono in target. In caso non ti stiano facendo una buona pubblicità, chiedi loro di rimuovere quel link o richiedi a Google di rifiutare quei link.
Ah e non dimenticare che lo stesso discorso vale a parti invertite: se tu linki siti di qualità, Google ti premia. Se linki siti pieni di spam o non pertinenti, Google ti penalizza. Quindi controlla con attenzione anche i link esterni che inserisci dentro al tuo sito.
4. Devi avere solo contenuti di qualità
Sembra scontato, ma è sempre meglio sottolinearlo: ormai non vai da nessuna parte con contenuti banali o scarni. Quindi crea solo articoli e pagine approfondite, utili, interessanti, originali. Insomma, la qualità vince su tutto! Quindi piuttosto che scrivere 10 pagine banali, scrivine 3 ma fantastiche, che siano davvero utili a chi vuole approfondire l’argomento che stai trattando.
Occhio, perché con “contenuti di qualità” non intendo solo la sostanza, ma anche la forma. Il tuo articolo deve contenere informazioni interessanti, ma deve essere anche bello e piacevole da leggere.
Quindi formatta il testo, suddividilo in paragrafi, inserisci qualche foto, insomma, rendilo bello da vedere! Altrimenti il rischio sarà che l’utente, trovandosi di fronte a un muro di testo tutto uguale, scapperà a gambe levate senza leggere neanche la prima frase…
5. Usa le keyoword giuste, soprattutto quelle a “coda lunga”
Inutile dirlo: se non ottimizzi la tua bella pagina per i motori di ricerca (SEO), quella pagina non la troverà mai nessuno. Per ottimizzare il testo e le immagini la prima cosa da fare è scegliere la (o le) parola chiave da usare, e qui si gioca tutto.
Se infatti scegli una parola che non cerca nessuno, potrai anche posizionarti in prima pagina, ma nessuno arriverà mai da te. Se invece scegli una parola cercatissima ma dove c’è un’enorme concorrenza, le tue possibilità di arrivare in prima pagina sono pressoché nulle.
Quindi come fare? Come scegliere la keyword giusta?
La scelta più sicura è puntare sulle parole chiave a coda lunga, ossia quelle parole costituite da più termini (es: bomboniere matrimonio shabby chic). Questo tipo di parole chiave di solito sono cercate da meno persone rispetto a parole chiave più corte (es: bomboniere), ma hanno il vantaggio di essere ricerche molto più mirate (quindi capisci bene cosa sta cercando la persona che digita quella chiave) e di avere molta meno concorrenza. Ergo… è molto più facile arrivare in prima pagina!
Quindi punta soprattutto a questa tipologia di parole chiave, e ovviamente analizzale per capire quali sono quelle dove c’è meno concorrenza e quali sono quelle più cercate dagli utenti (e se vuoi approfondire l’argomento keyword, leggi il nostro articolo Le parole magiche).
6. Non devi avere link non funzionanti
Hai presente quando clicchi su un link di un sito e ti si apre una pagina con scritto “Errore, pagina non trovata“?
Ecco, questo Google lo odia. Penalizza i siti che hanno tanti errori di questo tipo, quindi tu controlla che tutti i link interni del tuo sito funzionino correttamente.
7. Passa a https
Google ha dichiarato che i siti http verranno sempre più penalizzati rispetto a quelli https. Ma cos’è questa roba? Guarda l’indirizzo del tuo sito, sarà qualcosa tipo: tuonome.it, ma prima di quella parte troverai scritto “http://tuonome.it” oppure “https://tuonome.it”.
Se ti trovi in questo secondo caso sei a posto, vuol dire che il tuo sito è già https, ossia è già protetto da un protocollo di sicurezza che cripta le informazioni che il tuo sito scambia col pc degli utenti e quindi lo rende più sicuro per chi ci naviga. Se invece il tuo sito inizia con “http” allora vuol dire che questo protocollo non ce l’hai e perciò il tuo sito è poco sicuro agli occhi di Google, quindi più passa il tempo più rischi di venire penalizzata.
Passare a https non è difficile, anche perché la fa il tuo host (basta fargliene richiesta, e se è il caso, pagare l’operazione). Il problema è che in seguito al passaggio devi fare una serie di operazioni per non rischiare di perdere i vecchi posizionamenti su Google. Se tutto questo è arabo per te, meglio se ti rivolgi al tuo webmaster o a qualcuno che ti aiuti in questo passaggio (posso darti una mano anche io se vuoi).
Ecco, se metterai in pratica tutte queste cose, puoi stare tranquilla: il tuo sito o il tuo blog non devono temere nulla da Google e dai suoi aggiornamenti, né nel 2019, né in futuro!
Se però dopo aver letto questo articolo hai il cervello che fuma e mille domande ti vorticano in testa… niente paura! Lasciami un commento qua sotto con i tuoi dubbi, sarò felice di risponderti.