Il benessere è essenziale, perché diciamolo: fare tutto quello che facciamo quando non stiamo bene rende la vita più complicata. Dobbiamo dare il massimo sul lavoro, soprattutto se lavoriamo come freelance e, quindi, non possiamo contare su un’entrata fissa mensile ma dobbiamo impegnarci ogni giorno per trovare nuovi clienti o nuovi progetti.
Se poi siamo mamme allora dobbiamo avere tutte le energie necessarie per seguire i nostri bimbi divertendoci con loro (ok, io non sono mamma, per ora mi basta una gatta malatina, ma aiuto delle mie carissime amiche e questa è l’idea che mi sono fatta, perdonatemi se non rispecchia perfettamente la realtà (NDE tranquilla Ambra, la rispecchia eccome!)). E in ogni caso non dobbiamo dimenticarci della casa e dei panni da stirare che fanno capolino dal ripiano dell’armadio (armadio che solitamente richiudo prontamente per evitare scompensi fino a quando non mi tocca!).
In questo scenario, chi ha davvero tempo per prendersi cura di sé? E poi cosa vuol dire benessere? Scopriamo insieme i vari tipi di benessere.
Queste domande sono lecite, eh già! Perché poi siamo circondati da informazioni varie e variegate su cosa sia, il benessere. Ecco alcune versioni benessere, con un tocco di ironia (un po’ ironiche e secondo la mia esperienza).
Il benessere chic
Versione Chic (e non cheap) : per prendersi cura di sé ci vuole tanto tempo libero e tanti soldi. Questa versione del benessere è fatta di massaggi, SPA, corsi in palestra, personal trainer, estetista, parrucchiere. Tutte attività fatte con una cadenza temporale precisa e potetendo, settimanale.
Si certo, a tutte noi piacerebbe poter trascorrere una giornata in una SPA o anche solo concedersi un luuunghissimo bagno caldo ma la realtà è che va già bene se riusciamo a fare una doccia di 15 minuti senza che l’arrosto scuocia, i clienti non chiamino e nostro figlio o il nostro compagno non si sveglino (si perché l’ora doccia spesso scatta attorno alla mezzanotte o alle 6 di mattina. ). Versione Chic, per me, bocciata.
Il benessere integralista
Poi c’è la versione integralista. Tutto e subito. “Rivoluziona la tua vita, il modo di mangiare, le abitudini, fallo ora”. Sì, gli integralisti tendono a criticare qualsiasi abitudine “non perfettamente” salutare. Ah, i cambiamenti li devi fare subito: dalla sera alla mattina. Solo così potrai stare bene! Io al corso triennale di naturopatia avevo tante compagne che la pensavano così. Niente, non so voi, ma questo non è proprio il mio. Dopo due giorni di rivoluzione sono sempre tornata quella di prima..
Quello che sostengono gli integralisti è giusto: giusto cambiare alimentazione, fare movimento, imparare nuove ricette (macrobiotiche, vegan o paleo a seconda delle preferenze), fare yoga, meditazione, ecc. Poi però il tempo per cucinare è quello che è, organizzare il cambiamento e provare nuove ricette significa stare in piedi anche di notte. Poi arriva il pranzo con il cliente, la settimana che tuo figlio ha la febbre o i tuoi genitori vengono in visita e tutto passa in cavalleria. Versione integralista, corretta, bellissima ma non sempre facilmente applicabile.
Intendiamoci, c’è chi riesce a cambiare tutto e subito. C’è anche chi è costretto a farlo per problemi di salute a queste persone vanno i miei complimenti, la mia ammirazione e il mio sostegno morale. Ma per tutte le altre, niente senso di colpa, per favore.
L’approccio scettico-confuso
Non va dimenticata la versione “scettico-confusa”. Lo scettico-confuso dice: “sul benessere si legge tutto e il contrario di tutto, che confusione! Meglio stare come sto o provare un po’ così e un po’ cosà finché non mi stufo”. Oppure “mah io sto bene così quindi perché cambiare?”
Ok la versione scettico-confusa in realtà è più dovuta ad una reale mancanza di motivazione.
Il benessere semplice
Quindi che fare? Secondo me occorre: farla semplice!Infatti, di ogni nostra abitudine può esistere una versione più “salutare”, più 3.0 ma scordiamoci (a meno che non ci sia una reale urgenza) di riuscire a modificarle tutte in una volta senza stressarci e senza complicarci la vita quotidiana. Ci vorrebbe la bacchetta magica che però non è ancora stata inventata. Cosa rimane da fare? SEMPLIFICARE ed ESSERE SE STESSE.
Ecco un esempio di benessere semplice: ami bere il caffè americano al mattino? Nella versione di benessere semplice puoi continuare a berlo. Cerca una miscela che ti piace (magari bio a ridotto tasso di caffeina, questo lo puoi fare). Sorseggialo, in una tazza colorata, che ti piace. Seduta sulla tua sedia preferita o magari sul divano. O ancora in piedi mentre guardi il sole che sorge e il giorno che inizia. Sì, forse dovrai svegliarti 5 minuti prima al mattino ma questo sarà il tuo momento di benessere. Ecco fatto.
Sì, in una vita c+b il benessere inizia da qui. Un piccolo gesto che migliora la giornata. E dopo che sarà diventata un’abitudine allora potremo aggiungere qualcosa d’altro. (E magari potremo pensare di alternare il caffè al tè verde Genmaicha – che oltre a fare bene per la notevole fonte di antiossidanti che contiene, ha anche un sapore buonissimo.)