Il mio ultimo editoriale dell’anno. Abbiamo ancora questa settimana e la prossima, e poi vacanzeeeee!
Le cose belle del 2015
Il 2015 è l’anno in cui C+B è davvero, ma davvero esploso. Certo, i numeri:

Importanti e significativi. Ma le belle parole di più, se posso dire:
Complimenti per la vostra preziosa pagina!!! La leggo sempre con interesse e trovo spesso spunti e informazioni davvero utili! S.
Non vi ho ancora contattato prima per mancanza di tempo, ma, così ad occhio: vedo che pare che ci sia qualche luce in fondo al tunnel, e i vostri aggiornamenti me lo ricordano. Quindi tipo un grazie anticipato. C.
Siete meravigliose complimenti per il vostro Lavoro G.
Siamo uscite alcune volte sulla carta stampata, ci hanno invitate a 3 belle manifestazioni (Weekendoit, Week Hand, Creativi in rete), tanti blog hanno parlato di noi. Quasi tutte le persone che ho incontrato in giro, anche a iniziative non legate a C+B, sanno di noi, delle nostre iniziative, ecc…
Insomma, gran belle soddisfazioni per una cosa che è partita dal basso, con tanto entusiasmo e senza nessun budget.
Le cose brutte del 2015
Due sole, ma pesanti.
L’Academy si prende una pausa
L’Academy è un grande successo per quanto riguarda qualità e consensi, ma finanziariamente è stato un buco nell’acqua. Un corso di questo livello, con docenti di esperienza, goodie bags “cicciose”, pranzo, coffee break, monitoraggio del gruppo Facebook nel post vendita, dovrebbe costare circa 100 euro in più a persona (diciamo 260-270 euro + iva a cranio).
Le strade possibili sono tre:
- alzare il prezzo in modo consistente.
- Cercare sponsor che diano soldi che permettono di tagliare i costi.
- Rivedere le modalità di erogazione (online e non dal vivo).
Nei prossimi mesi le analizzerò tutte e vedrò dove possiamo ottenere dei risultati concreti. Quindi sì, l’Academy si prende una pausa e poi torna, in modo da essere utile per chi la frequenta e profittevole per chi la organizza (e se non proprio profittevole, almeno non in perdita!).
Siamo stanche
Alcune di noi scrivono su C+B da più di due anni. Alcune da meno tempo, ma comunque abbiamo tenuto un ritmo pazzesco e contenuti di alto livello. Ho fatto un rapido giro su altri blog multi-autore e ho scoperto che si presentano di solito tre casi (ora generalizzo e semplifico, perdonatemi, ma è proprio una riflessione come se fossimo sedute di fronte sul divano e ci raccontiamo un po’ le cose senza entrare nello specifico):
- redazioni più numerose.
- Frequenza minore di pubblicazione.
- Post corti e/o “all’acqua di rose”.
Il livello dei post di C+B è il nostro fiore all’occhiello e motivo di vanto: un post di Tatiana sulla SEO vale praticamente come un’ora di lezione o un ebook di esperti sul tema. Ma non solo: tutti i nostri articoli vengono maneggiati da 6-7 persone: chi scrive l’articolo, mio editing, Nydia che fa l’immagine, Tatiana che ottimizza per SEO, passaggio di altra redattrice a turno che controlla errori, Barbara che pubblica su Facebook, Daniela che pubblica su Twitter.
Il mio articolo di oggi è il numero 580. Sì, cinquecento ottanta.
Beatrice da sola ha scritto 54 post. Io 78. Barbara e Gioia 46 e 44 a testa. Seguono a ruota Enrica, Ilaria, Ambra, ecc…
Quindi cosa facciamo nel 2016?
Gli argomenti non ci mancano, per fortuna, è proprio una carenza di ore di sonno 🙂
- Da gennaio a giugno 2016 pubblicheremo 3 post alla settimana, non di più. Un po’ per la sopra citata stanchezza, un po’ perché ce l’avete chiesto voi.
Delle 54 risposte “Altro” , 37 hanno indicato 1-2 volte alla settimana come frequenza ottimale. - Studieremo modalità diverse di formazione: anche qui ce l’avete chiesto voi.
In pratica il 76% delle persone che ha risposto vuole una modalità di formazione online. - Dobbiamo trovare un modo per “incontrarci“: online o offline non importa. Le tre iniziative che vanno meglio in assoluto sono quelle in cui ci confrontiamo in modo diretto e non solo con la redazione: Book Club, Tweet Chat, Follow Friday. Anche nel questionario avete chiesto a gran voce un retreat o una membership in cui “ciacolare senza sosta”. 🙂
- Gli uomini di C+B. Il 27% dei lettori di C+B è rappresentato da uomini. A me pare una cifra pazzesca! Questo blog è nato per le imprenditrici creative che non avevano voce in canali più ufficiali e strutturati, ma in questi due anni direi che i nostri concetti sono diventati più universali, la nostra voce si è fatta sentire forte e chiara e nonostante la nostra vocazione continui ad essere profondamente femminile, che male c’è a ospitare articoli di amici che condividono con noi la sensibilità e la visione del mondo, anche se entrano nella toilette dei maschi? Tipo al Guggenheim di New York, dove la scorsa settimana ho visto una bellissima mostra di Alberto Burri, le toilette sono già miste, quindi direi che anche qui possiamo diventare più inclusive, no?
Ora mi riprendo dal jetlag che non mi abbandona, recupero le forze e vado a fare il calendario editoriale del 2016: saremo qui ad aspettarvi anche a gennaio, con un C+B sempre più grande, accogliente e aperto a tutti!
ne approfitto per fare anch’io un resocontino, piccolo piccolo ma essenziale (per me e spero anche per te). Quest’anno ho approfondito la vostra conoscenza di gruppo C+B. Prima passavate sulla mia home di fb distrattamente. E cosa non da poco ho capito cosa vuol dire veramente (nome Emoticon smile e organizzazione) e ho anche deciso che il blog che da un po’ avevo pensato di costruire lo sto sviluppando con WordPress (e la colpa è tua Francesca Marano!!!). In questi giorni sto imparando molte cose. Non è detto che ci riesca ma ci sto lavorando…lenta e inesorabile. Delle osservazioni che hai fatto sul post quella che mi ha più interessato è l’ipotesi che riguarda i corsi online. Non tanto per i possibili costi più bassi (…entro certi limiti) ma per la possibilità di accedervi. Non abito tanto distante da Torino ma, ad esempio il corso http://www.zandegu.it/prodotto/wordpress-101/ ha degli orari, molto accessibili per chi sta a Torino per me non molto. O comunque, corsi blended con un incontro anche di una giornata e poi online. Ciao!
Lenta e inesorabile it’s the way to go 🙂 Grazie per la tua riflessione!
Grazie per il vostro generoso lavoro! Anche a me è venuta voglia di fare un corso on-line per imparare WP … naturalmente con te come insegnante :). Mary
Il twitterchat è un ottimo strumento di marketing o d’informazione. Io partecipo ad uno che si chiama #weddinghour che è organizzato da un Wedding Directory in UK come ora per fare networking fra vendors e pubblico nel mondo dei matrimoni. Quanti contatti e conoscenze e possibili spunti per lavoro. 🙂
I can’t wait to receive your news and updates for 2016.
Happy Holidays!