Per me le vacanze sono ancora lontane, e chissà, forse anche per te. Ma questo è il mio ultimo post prima della pausa estiva e ho pensato di scrivere proprio di pause.
In particolare, di quelle che aspetti come fossero l’unica cosa di cui hai realmente bisogno, perché sei così stanca e affannata che non pensi ad altro che a quando potrai finalmente riposarti. Poi, però – non ti spieghi come sia possibile – quando arriva il momento di prenderti una pausa per fermarti e riprendere fiato, quel momento tanto atteso e desiderato assume quasi la forma di una prigione e non vedi l’ora di riprendere a correre. Invece di godere del dolce far niente, ti ritrovi a pensare alle cose che avresti dovuto fare ma non hai fatto, a quel che non è andato bene come avresti voluto, a quanto potrebbe essere utile la tua pausa se la sfruttassi per recuperare tutto ciò che è rimasto in sospeso.
Io sono una di quelle persone che per tanto, tantissimo tempo ha litigato con le pause. Chi si ferma è perduto, mi hanno insegnato, ma poi ho imparato che non è affatto così. Anzi, delle volte, ti perdi proprio mentre corri, e non ti ritrovi finché non ti fermi.
Ho imparato, infatti, che le pause non solo sono necessarie, ma anche preziose. Perché sono una occasione per fermarci, riconnetterci con noi stesse, ascoltarci con affetto, valutare se la direzione che abbiamo preso è quella giusta per noi.
Pensando alla pausa che – spero – ti concederai a breve, voglio racchiudere in questo post 6 spunti utili a ripartire ricaricata, nutrita e più consapevole dopo la tua estate. Eccoli:
- Non fermarti! Hai presente quando sei costretta a prenderti una pausa dal lavoro (in agosto, per esempio, che i clienti ti fanno ciao) eppure continui a lavorare, anche solo con la testa? Ti fermi, sì, ma senza fermarti davvero. E se provassi a vedere il concetto di pausa da una altra prospettiva? E se ti dicessi che fermarsi non significa necessariamente rimanere immobili sul lettino in spiaggia? Se vuoi fermarti ma hai la sensazione di non riuscirci, ti invito a mantenere la tua andatura veloce ma direzionando la tua attenzione e la tua energia su un compito fisico. Ballare? Arrampicarsi? Nuotare? Non importa cosa scegli, purché non c’entri nulla con il tuo lavoro e ti procuri stanchezza fisica – quella che ti (di)stende. E ti fa fermare a riprendere fiato. Che effetto fa?
- Concediti la possibilità di andare oltre quello che sembra. Può darsi che tu abbia provato a scendere dal tuo treno in corsa e goderti la tua pausa, ma senza successo. Nonostante dica a te stessa che devi stare ferma lì a riposarti, proprio non ci riesci, anche se credi sia l’unica cosa di cui hai bisogno adesso. Ok, sembra proprio che le pause non facciano per te, ma se andassi oltre questa idea che hai maturato di te stessa? Concediti la possibilità di osservarti e ascoltare cosa succede dentro di te quando cerchi di fermarti. Che emozione provi? Qual è il primo pensiero che fa capolino? Ciò che metti a fuoco cosa ti dice di te?
- Ascolta il tuo corpo. A volte è il corpo che ci obbliga a fermarci. Vieni colpita da un terribile mal di schiena, proprio quel giorno che è previsto tu trascorra tutta la giornata fuori casa. O sei vittima dell’influenza, proprio ora che fa caldo e dovresti spassartela in giro per il mondo. I segnali che il tuo corpo ti ha inviato nei mesi scorsi e che tu hai puntualmente ignorato, ora sono dei problemi di cui non puoi non occuparti. Tieni stretta questa esperienza e trasformala in un ricordo da cui puoi imparare a trattarti diversamente: come puoi renderlo più concreto in modo che non finisca nel dimenticatoio appena finita l’emergenza?
- Concediti brevi ma intensi momenti di leggerezza. Pensa all’ultima volta che ti sei sentita leggera. Se fatichi a ricordarlo, direi che è proprio arrivato il momento di concederti un po’ di leggerezza. Fai così: immagina la leggerezza e associala a una azione concreta. Sei pronta a metterla in pratica e a fluttuare, anche solo per qualche minuto?
- Dedica del tempo a ciò per cui non hai mai tempo. Specialmente se si tratta delle tue relazioni, che sono lì ad aspettarti e che è tua responsabilità coltivare, se vuoi che durino nel tempo e ti nutrano, a loro volta. Da quale relazione (o da cos’altro) vuoi iniziare? Non prendere tempo, fallo subito.
- Festeggiati! Se per te è più facile darti addosso e criticarti che ammettere che “wow, brava!” sei stata in gamba, allora la pausa estiva è l’occasione giusta per iniziare a invertire la rotta. Mi sembra di sentire già la tua obiezione: festeggiarmi per cosa? Io dico che i motivi per cui puoi festeggiarti sono tanti e te ne suggerisco qualcuno, solo a mo’ di esempio: gli obiettivi che hai raggiunto, i desideri che hai realizzato, ma anche quelli che hai messo a fuoco e di cui vuoi prenderti cura, e – sempre – tutto l’impegno che ci metti, ogni giorno, nella tua vita. Festeggiati, dunque! Non ti resta che scegliere come.
Scegli almeno 2 spunti della lista che vuoi tenere a mente durante la tua estate e da cui vuoi farti ispirare. E preparati a vivere la tua prossima pausa come una occasione per (ri)scoprirti e (ri)caricarti. Buona estate! 🙂