Aprire il negozio online: gli scogli da superare

Quando ho iniziato a vendere online, nell’ormai lontanissimo 2010, ammetto di essere partita con tanta ignoranza e davvero poca consapevolezza su ciò che fosse o meno necessario per avere un negozio online. Le cose le ho imparate man mano, facendo, buttandomi, senza pensare troppo. Non c’era C+B a quel tempo, le risorse utili per imparare a gestire il proprio business online erano poche e tutte in inglese, ci si affidava all’intuito, alla metodologia poco scientifica del “prova e riprova, prima o poi ci azzecchi”, al buon cuore di chi era partito prima e sceglieva di condividere le proprie conoscenze.

A sette anni di distanza, la situazione è molto cambiata: ci sono innumerevoli occasioni per migliorarsi e formarsi tra blog, siti e ebook ma, a leggere le domande, i messaggi e i post delle creative che stanno iniziando ora questo percorso, sembra tutto più complicato di quanto non sia.
Lungi da me istigare all’irresponsabilità, non sto dicendo che devi fare le cose a cavolo o non studiare, dico solo che ci vuole una giusta via di mezzo, perché devi partire preparata ma non puoi nemmeno incagliarti su un aspetto della vendita online e non aprire mai questo benedetto negozio.
Prima parti, prima capisci meglio tutti gli aspetti su cui dovrai migliorarti, prima studi, prima ti migliori, prima venderai (si spera). Se invece hai soldi per pagare professionisti che si occupino dei vari aspetti, meglio per te!

Ho raccolto di seguito gli scogli su cui tante creative vanno ad infrangere la barchetta dei loro sogni di vendita online e cercherò di raccontarti perché non vale la pena bloccarti proprio lì.

La partita IVA

Questo è un campo minato, su cui si sente tutto e il contrario di tutto, i classici “ho sentito che”, “una mia amica mi ha detto”. Mi spiace, ma per essere sicura di non fare baggianate, dovrai sentire un commercialista esperto di vendita online. Il problema è che non tutti lo sono! Quindi trovane uno che abbia già dei clienti che vendono online, magari piccoli business come il tuo, altrimenti rischi che ti risponda fischi per fiaschi.
Riceverai quindi consigli per la tua situazione, che probabilmente è diversa da quella della tua amica. Inoltre, ogni commercialista dice la sua sui temi fiscali, quindi può capitare che ne sentirai due e ti diranno cose diverse. Welcome to Italy!
Il mio consiglio è di trovane uno che pensi sia bravo e di cui ti fidi, fatti consigliare da lui e tappati occhi e orecchie su quello che dicono gli altri, altrimenti ne esci scema.

Le spedizioni

Capisco che nell’era dell’internet tanta gente non abbia mai messo piede in un ufficio postale, però vedo tanta paura (sì, paura) per questo tema, cosa che mi lascia un po’ allibita. L’unico requisito richiesto per capirci qualcosa è la pazienza: come me e tante altre prima di me, raccogli dati, spulcia il sito di Poste e corrieri, fai delle simulazioni e poi arrenditi all’evidenza: non potrai sapere se i benedetti costi di spedizione sono giusti finché non venderai e spedirai. Non puoi passare settimane e mesi ad arrovellarti su questa cosa, perché è tempo perso; buttati un pochetto, che poi farai in tempo a raddrizzare il tiro. Magari la prima volta ci perdi qualche euro, però ti servirà di lezione per avere le idee più chiare, vedrai che la seconda volta calcolerai tutto per bene.

Carta di credito e conto corrente

Se vuoi vendere online, se vuoi fare della tua creatività un business, è impensabile che tu non abbia un conto corrente e una carta di credito. Siamo nel 2017: donne, apritevi un conto corrente intestato a vostro nome! Ci sono tante soluzioni, carte ibride, conti online a costi bassissimi, carte prepagate, insomma non hai scuse. Sembra assurdo che tu voglia vendere online ma non abbia gli strumenti basilari per farlo.

Scrivere bio e descrizioni

So che ti senti inadeguata, perché magari a scuola avevi l’insufficienza in italiano e pensi di non sapere scrivere, ma sappi che nessuno si aspetta da te il prossimo premio Pulitzer. Il mio consiglio in questi casi è sempre di scrivere e basta, zittire la vocina ipercritica che ti dice che non sei capace, cercare di usare frasi semplici e vere. Puoi esercitarti a sciogliere mano e cervello appuntando su un diario le impressioni sulla giornata, oppure puoi decidere di riscrivere ogni giorno per una settimana la stessa descrizione, fino a che non ti verrà facile. Non ci sono soluzioni, ma non puoi nemmeno arenarti a quel punto lì; qualcosa nelle descrizioni e nella bio ci va scritto no? Farai in tempo a correggere e modificare più avanti. Quindi: scrivi scrivi scrivi!

La tecnologia

“Io e la tecnologia non andiamo d’accordo”. Sento spesso questa frase, usata anche per indicare l’incapacità di usare i social, i marketplace, le app. Bella mia, se vuoi vendere online devi fare pace con la tecnologia, perché davvero non trovo soluzioni per te che non siano “paga qualcuno che faccia le cose al posto tuo”. Gli zii di mia madre hanno imparato a usare il computer dopo i 70 anni. Se loro ce la fanno ad usare Facebook e YouTube, ce la puoi fare anche tu!

La fotografia

Tante creative (e creativi) si arenano sulle foto. Il problema in questo caso è avere aspettative altissime e volere subito delle foto super, salvo deprimersi una volta che la verità viene a galla: non sei una fotografa. Per fare delle belle foto adatte al tuo negozio, ci vuole tempo; devi imparare ad usare gli strumenti che hai (smartphone, macchina fotografica, app di post-produzione), devi imparare le regole base di composizione, devi insomma studiare e provare provare provare finché non escono foto decenti, e poi provare ancora finché non escono foto belle.
Col tempo inizierai a vendere e magari potrai permetterti un fotografo, oppure ti appassionerai così tanto che diventerai bravissima e farai foto da urlo. Però intanto inizia a farle altrimenti non lo sapremo mai, giusto?

L’inglese

Vuoi vendere online, vuoi vendere all’estero ma non sai l’inglese. Ok, non è la situazione migliore ma non è insormontabile. Anche qui, non serve un inglese fluente, non devi parlare di neuroscienza con dei dottoroni di Harvard, basta avere un inglese di base per comunicare in maniera scritta. Conosco persone che vendono all’estero e scrivono con un inglese elementare; fanno tanti errori ma alla fin fine si capisce cosa scrivono, quindi bene così. Le frasi alla fine sono sempre quelle, pian piano migliorerai, l’importante è capirsi coi clienti. Non prendere questa come scusa per non andare avanti, perché altri nella tua situazione ce l’hanno fatta, quindi ce la puoi fare anche tu.

La SEO

“La SEO non la capisco!” dici tu. Capiscila, dico io. Per iniziare non devi diventare un’esperta, devi solo applicare quelle poche regole che ti servono per avviare il negozio e fare in modo che sia trovato. Ci sono tantissime risorse che puoi leggere e ti bastano per fare quelle tre o quattro cose strettamente necessarie. Come per gli altri scogli, più avanti, quando venderai, potrai pagare qualcuno che faccia queste cose al posto tuo, ma intanto se non lo fai tu, non venderai mai e non potrai pagare qualcuno che lo faccia al posto tuo. Eh sì, è un cane che si morde la coda e l’unico modo di uscirne è imparare.

Ho voluto scrivere questo post per dirti che ci sarà sempre da studiare e migliorarsi ma da qualche parte bisogna partire e che magari se sei bloccata su uno di questi aspetti e ti sembra di non uscirne, il problema vero è che hai paura di iniziare, per paura di fallire. Ci sta tutta eh, ma finché non parti non potrai sapere come andrà a finire.
Per strada potresti accorgerti che la vendita online non fa per te, oppure che sei bravissima. L’alternativa è mettersi l’animo in pace, continuare a creare per hobby e impiegare il tuo tempo in ben più piacevoli occupazioni.
In ogni caso ricorda, chi non risica non rosica. Aaah, la saggezza popolare!

Sei incagliata? Dove sei incagliata? Raccontalo nei commenti!

4 thoughts on “Aprire il negozio online: gli scogli da superare”

  1. Io sono incagliata su “Termini e Condizioni”. Cerco un modello da poter modificare per adattare alle mie esigenze ma non trovo niente (settore design e arredamento), soprattutto in Italiano. Esiste nei meandri di internet un posto dove si trovano questi modelli? Grazie mille. L’articolo mi ha dato una svegliata, soprattutto sui costi di spedizione.

  2. Grazie Francesca, tu oltre a fare la consulente sei una coach vera e propria! Io pure sono incagliata nelle condizioni di vendita e scelta corriere, ma ho l’alibi dei pezzi non ancora pronti!, la ceramica ha tempi lunghini. Comunque ho recepito l’invito coatto a buttarsi in acqua!

  3. Splendido articolo come sempre 😀 io sto ancora studiando la Seo ma non lo vedo come un problemone e, per il resto, mi ero stufata di trovare scuse o crearli problemi e mi sono buttata e basta!! Tanto purtroppo sono disoccupata al momento e quindi il momento è perfetto per dedicarmi ad un mio negozio 🙂 ho tutto il tempo per studiare, cercare, chiedere, tentare e ritentare con quelle benedette foto che ancora non sono come le voglio ma, a furia di farne, prima o poi ce la faccio XD

  4. ciao Francesca, ho fatto come hai detto tu. Nel 2010 mi sono buttata sul mio primo negozio senza sapere nulla, ho aperto un blog senza sapere neppure cosa fosse (quasi)…sono andata avanti (e a volte tornata indietro) ho provato e cambiato. Ho studiato strada facendo cercando di migliorarmi ancora e dopo 7 anni sono ancora qui a studiare e a cercare di migliorarmi… non vedo altra soluzione. Come dici tu basta volere e si può fare 🙂

    Buonga giornata

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